David Chipperfield. Thinking Past
![David Chipperfield. Thinking Past David Chipperfield. Thinking Past](http://www.arte.it/foto/600x450/8d/13381-av.jpg)
David Chipperfield. Thinking Past
Dal 30 Novembre 2012 al 25 Gennaio 2013
Milano
Luogo: Spazio FMG per l'Architettura
Indirizzo: via Bergognone 27
Orari: da lunedì a venerdì 15-19
Curatori: Luca Molinari, Simona Galateo, David Chipperfield Architects Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 89410320
E-Mail info: pr@spaziofmg.com
Sito ufficiale: http://www.spaziofmg.com
Ricerca di continuità, tesa a un equilibrio di affinità tra le parti storiche e i nuovi interventi. Questa in sintesi l’idea di restauro di David Chipperfield, una delle più alte personalità dell’architettura contemporanea che il suo studio ha interpretato in due progetti in mostra allo SpazioFMGperl’Architettura dal 30 novembre 2012 al 25 gennaio 2013: i Rivellini del Castello Sforzesco di Milano e Villa Da Porto Barbaran a Montorso Vicentino.
Il progetto di recupero dei Rivellini del Castello Sforzesco fa parte del più ampio Piano Generale per il riallestimento museografico del monumentale complesso milanese conseguente al concorso vinto nel 2005 da Architetto Michele De Lucchi e David Chipperfield Architects. L’intento generale è quello di completare i volumi, demoliti durante il restauro condotto da Beltrami agli inizi del ’900.
La Villa Veneta a Montorso Vicentino appartenne a Luigi Da Porto, autore della novella cinquecentesca Giulietta e Romeo che ispirò William Shakespeare e, una volta recuperata, la Barchessa diventerà la sede del grande Gruppo Orafo Cielo Venezia 1270. Realizzata in fasi distinte a partire dalla prima metà del Cinquecento la Villa ha raggiunto il suo massimo sviluppo nella prima metà dell’Ottocento per poi subire manomissioni, crolli e abbandoni che l’hanno portata fino allo stato di rudere.
“Il progetto di David Chipperfield Architects propone il completamento volumetrico dei Rivellini generando un nuovo punto di accesso e di distribuzione verticale al Castello Sforzesco e, allo stesso tempo, trasformandoli in nuovi spazi museali. Parallelamente il progetto vicentino propone il completamento volumetrico della Villa nell’ottica di riportarla all’assetto di massimo sviluppo. Come nel caso del Castello Sforzesco l’intervento intende non nascondere i completamenti, come addizione all’esistente” spiega Luca Molinari, curatore della mostra.
Entrambi i progetti, nella loro complessa affinità, ricercano conformità tra gli opposti, diversità tra le somiglianze e propongono soluzioni di completamento volumetrico e continuità di materiale con l’intento da un lato di preservare la fabbrica dell’edificio come evidenza fisica della storia, e dall’altro lato di esaltarla nella reinterpretazione in cui le due parti (complementari) servano ad un completamento reciproco (per somiglianza ed analogia) e ad una lettura (indipendente) non soggetta all’altrui dominio in un equilibrio di affinità.
“La Mostra David Chipperfield Architects, Thinking Past: due progetti affini offre l’opportunità di cogliere ed approfondire la visione del restauro da parte di uno dei più prestigiosi ed importanti studi di architettura del mondo. Il rispetto nei confronti del patrimonio storico architettonico è un valore che sosteniamo e difendiamo insieme al rispetto per l’ambiente e il territorio” conclude Graziano Verdi, Presidente e Amministratore Delegato di Iris Ceramica.
Il progetto di recupero dei Rivellini del Castello Sforzesco fa parte del più ampio Piano Generale per il riallestimento museografico del monumentale complesso milanese conseguente al concorso vinto nel 2005 da Architetto Michele De Lucchi e David Chipperfield Architects. L’intento generale è quello di completare i volumi, demoliti durante il restauro condotto da Beltrami agli inizi del ’900.
La Villa Veneta a Montorso Vicentino appartenne a Luigi Da Porto, autore della novella cinquecentesca Giulietta e Romeo che ispirò William Shakespeare e, una volta recuperata, la Barchessa diventerà la sede del grande Gruppo Orafo Cielo Venezia 1270. Realizzata in fasi distinte a partire dalla prima metà del Cinquecento la Villa ha raggiunto il suo massimo sviluppo nella prima metà dell’Ottocento per poi subire manomissioni, crolli e abbandoni che l’hanno portata fino allo stato di rudere.
“Il progetto di David Chipperfield Architects propone il completamento volumetrico dei Rivellini generando un nuovo punto di accesso e di distribuzione verticale al Castello Sforzesco e, allo stesso tempo, trasformandoli in nuovi spazi museali. Parallelamente il progetto vicentino propone il completamento volumetrico della Villa nell’ottica di riportarla all’assetto di massimo sviluppo. Come nel caso del Castello Sforzesco l’intervento intende non nascondere i completamenti, come addizione all’esistente” spiega Luca Molinari, curatore della mostra.
Entrambi i progetti, nella loro complessa affinità, ricercano conformità tra gli opposti, diversità tra le somiglianze e propongono soluzioni di completamento volumetrico e continuità di materiale con l’intento da un lato di preservare la fabbrica dell’edificio come evidenza fisica della storia, e dall’altro lato di esaltarla nella reinterpretazione in cui le due parti (complementari) servano ad un completamento reciproco (per somiglianza ed analogia) e ad una lettura (indipendente) non soggetta all’altrui dominio in un equilibrio di affinità.
“La Mostra David Chipperfield Architects, Thinking Past: due progetti affini offre l’opportunità di cogliere ed approfondire la visione del restauro da parte di uno dei più prestigiosi ed importanti studi di architettura del mondo. Il rispetto nei confronti del patrimonio storico architettonico è un valore che sosteniamo e difendiamo insieme al rispetto per l’ambiente e il territorio” conclude Graziano Verdi, Presidente e Amministratore Delegato di Iris Ceramica.
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