Dario Ghibaudo. Museo di Storia Innaturale. Sala XVIII - Creature Meravigliose
Dal 25 Gennaio 2018 al 29 Marzo 2018
Milano
Luogo: Galleria Pack
Indirizzo: Foro Bonaparte 60
Orari: Martedì-Venerdì 13.30-19.30. Sabato 15-19 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 8699 6395
E-Mail info: info@galleriapack.com
Sito ufficiale: http://www.galleriapack.com
“La scultura è gusto del fare nell’esigenza di fare perché l’intuizione possa aver seguito dando vita alla materia.”
Questo ci racconta Dario Ghibaudo, aggiungendo: “la scultura nasce dall’errore”. Un paradosso certo, ma si intende che la scultura non è solo togliere e non si estingue nel bozzetto, anzi, come asseriva Wildt: “...il bozzetto non è necessario” poiché l’intima verità è contenuta nella materia stessa. Conclude Ghibaudo: “la materia non potrà mai prendere vita se non condotta dall’artista”.
E’ dunque su questo principio del fare proprio che nasce la mostra “La scultura è morta, viva la scultura!”: ferro, cemento, marmo o porcellana materializzano creature fantastiche che abitano l’inizio e la fine del mondo, comunicando una sensazione di allarme suggerita dalla fusione forzata delle specie. Creature condannate dalla loro stessa forma a un infinito paradosso e conficcate nella loro esistenza, sembrano voler sfidare lo sguardo con la loro umana animalità. Il ciclo di opere rientra nella Sala XVIII Creature Meravigliose, del Museo di Storia Innaturale, un progetto in progress a cui Dario Ghibaudo sta lavorando da oltre 25 anni e raccolto in “Guida al Museo di Storia Innaturale”, di Umberto Allemandi Editore.
Il suo lavoro è caratterizzato da una ricerca che utilizza l’ironia per analizzare la società, le sue contraddizioni e i suoi disagi, uno sguardo lucido e provocatorio che si esprime con un linguaggio formale a volte scanzonato e disilluso. È in questo contesto che si innesta la sostanza concettuale del Museo di Storia Innaturale, un progetto a cui l’artista lavora dal 1991. Strutturato come un Museo di Storia Naturale di stampo settecentesco, il progetto è suddiviso in sale e idealmente ripartito per grandi argomenti di indagine “ironico-scientifica”: Aropologia, Entomologia, Esemplari rari, Botanica, Etnologia, Etnografia e Antropologia culturale, Anamorfosi, ecc. Per proseguire con la sala dei Busti, degli Inchiostri su carta, dei Nasi d’artista e delle grandi sculture in pietra e, negli ultimi anni le “Creature Meravigliose”, modellate in porcellana o argilla bianca oppure cemento e polvere di marmo. Ad oggi Dario Ghibaudo ha realizzato ventuno sale.
Dal 1994 lavora all’Archivio dei nasi d’artista, un progetto che al momento conta una settantina di esemplari tra cui il calco del naso di Andreas Serrano, Orlan, Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj, Piero Gilardi, Stefano Arienti e altri. Nel 1997 ha realizzato, per la regia di Alberto Valtellina, un film documentario di 18 minuti intitolato L’uomo è cacciatore. Nel 2000 il film documentario di 16 minuti “Furio” e sempre con la Lab80 film di Bergamo Incontro con il Comandante Giovanni Pesce e la staffetta Nori Brambilla, nel 2010 e il corto di 42 minuti Il vizio della memoria che racconta le imprese subacquee di Guidobaldo Dalla Rosa Prati.
Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private: Chateau d’Oiron (Fr), Kunstmuseum di Stuttgart, Mart di Rovereto, Armenian Center for Contemporary Experimental Art di Yerevan (Armenia), CollezioneVaf Francoforte, Fondazione Igav Torino, Collezione La Gaia, Busca (CN).
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