Pina Inferrera. Calligrammi

Pina Inferrera, Calligrammi, tronchi

 

Dal 29 Ottobre 2016 al 27 Novembre 2016

Messina

Luogo: PalaCultura di Messina

Indirizzo: viale Boccetta 343

Enti promotori:

  • Unione Europea
  • PO FESR Sicilia 2007/2013
  • Assessorato Regionale dei Beni Culturali dell'Identità Siciliana
  • Comune di Messina
  • Team project - Associazione per la promozione dello sviluppo sostenibile

Telefono per informazioni: +39 090 355782

E-Mail info: info@teamproject.sicilia.it



Una grande mostra retrospettiva, un lungo articolato racconto all’indietro quello di Pina Inferrera, artista siciliana che torna a Messina, sua città natale, con un’antologica a “stanze”. Dagli ultimi cicli fotografici (Calligrammi, Echi Normandia, Dalla Luce  Nell’Acqua, La poetica della Luce, Aura Aurea, Nel Silenzio, Rerum Natura), passando per  Somnia e Mutae Mutabilis fino ai video e alla installazioni degli anni ’90.

Novanta opere per rappresentare una creatività eclettica e inaspettata, densa dello spirito femmineo e ironico di una riflessione mai terminata intorno al rapporto tra uomo e natura. Sculture realizzate con materiali plastici riciclati, inquietanti “sedie” dai capelli plastici sgargianti e attraenti, una luminosa casetta  chiodata, simbolo gentilmente atroce del calore familiare. L’antologica messinese riconcilia Pina Inferrera con la città da cui partì alla fine degli anni ’70,  riassumendo, al contempo, la produzione di un’artista da diverso tempo al centro dell’attenzione di critica e pubblico.  Oggi Pina Inferrera si dedica prevalentemente alla fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale ed obiettiva, per evidenziare e segnalare, ma non per questo rinunciare alla poeticità della visione. Ha focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat, le sue immagini si muovono fra reale e surreale, in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale.

“Calligrammi” di Pina Inferrera sarà inaugurata sabato 29 ottobre alle ore 18 al PalaCultura di Messina e sarà aperta fino al 27 novembre (lunedì giorno di chiusura, dal martedì alla domenica apertura ore 10:00-13:00 e 16:30-19:30).

La mostra, che anche in questo caso ha l’obiettivo di proporre artisti messinesi di grande prestigio ma poco conosciuti alla loro città d’origine, è stata voluta da Giovanni Lucentini  ed è curata da Mosè Previti per il progetto de “Le Scalinate dell’arte”, progetto pluriennale dedicato all’arte e agli artisti contemporanei, che vede il Comune di Messina come capofila e la società Team Project come partner.  Finanziato nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2007-2013, “Le Scalinate dell’Arte” ha già realizzato, tra l’altro, la collettiva fotografica “Visioni del Mito”, le antologiche “Bruno Samperi, apprendista artigiano” e “Messina X Messina. Il viaggio infinito di Lillo Messina”, la mostra “Inediti grafici di Felice Canonico”, la personale “Vanessa’s Room” di Giuditta R, l’installazione-evento “Caronte” di Santo Arizzi esposta alla Dogana della città mentre è in corso la realizzazione del triplice murale “Germe” ad opera di MaCa sulla Scalinata Monsignor Bruno. 

L’indagine di Pina Inferrera è rivolta all’esplorazione della realtà circostante, spazia dall’osservazione della natura, l’ambiente e l’uomo, all’analisi di reperti. Usa la fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale ed obiettiva, per evidenziare e segnalare, ma non per questo rinunciare alla poeticità della visione.
Parallelamente ha esplorato altre possibilità espressive come video e installazioni,  utilizzando reperti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti, capaci di ridisegnare lo spazio. Ha focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat, le sue immagini si muovono fra reale e surreale, in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale.
La sua ricerca ha l’obiettivo di condividere un percorso dell’uomo contemporaneo analizzando e mettendo a fuoco problematiche ambientali e lo stato d’animo esistenziale, riconducibile allo Stimmung descritto da Heidegger. L’interesse verso la natura altro non è che una visione dell'uomo come parte intrinseca della natura stessa, una visione panteistica che immagina la spiritualità come la diretta conoscenza ed esperienza dell'universo. 
Le sue opere sono pubblicate su cataloghi, libri d’arte, riviste, quotidiani, siti. Collabora con la galleria Sabrina Raffaghello di Milano, Maria Cilena di Milano, SpazioFarini6 di Milano, Cart di Monza, ha collaborato con Nellimya light art exhibition di Lugano, Manzoni di Bergamo, Soletti di Milano, De Chirico di Torino, etc.; è stata invitata ad esporre in musei d‘ arte moderna e contemporanea, fiere d’arte, biennale di Venezia, biennale Italia-Cina, etc. E’ stata direttore artistico dell’associazione culturale IdeaVita per cui ha curato mostre in Italia ed all’estero, ha promosso eventi d’arte in collaborazione con critici, gallerie e artisti sia giovani che affermati. Ha realizzato eventi d’arte per Assocomaplast. Collabora con la rivista Juliet.                                                          
Nata a Messina, vive e lavora a Mozzo (Bg). Laureata a pieni voti all’Accademia di Brera, ha esposto in Italia ed all’estero in molte città, fra le quali: Francoforte, Istanbul, Locarno, Londra, Lugano, New York, Parigi, Tournai, Vilnius.  Hanno scritto del suo lavoro:  A. Appiani, R. Bellini, J. Blanchaert, R. Borghi, M. Campitelli, C. Canali, L. Caramel, M. Cilena Sanguini, G. Ciusa , V. Conti, D. Curti, F. D’Amico, E. De Paoli, P. Emanuele, V. Falcioni, S. Di Giacomo, M. Galbiati, F. Gallo, G. Gellini, M.F. Giubilei, L. Giudici, C. Guerra, M. Hajek, A. Madesani, M. Mander, G. Marziani, C. Massini, R. Moratto, R. Mutti, S. Orlandi, R. Ridolfi, M. Romeo, M. Rosci, A. Scanzi, G. Scardi, A. Schwarz, G. Seveso, M. Tagliafierro, T. Trini.

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