Sopraluoghi in Lucania. Sulle tracce del Vangelo Secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini
Dal 27 Settembre 2013 al 15 Ottobre 2013
Matera
Luogo: Palazzo Lanfranchi
Indirizzo: piazza Pascoli
Orari: tutti i giorni 9-20
Curatori: Punto di Svista
Enti promotori:
- Associazione Matera Fotografia
- Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0835 256262
E-Mail info: spsae-bas.mnam.segreteria@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.basilicata.beniculturali.it
Nell’ambito delle Giornate del Patrimonio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, sarà inaugurata venerdì 27 settembre 2013 presso Palazzo Lanfranchi di Matera la mostra fotografica di Giovanna Gammarota Sopraluoghi in Lucania – sulle tracce del “Vangelo Secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini. L’esposizione, a cura di Punto di Svista e organizzata dall’Associazione Matera Fotografia con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, anticipa gli eventi che segneranno nel 2014 la ricorrenza del cinquantesimo anniversario del “Vangelo” di Pasolini a Matera e comprende n. 30 immagini in bianco e nero.
È del 1964 Il Vangelo secondo Matteo girato da Pier Paolo Pasolini nell’Italia del Sud. Fu dopo un deludente viaggio in Palestina, terra rivelatasi troppo moderna e priva di spiritualità, che il regista decise di tornare nel nostro meridione alla ricerca di luoghi capaci di testimoniare quella “ricostruzione analogica”, come lui la chiamava, che intendeva realizzare con la sua pellicola. Questi spazi immoti e antichi sono ancora perfetti per rappresentare quella memoria arcaica, completamente scomparsa nei luoghi che hanno realmente ospitato la sacra storia narrata nei Vangeli. Pasolini tratta il paesaggio come uno dei personaggi principali del suo film, e i luoghi lucani in particolare, rispondono con fedeltà alla rappresentazione rigorosa, ma anche poetica, che egli vuole mettere in scena.
A quasi cinquant’anni dalla realizzazione del film, Giovanna Gammarota ripropone i luoghi scelti da Pasolini in una serie di scatti che ripercorrono quella memoria mai sopita. La fotografa sente il bisogno di verificare, se essi conservano ancora quella forza ancestrale comunicata nel film e, come accadde per Pasolini, le sue fotografie nuovamente rispondono con fedeltà alla volontà dell’autrice di coglierne l’essenza semplice e diretta. Durante l’inaugurazione avrà luogo l’incontro (accompagnato da sequenze tratte dal film di P. P. Pasolini) tra l’autrice e il critico cinematografico e delle arti visive Maurizio G. De Bonis intitolato Il Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Tra Evocazione e Memoria Visiva. Giovanna Gammarota e Maurizio G. De Bonis si confronteranno sulla relazione tra cinema e fotografia e sulle influenze che lo sguardo di Pasolini ha avuto sulle arti visive contemporanee e analizzeranno la personale interpretazione di Gammarota de “Il Vangelo secondo Matteo”. Giovanna Gammarota (Milano 1959), da oltre vent’anni studia l’immagine in forma autodidatta supportando le proprie ricerche con il semplice metodo dell’ascolto interiore rapportato alla realtà che la circonda. Tale metodo l’ha condotta a cercare relazioni tra memoria individuale e collettiva, ispirata da eventi storici e culturali. Frutto di questa esperienza sono i lavori Sopraluoghi in Lucania, Sulle tracce del “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini (2006); A piccoli passi. Un treno per Auschwitz (2008); Di case e di alberi. Camminando con Beppe (2010). Nel 2011 ha esposto nella collettiva Correlazioni – Dialoghi visuali sul paesaggio presso la galleria Gallerati di Roma in quello che si può definire il primo esperimento di “uno-collettivo”.
Tale esposizione è stata per lei un punto di partenza per un nuovo modo di fare fotografia che abbandona la dimensione personalistica per entrare in quella condivisa, nutrendosi del tentativo di porre al centro della ricerca la relazione dell’uomo con lo spazio/memoria. Sue mostre personali e collettive si sono svolte a Milano, Roma, New York. E’ membro di Punto di Svista e del Comitato di Redazione della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Maurizio G. De Bonis (Catania, 1962) è giornalista, critico cinematografico e delle arti visive. È direttore responsabile di CultFrame – Arti Visive, testata giornalistica dedicata al cinema, alla fotografia e all’arte contemporanea. È membro del Comitato Esecutivo del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e direttore di CineCriticaWeb. Ha scritto di cinema su CineCritica ed è stato critico cinematografico per oltre dieci anni di Cinema.it. Attualmente, insegna Linguaggio Audiovisivo presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (Roma) e Officine Fotografiche (Roma). Nel 2006 è stato il direttore artistico del Roma Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel cinema (Casa del Cinema, Roma). Ha curato mostre nell’ambito di Fotografia – Festival Internazionale di Roma e Fotoleggendo. È autore del saggio La vertigine dello sguardo – La fotografia nel cinema tra narrazione e filosofia dell’immagine (Postcart, 2013) e co-autore del saggio Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (Postcart, 2012). È co-curatore del volume Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio, 2009) e autore del volume L’immagine della memoria. La Shoah tra cinema e fotografia (Onyx Edizioni, 2007). L’Associazione culturale Punto di Svista nasce con lo scopo di divulgare e promuovere attraverso iniziative pubbliche e didattiche, mostre, seminari e workshop le arti visive contemporanee e il dialogo culturale. I campi d’azione dell’associazione riguardano il cinema, la fotografia, la videoarte, l’arte contemporanea e ogni forma di espressione e comunicazione moderna che rappresenti luogo di incontro ideale per stimolare il confronto delle idee.
