Irene Albano. Materia tra cielo e terra
Dal 21 Novembre 2015 al 30 Novembre 2015
Matera
Luogo: Studio Arti Visive
Indirizzo: via delle Beccherie 41
Orari: dal lunedì alla domenica 17-20.30
Curatori: Fiorella Fiore
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: fiorellafiore@libero.it
Sito ufficiale: http://www.irenealbano.it
Materia tra cielo e terra è il simbolico e suggestivo titolo della mostra dell’artista Irene Albano , la quale presenta le sue opere nel 2015, sempre in linea alla poetica del binomio Arte-Natura, ma ricche di nuovi spunti e sperimentazioni tecniche che testimoniano l’evoluzione della sua ricerca. Alla terra, ai fiori, alle foglie, elementi propri del linguaggio dell’artista, si aggiungono stratificazioni materiche date da tessuti e da reti, in grado di modulare il colore con nuovi effetti di luce: la pittrice crea una superficie fortemente espressiva, attraverso un procedimento lungo, laborioso, a metà tra il mero dipingere e lo scolpire. Il fuoco, elemento che da sempre caratterizza la tecnica di Irene Albano, viene utilizzato nella fase finale come una firma che, attraverso l’arte, denuncia la distruzione che l’uomo opera sull’ambiente. Aperta al pubblico da oggi con inaugurazione alle ore ore 18.00, presso lo Studio Arti Visive di Matera, la mostra dell’artista Irene Albano, dal titolo “Materia tra cielo e terra”, la mostra è stata curata della storica dell’arte Fiorella Fiore.
Irene Albano è un’ artista prolifica descritta in questo modo dal critico d’arte Angelo Bianco “aperta così alle dimensioni astratte della mente e a quelle liriche dell’intimo, l’opera funziona secondo gli effetti dello spaesamento e adotta il linguaggio enigmatico dell’artificio. Questo, rinunciando alla naturalità, rende precario ogni equilibrio tra forma e senso, figura e significato; così l’essenziale si annulla e la figurazione non vale più per sé, ma come escamotage per mettere in atto le strategie dello sguardo poetico o la sostituzione di codici o la disarticolazione delle regole percettive. Disegno, pittura, scultura, si fondono, il pensiero prende corpo nelle tracce segniche, nelle macchie cromatiche, nella materia modellata”.
La Albano è nata a Pisticci in provincia di Matera il 28 gennaio del 1950, dopo una laurea in Lettere Moderne si è specializzata in i storia dell’arte moderna e contemporanea.Inizia la sua carriera come artista figurativa con colori intensi e decisamente mediterranei, poi sperimenta tecniche e materiali, sino ad arrivare alla tecnica mista attuale. Seguendo un progetto fondato sul binomio Arte-Natura, tratta materiali, segni e colori con il fuoco che diverrà sempre più uno degli elementi caratterizzanti della sua produzione. Decide di utilizzare i suoi quadri come strumento di denuncia e crea le combustioni, tavole a tecnica mista, dove gli elementi naturali applicati vengono sottoposti all’azione distruttrice del fuoco, così come avviene nella realtà con incendi e devastazioni varie.
Ha esposto in diverse città italiane con mostre personali e rassegne regionali e nazionali e nel 2013 ha partecipato anche al Present’Art Festival di Shanghai in Cina.Che altro aggiungere sull’artista lucana? Ce ne parla la storica e critica d’arte Fiorella Fiore.
“Irene Albano ha fatto della materia il medium prediletto per esprimere la sua poetica” spiega Fiorella Fiore, curatrice della interessante mostra “Grazie ad essa si sviluppa un vero e proprio racconto, che lo spettatore è invitato a leggere negli strati che si ricorrono tra colore e supporto, tra i sedimenti lasciati da foglie, rami, fiori, colti direttamente dal territorio e manipolati dall’artista. Terra, polvere, fuoco sono gli elementi che ricorrono più spesso, e che si amalgamano all’acrilico steso a volte con colpi di pennello corposi, decisi, audaci, altre con velature delicate che si sovrappongono tra di loro, creando nuovi effetti di luce e colore. E’ questo l’alfabeto di una scrittura visiva che racconta di natura e distruzione, temi cari all’artista e attuali in un contesto odierno che vede una terra, come quella lucana, al centro di un dibattito imprescindibile sulla necessità di portare avanti lo sviluppo economico e il doveroso rispetto per l’ambiente. Una riflessione che si manifesta negli elementi organici divenuti inermi tra le mani dell’artista, ingabbiati in reti e trame, nuovi materiali protagonisti della produzione più recente, evoluzione di quella ricerca che, pur mantenendosi fedele a se stessa, continua a sperimentare e progredire. Irene Albano riesce a congelare le nervature di una foglia, le rughe dei rami tra le trame del colore, facendone rimanere intatta la grazia, ma privandoli di ogni soffio vitale. Essi diventano altro, artificio, creazione dell’uomo, eco di un’antica e possente bellezza, quella sublime che appartiene alla Natura. Queste opere, quindi, sono ovviamente creazioni; ma sono necessariamente anche altro, reliquie: portatrici di un monito che tocca le corde emotive di una coscienza collettiva”.
La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 30 novembre, dalle 17.00 alle 20.30.
Leonardo Pisani
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