Lino Giussani. Ribalte iconografiche lignee
Dal 22 Febbraio 2020 al 05 Marzo 2020
Mantova
Luogo: Galleria Arianna Sartori
Indirizzo: via Cappello 17
Orari: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso Festivi
Telefono per informazioni: +39 0376 324260
La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenterà la mostra “Ribalte iconografiche lignee” dell'artista Lino Giussani, dal 22 febbraio al 5 marzo 2020.
L’inaugurazione si terrà sabato 22 febbraio alle ore 17.00 alla presenza dell’artista.
RIBALTE ICONOGRAFICHE LIGNEE
"Le opere che Giussani presenta in questa mostra rappresentano una raccolta significativa della sua ricerca.
Manufatti legati ad un naturalismo figurale di interpretazione personale; lavori realizzati con grande tenacia, con grande dignità poetica.
Notevole la tecnica con cui, attraverso l’incastonatura di frammenti di legno, giunge a cromatismi di rara raffinatezza. L’osservatore non può che immergersi nelle campiture delle svariate tonalità, in una felice osmosi che quel magico materiale rende possibile.
Un’arte, quella di Giussani, fatta appositamente per essere consumata con lo sguardo; una ribalta di passione, da conservare nell’intimo per mantenere in vita l’incanto ancestrale dell’artigianato dei secoli passati.
I soggetti che Giussani sceglie di rappresentare possono essere naturalistici o puramente geometrici, ma sempre ricostruiti con precisione chirurgica. Con la sua ricerca, l’artista perpetua l’autonomia dell’arte lignea, seppur inserendola nel circuito dell’arte contemporanea tramite la fusione equilibrata di tecniche del passato e rappresentazione di tematiche d’ispirazione postmoderna”.
Mario De Leo, Luglio 2018
"Giussani è una graditissima sorpresa: è infatti un artista che produce tarsie lignee come se ne vedono poche oggi. Le sue raffinatissime composizioni denotano un’abilità manuale oggi ornai rara, anzi rarissima sia fuori che dentro le accademie. Ma anche una concezione pittorica del suo lavoro, uno sconfinamento disciplinare e pure semantico che altro non ottiene che arricchire enormemente l’arte. Le tessere-tarsie di Giussani diventano allora medium privilegiato per dialogare da un lato con la materia, con il mondo esterno dall’altro. La materia da opaca e inerte diventa allora pagina sontuosa, figurazione solenne che ben si inserisce in altri strumenti artistico-conoscitivi. La tarsia sublima la pittura ma esalta anche la bidimensionalità del piano laddove terminano i nostri sguardi ma dove spesso iniziano i nostri sogni. Le tarsie di Giussani coniugano esemplarmente istanze scultoree e pittoriche, dimostrano come la scultura - da occupazione armonica dello e nello spazio - sussuma la profondità e la suggestione del disegno e del colore proprie della disciplina pittorica".
Fabio Bianchi
"Lino Giussani Eclettico, ritmato, espressivo, fantasioso ma soprattutto geniale.
Il lavoro di questo artista è tale da riuscire nella capacità di fondere visivamente la potenza della musica, della danza e dei movimenti di persone e animali con Le sue opere artistiche, sapendo amalgamare wood art, scultura e pittura, creando con millimetriche tarsie pezzi unici di immediato impatto emotivo. L’impiego di elementi cromatici preparati separatamente con cura certosina allo scopo di comporre un tema pensato e poi svolto con una artigianalità consolidata in anni di perfezionamento laborioso attento e appassionato, gli consente di creare opere che esplodono in una polifonia d'intenti veramente esclusiva.
Con la sua tecnica, pregna di rara bravura, può esprimersi in connotazioni tematiche figurative così come in quelle di richiamo informale o astratte riuscendo sempre a calibrare con gusto ed eleganza coreografie di lussureggiante creatività. La sua musicalità compositiva colora gli ambienti con la stessa leggerezza ipnotica del pifferaio di Hamelin".
Gastone Ranieri Indoni
"Lino Giussani mi ha piacevolmente sorpreso con un interessante personale di tarsie bi-crome e policrome, per la tecnica magistrale e la preparazione culturale che include i miti greci, la Nefertiti, i cavalieri medioevali, il sacro con San Giorgio che uccide il drago, le città a prospettive multiple, con una preferenza per il cubo futurismo, con rigorose composizioni astratte, città reali e trasognate in cui predomina la fantasia, un gusto per la bellezza, una predilizione per il futurismo gioioso di Depero e l'immaginario delle incisioni e le litografie di Escher e ad altri maestri che rielabora con gusto cromatico personale. Delle centinaia di personali da me viste alla galleria "Ezio Mariani" di Seregno, dal 1985 ad oggi è certamente una delle migliori".
Pasqualino Colacitti, Seregno 18 settembre 2018
Lino Giussani è nato a Lissone (MB) nel 1952; entra ancor giovane nel mondo dell’artigianato frequentando le botteghe locali percependone i segreti della lavorazione del legno.
Dal 1967 al 1974 frequenta le scuole serali di disegno tecnico a Lissone e Monza, ma anche la libera Accademia di Pittura a Bovisio Masciago.
Partendo come un sarto dal modello in carta, taglia e incolla tessere dopo tessere, ripercorrendo così l’antica tecnica della “Tarsia”, che fin dal XV secolo ha le testimonianze di alto valore scientifico ed artistico, a Firenze con la Bottega dei Maiano e ad Urbino con Baccio Pontelli del Palazzo Ducale (1475).
Nelle sue mani i sottili fogli di legno dai più diversi colori e dalle più svariate venature, si compongono “a mosaico” fino ad ottenere preziose superfici, testimoni di un alto magistero e di una vera e robusta ispirazione.
Le tavole lucide, solide e compatte, testimoniano una sapiente perizia e un profondo rispetto per l’opera intesa come testimonianza duratura di un lavoro nobile, paziente e antico, dalle radici colte e profonde.
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