Altre sedi: Durante l’inaugurazione avrà luogo l’incontro (accompagnato da sequenze tratte dal film di P. P. Pasolini) tra l’autrice e il critico cinematografico e delle arti visive Maurizio G. De Bonis intitolato Il Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Tra Evocazione e Memoria Visiva. Giovanna Gammarota e Maurizio G. De Bonis si confronteranno sulla relazione tra cinema e fotografia e sulle influenze che lo sguardo di Pasolini ha avuto sulle arti visive contemporanee e analizzeranno la personale interpretazione di Gammarota de “Il Vangelo secondo Matteo”.
È del 1964 Il Vangelo secondo Matteo girato da Pier Paolo Pasolini nell’Italia del Sud. Fu dopo un deludente viaggio in Palestina, terra rivelatasi troppo moderna e priva di spiritualità, che il regista decise di tornare nel nostro meridione alla ricerca di luoghi capaci di testimoniare quella “ricostruzione analogica”, come lui la chiamava, che intendeva realizzare con la sua pellicola. Questi spazi immoti e antichi sono ancora perfetti per rappresentare quella memoria arcaica, completamente scomparsa nei luoghi che hanno realmente ospitato la sacra storia narrata nei Vangeli. Pasolini tratta il paesaggio come uno dei personaggi principali del suo film, e i luoghi lucani in particolare, rispondono con fedeltà alla rappresentazione rigorosa, ma anche poetica, che egli vuole mettere in scena.
A quasi cinquant’anni dalla realizzazione del film, Giovanna Gammarota ripropone i luoghi scelti da Pasolini in una serie di scatti che ripercorrono quella memoria mai sopita. La fotografa sente il bisogno di verificare, se essi conservano ancora quella forza ancestrale comunicata nel film e, come accadde per Pasolini, le sue fotografie nuovamente rispondono con fedeltà alla volontà dell’autrice di coglierne l’essenza semplice e diretta. Durante l’inaugurazione avrà luogo l’incontro (accompagnato da sequenze tratte dal film di P. P. Pasolini) tra l’autrice e il critico cinematografico e delle arti visive Maurizio G. De Bonis intitolato Il Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Tra Evocazione e Memoria Visiva. Giovanna Gammarota e Maurizio G. De Bonis si confronteranno sulla relazione tra cinema e fotografia e sulle influenze che lo sguardo di Pasolini ha avuto sulle arti visive contemporanee e analizzeranno la personale interpretazione di Gammarota de “Il Vangelo secondo Matteo”. Giovanna Gammarota (Milano 1959), da oltre vent’anni studia l’immagine in forma autodidatta supportando le proprie ricerche con il semplice metodo dell’ascolto interiore rapportato alla realtà che la circonda. Tale metodo l’ha condotta a cercare relazioni tra memoria individuale e collettiva, ispirata da eventi storici e culturali. Frutto di questa esperienza sono i lavori Sopraluoghi in Lucania, Sulle tracce del “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini (2006); A piccoli passi. Un treno per Auschwitz (2008); Di case e di alberi. Camminando con Beppe (2010). Nel 2011 ha esposto nella collettiva Correlazioni – Dialoghi visuali sul paesaggio presso la galleria Gallerati di Roma in quello che si può definire il primo esperimento di “uno-collettivo”.
Tale esposizione è stata per lei un punto di partenza per un nuovo modo di fare fotografia che abbandona la dimensione personalistica per entrare in quella condivisa, nutrendosi del tentativo di porre al centro della ricerca la relazione dell’uomo con lo spazio/memoria. Sue mostre personali e collettive si sono svolte a Milano, Roma, New York. E’ membro di Punto di Svista e del Comitato di Redazione della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Maurizio G. De Bonis (Catania, 1962) è giornalista, critico cinematografico e delle arti visive. È direttore responsabile di CultFrame – Arti Visive, testata giornalistica dedicata al cinema, alla fotografia e all’arte contemporanea. È membro del Comitato Esecutivo del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e direttore di CineCriticaWeb. Ha scritto di cinema su CineCritica ed è stato critico cinematografico per oltre dieci anni di Cinema.it. Attualmente, insegna Linguaggio Audiovisivo presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (Roma) e Officine Fotografiche (Roma). Nel 2006 è stato il direttore artistico del Roma Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel cinema (Casa del Cinema, Roma). Ha curato mostre nell’ambito di Fotografia – Festival Internazionale di Roma e Fotoleggendo. È autore del saggio La vertigine dello sguardo – La fotografia nel cinema tra narrazione e filosofia dell’immagine (Postcart, 2013) e co-autore del saggio Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (Postcart, 2012). È co-curatore del volume Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio, 2009) e autore del volume L’immagine della memoria. La Shoah tra cinema e fotografia (Onyx Edizioni, 2007). L’Associazione culturale Punto di Svista nasce con lo scopo di divulgare e promuovere attraverso iniziative pubbliche e didattiche, mostre, seminari e workshop le arti visive contemporanee e il dialogo culturale. I campi d’azione dell’associazione riguardano il cinema, la fotografia, la videoarte, l’arte contemporanea e ogni forma di espressione e comunicazione moderna che rappresenti luogo di incontro ideale per stimolare il confronto delle idee.
Altre sedi: Durante l’inaugurazione avrà luogo l’incontro (accompagnato da sequenze tratte dal film di P. P. Pasolini) tra l’autrice e il critico cinematografico e delle arti visive Maurizio G. De Bonis intitolato Il Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Tra Evocazione e Memoria Visiva. Giovanna Gammarota e Maurizio G. De Bonis si confronteranno sulla relazione tra cinema e fotografia e sulle influenze che lo sguardo di Pasolini ha avuto sulle arti visive contemporanee e analizzeranno la personale interpretazione di Gammarota de “Il Vangelo secondo Matteo”.
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