Angela Passarello. Scritto in mare

Opera di Angela Passarello

 

Dal 25 Giugno 2019 al 24 Luglio 2019

Milano

Luogo: Fondazione Mudima

Indirizzo: via Tadino 26

Orari: dal lunedì al venerdì ore 11-13 / 15-19

Curatori: Francesca Pasini

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02.29409633

E-Mail info: info@mudima.net

Sito ufficiale: http://www.mudima.net



Passarello è artista visiva e poeta. Scritto in mare racchiude la verità della sua duplice espressione. È “scritto” e quindi è immediato andare al suo ultimo libro Bestie sulla scena, mentre “in mare” ci fa nav- igare nell’immagine.
Il ricco lavoro visivo creato da Angela Passarello, di cui è visibile un’ampia selezione alla Fondazione Mudima, tiene in equilibrio la Rupe Atenea (Agrigento), dove è nata, e gli animali con cui condivide il pianeta, quando scrive, dipinge, disegna, lavora la creta.
Una barca bianca fa da punto di svolta della scena. Si sente l’amicizia umanizzante verso gli animali e una potente visionarietà che mescola la citazione mitologica alla convivenza domestica. Sono bestie agricole o che vivono nelle case e nelle strade di città. In tutti i suoi quadri e disegni si può “ascoltare” il racconto del sentimento di vastità che proviamo davanti al mare e del desiderio di affetto che leggiamo negli occhi di un animale.
In mostra ci saranno: tele di varie dimensioni, animali in terracotta, il cui corpo ritrae lo sguardo del- l’artista e non una rappresentazione anatomica, una parete di disegni che è istintivo abbinare al segno della sua scrittura poetica.
Francesca Pasini
Guardando o leggendo i suoi lavori non riusciamo a sottrarci all’impressione che la testa o meglio la mente di Angela Passarello sia kafkianamente abitata da bestie, un universo zoologico che lei però attra- versa leggera, scrivendo con tenerezza del loro esistere, del loro esserci.
Lei è minuta, ma tosta come si usa dire in Sicilia, la terra da cui proviene. Un’antica foto all’entrata della casa dove vive a Milano ce la mostra bambina sulla spiaggia di San Leone, in quel di Agrigento, tra altri familiari ma già con lo sguardo fiero e fortemente volitivo, determinato.
Mi commuovo leggendo il suo testo intitolato “Capponi” perché mi fa ritornare indietro nel tempo. Quelle pratiche, umanissime per molti aspetti, erano anche crudelissime, come Angela Passarello evi- denzia nel suo scritto. Lo fa, però, con poetica indulgenza. Visitare la sua piccola casa di Milano è stata un’esperienza straordinaria. Vedere in quali condizioni dipinge le sue grandi tele ti fa venire le vertigini. Anche srotolarle diventa un esercizio al limite del possibile. Ma alla fine ciò che vedi ti ammalia. Angela Passarello, in piccolo o grande formato, dipinge sempre lo stesso quadro, quasi ossessivamente. La visione della Rupe Atenea spazia all’infinito su un orizzonte di mare e cielo, in cui alcuni animali sospesi nell’aria fissano gli occupanti dei barconi che transitano nel mare. Architetture improbabili e frutti locali occupano la scena aggiungendo enigma ad enigma.
Le terrecotte, originalissime, di questa poeta-artista a 360 gradi, sono create con una felicità che, a mia memoria, ha pochissimi antecedenti. Penso al mostruoso Lucio Fontana che è stato di tutti maestro. Anche dalle mani sapienti di Angela Passarello escono piccoli mostri, non identificabili, molte volte dalle labbra aperte, deformate, contenitori di energia pura, primitiva. Gino Di Maggio
Inaugurazione martedì 25 giugno 2019 alle ore 18:30

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