Barry X Ball. The End of History
Dal 12 Aprile 2018 al 10 Febbraio 2019
Milano
Luogo: Villa e Collezione Panza, Varese / Castello Sforzesco, Milano)
Indirizzo: piazza Castello
Orari: martedì-domenica 9-17.30 (l'ingresso è consentito fino alle ore 17)
Curatori: Anna Bernardini, Laura Mattioli
Enti promotori:
- Regione Lombardia
- Provincia di Varese
- Comune di Varese
Telefono per informazioni: +39 02.88463700
Sito ufficiale: http://https://www.milanocastello.it
“Voglio che il mio lavoro sia imbevuto dell’intensità che caratterizzava l’arte del passato e che, nel presente, fatico a riscontrare. La mia opera ha sempre dichiarato il proprio omaggio a precedenti storici europei (in particolar modo italiani) con cui sto interagendo in maniera ancora più intima nelle mie nuove sculture. Con l’uso di un apparato tecnologico fatto di scanner 3D, macchine digitali ad alta risoluzione, computer potenti e software per modelli 3D, posso digitalizzare le opere direttamente dai musei, e con successive manipolazioni tecnologiche posso creare le mie sculture” (Barry X Ball)
Villa Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano, presenta in occasione di MiArt, Fiera d’Arte Moderna “The End of History”, mostra personale di Barry X Ball, scultore californiano classe 1955 che, dagli esordi minimalisti, giunge alle attuali sperimentazioni in una tensione costante tra tradizione e innovazione, alta tecnologia e storia, essenzialità e incanto. La mostra è patrocinata dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese e dal Comune di Varese.
Da giovedì 12 aprile a domenica 9 dicembre 2018 (prorogata al 10 febbraio 2019), Villa Panza sceglie di esporre, ancora una volta, il lavoro di un artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce e della spiritualità hanno incontrato la visione etica ed estetica di Giuseppe Panza, che ne divenne collezionista sin dai primi anni ‘80. Una straordinaria affinità tra artista e mecenate, che Barry X Ball ha voluto celebrare nel potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001): un insieme di nove ritratti realizzati da un calco del suo volto in cui l’artista guarda il suo soggetto da diverse angolature e con diverse espressioni.
La mostra - curata da Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Laura Mattioli, storica dell’arte, collezionista e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York - presenta 55 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze. In contemporanea, il Castello Sforzesco inaugura un’inedita Pietà (2018), omaggio dell’artista alla celebre opera michelangiolesca conservata dal 2015 nel nuovo Museo della Pietà Rondanini.
Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, l’artista insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l'intaglio e la levigatura dei dettagli a mano.
Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.
In dialogo con la Collezione permanente e l’architettura della Villa saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa.
La mostra prosegue con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne è Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo nero belga.
La sezione dei Masterpieces proporrà l’inedita Pietà che per iniziativa del Comune di Milano - Cultura e della Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici verrà installata a cura del Soprintendente del Castello, Claudio Salsi, e di Laura Mattioli presso la Sala degli Scarlioni del Museo di Arte Antica. In dialogo con la Pietà, che è l’opera più recente, sempre al Castello è ambientato lo Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001.
A Villa Panza un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo. In particolare sarà analizzata l’esecuzione del ritratto di Giovanni Paolo II, opera inedita in argento realizzata ed esposta per la prima volta appositamente per la mostra, a testimonianza delle nuove ricerche dell’artista.
Il progetto espositivo di Villa Panza è reso possibile grazie al prezioso sostegno di JTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.
In occasione della mostra, Villa Panza propone Villa Panza In &Out – Intorno a Barry X Ball un ciclo di quattro incontri a ingresso libero - eventi tematici collaterali – con l’intento di esplorare il processo creativo dell’artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce e della spiritualità hanno incontrato la visione di Giuseppe Panza: dalla riproducibilità dell’opera d’arte al citazionismo, dal rapporto con il passato al confronto con il presente attraverso l’uso delle nuove tecnologie. In programma ancora tre incontri:
Mercoledì 5 dicembre alle ore 18 presso la Sala Conferenze Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco l’appuntamento è con Forme semplici nel mondo complesso, una riflessione della critica d’arte Angela Vettese sulla cultura contemporanea e la sua rappresentazione artistica. Per lei “l'arte del XX secolo èindissolubilmente legata all'astrattismo, nonostante il permanere di aspetti figurativi. Nell'elaborare forme non rappresentative, gli artisti sono partiti da un astrattismo geometrico ‘semplice’, cioè creato a partire dasquadra e righello, per giungere a sofisticate tecniche di elaborazione al computer.” Dal Bauhaus, passandoper l'arte Optical e Cinetica, il Minimalismo, fino all'Arte Ambientale Angela Vettese racconterà molti dei recenti esperimenti al confine tra architettura e arte visiva.
Scolpire nel colore. Marmi e altre policromie dall’antichità al contemporaneo è il titolo dell’incontro che mercoledì 16 gennaio 2019 alle ore 19, presso il Salone Impero di Villa Panza a Varese, vedrà protagonistaGianluca Poldi, ricercatore al CAV (Centro Arti Visive) dell’Università degli Studi di Bergamo: un focus sui materiali utilizzati da Barry X Ball per la realizzazione delle sue opere, in particolare i pregiati marmipolicromi, attraverso una panoramica che parte dall’antichità e arriva fino al XX secolo.
Il ciclo di incontri si concluderà mercoledì 30 gennaio alle ore 19, presso il Salone Impero di Villa Panza, con la conferenza Appropriation Art, pratica artistica contemporanea tenuta da Laura Mattioli, storicadell’arte e co-curatrice della mostra The End of History: a partire dalla serie scultorea Masterpieces di BarryX Ball, la studiosa proporrà una riflessione sulla storia dell’arte, sul dialogo tra presente e passato, tra tradizione e tecnologia, tra universalità della bellezza e novità dell’invenzione.
Il progetto espositivo di Villa Panza è reso possibile grazie al prezioso sostegno di JTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.
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