Riccardo Luchini. Interior

Opera di Riccardo Luchini

 

Dal 09 Febbraio 2019 al 21 Febbraio 2019

Mantova

Luogo: Galleria Arianna Sartori

Indirizzo: via Cappello 17

Orari: dal Lunedì al Sabato 10-12.30 / 15.30-19.30

Telefono per informazioni: +39 0376 324260

E-Mail info: info@ariannasartori.191.it



La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sede di via Cappello 17, dal 9 al 21 febbraio 2019, presenta la mostra “Interior” dipinti recenti dell’artista Riccardo Luchini che ritorna ad esporre nella città di Virgilio.
La mostra si inaugurerà Sabato 9 febbraio alle ore 17 alla presenza dell’artista. 
“L’artista è il primo a essere coinvolto in episodi di memoria che lo stimolano a innamorarsi del modello base della propria pittura: un atteggiamento provocato forse dal timore di attenuarne o addirittura di perderne le tracce, solo che accenni a una più vasta tipologia di scelte. Per cui il mobile ligneo, elemento ripetitivo anch’esso privilegiato nella scena offerta dall’ambiente-studio nel quale convivono i modelli e le immagini, può arricchirsi solamente di tentativi cromatici leggermente più “arditi” che toccano l’oggettistica ritualmente sovrappostagli. E solo quella. O al massimo, così come accade nelle più recenti “avventure” maturate in quella sorta di paradiso delle mezzetinte che Luchini giustamente non vuol perdere, il punto di osservazione arretra di qualche passo per abbracciare più ampiamente quel regno della solitudine. Né la presenza di un nudo, improvvisamente piombato con scarsa convinzione tra i cavalletti e i barattoli, riesce a modificarne l’atmosfera che è incorruttibile. Tuttavia, ad evitare che questa pittura offra la sensazione di uniformità tematica rischiando di apparire monotona anche se in realtà monotona non è, interviene oggi qualche variante dei soggetti ad allentare la ripetitività che può sembrare ossessiva. Ed è invece fascinosa. Come in un catalogo morandiano osservato alla luce ovattata di un abat-jour da secessione”.
Tommaso Paloscia
“Considero questi paesaggi e questi oggetti, allineati nell’aria e sospesi al filo della memoria, delle alte pagine di poesia, elementi logorati dal tempo già prima del loro nascere, sacrificati ad una loro scontata macerazione fisica. Il riscatto viene operato da Luchini nel momento che l’apparizione si fa così ambiziosa da apparire mossa da uno struggente attaccamento alla vita, cioè alla loro incerta presenza sulla tela. Siamo al limite della realtà, a metà strada tra l’indugio memoriale e l’urgenza impellente della vita, che testimonia però una fase di continua rinascita alla vita dell’arte. I valori estetici permangono e permarranno finché giovani artisti continueranno a lavorare così, rinnovando perfino una tradizione nobile come quella versiliese, apportandovi elementi tecnicamente diversi ma capaci di suscitare ancora emozioni in chi li guarda. Con Luchini siamo fuori dalla superficialità, ogni grumo è semanticamente ricco di significati plurimi, legati sempre ai simboli sull’orlo del loro abisso e come tutti gli abissi attraente per suggestioni e rischi. Dal mare del colore emerge la materialità delle cose comuni a cui improvvisamente ci lega un comune destino di disfacimento. Credo che esistano dei seri motivi per guardare a questa pittura con estrema attenzione”.
Dino Carlesi

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