Andy Wahrol. The King of Pop Art
Andy Warhol, Diamond Dust Shoes, acrylic, silkscreen ink and diamond dust on paper,1980, cm. 102.2x151.1
Dal 11 May 2023 al 1 June 2023
Milano
Luogo: Galleria Deodato Arte
Indirizzo: Via Nerino 1
Sito ufficiale: http://www.deodato.com
Andy Wahrol. The King of Pop Art è la mostra antologica che la Galleria Deodato Arte dedica al geniale artista da giovedì 11 maggio in via Nerino 1 a Milano;esposte in galleria oltre venti sue opere originali, molte delle quali provenienti da mostre museali, tra cui un prestigioso pezzo unico firmato.
The King of Pop Art è un viaggio per cercare di capire cosa sia stato, e cosa è ancora, Andy Warhol per il mondo dell’arte: artista poliedrico, eccentrico, non ha mai temuto il giudizio dei critici e ha saputo portare l’arte in una nuova dimensione, quella popolare. Con la sua ricerca incessante, alimentata dalle sue stesse ossessioni e da un’innata vena artistica, Warhol ha elevato ad opera d’arte l’oggetto più comune, ha messo a nudo il potere del consumismo e ha svelato il potere del colore pop.
Infine, è diventato lui stesso opera d’arte, un mito destinato a vivere per sempre.
Guardando la selezione di opere in mostra, ci si accorge dell’assoluta attualità, a decenni di distanza, di temi e soggetti.
Tra tutte, vero protagonista è “Flowers”, pezzo unico in seta su tela, datato 1980, pubblicato su catalogo e esposto in numerose mostre museali. Ricordiamo “Drag Queen” la serigrafia tratta dalla celebre serie Ladies and Gentlemen del 1975, 10 fotografie realizzate per il direttore della rivista Interview Bob Colacello, che raffigurano delle drag queen del locale notturno di Hell’s Kitchen a New York;Il Mao, opera controversa realizzata nel 1972 in edizione limitata partendo dall’immagine tratta dal famoso "Libretto rosso”. Infine, la serigrafia su carta di Marilyn Monroe rappresenta uno dei soggetti preferiti dell’artista, la diva morta nel 1962 trasformata in icona della cultura di massa. L'opera è firmata in originale sul retro da Andy Warhol ed è siglata "this is not by me, Andy Warhol", un riferimento ironico alla paternità dell’opera davanti alla forzatura della stamperia belga Sunday B. Morning, che decise di lanciare una ristampa per l’Europa della prima serie delle “Marilyn”, nonostante in un primo tempo Warhol non fosse disponibile a collaborare a questa iniziativa.
Pittore, grafico e regista, nato artisticamente a NY, dove ha iniziato a lavorare come grafico pubblicitario per Vogue, Glamour e Harper's Bazar, ottenendo subito ampi consensi, Andy Warhol fu un artista a tutto tondo, e il più grande fautore del concetto della riproducibilità e della commercializzazione dell'opera d’arte. Dopo le prime mostre negli anni’50, l’eclettico artista iniziò a realizzare le sue prime serigrafie intorno al 1962, scegliendo come soggetto i personaggi dei fumetti, i prodotti commerciali e le icone del suo tempo. Desideroso di dedicarsi ad un progetto più ampio, nel 1962 Andy Warhol fondò la Factory, uno studio in cui i collaboratori dell’iniziatore della pop art producevano le serigrafie, ma anche un punto di ritrovo per artisti superstar come Jean-Michael Basquiat e Keith Haring. Curioso si cimentò anche nel mondo della musica, come finanziatore del primo disco dei Velvet Underground e dell’editoria, come produttore televisivo della Andy Warhol's TV.
The King of Pop Art è un viaggio per cercare di capire cosa sia stato, e cosa è ancora, Andy Warhol per il mondo dell’arte: artista poliedrico, eccentrico, non ha mai temuto il giudizio dei critici e ha saputo portare l’arte in una nuova dimensione, quella popolare. Con la sua ricerca incessante, alimentata dalle sue stesse ossessioni e da un’innata vena artistica, Warhol ha elevato ad opera d’arte l’oggetto più comune, ha messo a nudo il potere del consumismo e ha svelato il potere del colore pop.
Infine, è diventato lui stesso opera d’arte, un mito destinato a vivere per sempre.
Guardando la selezione di opere in mostra, ci si accorge dell’assoluta attualità, a decenni di distanza, di temi e soggetti.
Tra tutte, vero protagonista è “Flowers”, pezzo unico in seta su tela, datato 1980, pubblicato su catalogo e esposto in numerose mostre museali. Ricordiamo “Drag Queen” la serigrafia tratta dalla celebre serie Ladies and Gentlemen del 1975, 10 fotografie realizzate per il direttore della rivista Interview Bob Colacello, che raffigurano delle drag queen del locale notturno di Hell’s Kitchen a New York;Il Mao, opera controversa realizzata nel 1972 in edizione limitata partendo dall’immagine tratta dal famoso "Libretto rosso”. Infine, la serigrafia su carta di Marilyn Monroe rappresenta uno dei soggetti preferiti dell’artista, la diva morta nel 1962 trasformata in icona della cultura di massa. L'opera è firmata in originale sul retro da Andy Warhol ed è siglata "this is not by me, Andy Warhol", un riferimento ironico alla paternità dell’opera davanti alla forzatura della stamperia belga Sunday B. Morning, che decise di lanciare una ristampa per l’Europa della prima serie delle “Marilyn”, nonostante in un primo tempo Warhol non fosse disponibile a collaborare a questa iniziativa.
Pittore, grafico e regista, nato artisticamente a NY, dove ha iniziato a lavorare come grafico pubblicitario per Vogue, Glamour e Harper's Bazar, ottenendo subito ampi consensi, Andy Warhol fu un artista a tutto tondo, e il più grande fautore del concetto della riproducibilità e della commercializzazione dell'opera d’arte. Dopo le prime mostre negli anni’50, l’eclettico artista iniziò a realizzare le sue prime serigrafie intorno al 1962, scegliendo come soggetto i personaggi dei fumetti, i prodotti commerciali e le icone del suo tempo. Desideroso di dedicarsi ad un progetto più ampio, nel 1962 Andy Warhol fondò la Factory, uno studio in cui i collaboratori dell’iniziatore della pop art producevano le serigrafie, ma anche un punto di ritrovo per artisti superstar come Jean-Michael Basquiat e Keith Haring. Curioso si cimentò anche nel mondo della musica, come finanziatore del primo disco dei Velvet Underground e dell’editoria, come produttore televisivo della Andy Warhol's TV.
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