Fabio Weik. Balla!
Dal 16 Ottobre 2020 al 16 Ottobre 2020
Milano
Luogo: Ride Milano
Indirizzo: via Valenza 2
Orari: GIOVEDI - SABATO 18:00-24:00, DOMENICA 12:00-24:00
Curatori: Valentina Bizzotto
Telefono per informazioni: +39 02 3659 5541
E-Mail info: ERMENEUTICA2019@GMAIL.COM
L’artista milanese Fabio Weik continua il percorso iniziato con ERMENEUTICA chapter I presentando il 16 Ottobre 2020 un’installazione site-specific creata per gli spazi di Ride Milano, il cui direttore artistico della zona espositiva è Giuseppe Iavicoli, con la collaborazione del musicista Boss Doms, il fotoreporter Francesco Brembati e la curatrice Valentina Bizzotto.
Un’installazione immersiva che stimola il visitatore a livello multisensoriale coinvolgendolo visivamente, sonoramente ed emotivamente nella storia di Balla Coulibaly, un giovane profugo della Repubblica del Mali, ispirazione e soggetto dell’opera.
Il titolo gioca con il nome del protagonista: lo spettatore viene volutamente confuso riguardo la vera tematica dell’installazione e quello che sembra un superficiale invito a ballare sulle note della musica techno in contrasto con le restrizioni sociali dettate dal Covid19, cela invece tematiche di attualità, focus di tutta la produzione artistica di Weik.
Visivamente l’installazione si presenta come un accumulo di coperte isotermiche sospese, un serpente dorato che si snoda per la lunghezza dello spazio espositivo sino alla sua origine: una videoproiezione di pochi secondi del volto di Balla. Un sovrapporsi di sensazioni che in pochi istanti suscita l’empatia dello spettatore nei confronti del ragazzo.
L’immersione sensoriale è enfatizzata dalla traccia di sound design creata appositamente da Boss Doms su richiesta di Weik. Le sonorità abilmente composte dal musicista, grazie all’utilizzo di suoni naturali come il rumore delle onde sintetizzate con il rumore dei motoscafi che navigano nel buio con centinaia di vite umane a bordo, estraniano lo spettatore dalla realtà proiettandolo attraverso un viaggio sonoro in un altro viaggio, quello drammatico che i profughi affrontano per raggiungere il nostro paese.
Un altro elemento chiave dell’installazione è la video intervista a Balla Coulibaly; in maniera volutamente confusionaria e provocatoria informazioni d’attualità vengono accostate alla sua storia ed alle sue opinioni. Tutti i video e le fotografie parte dell’installazione sono frutto di un lavoro simbiotico con il fotoreporter Francesco Brembati, il quale grazie alla sua esperienza internazionale in ambito umanitario e sociale, soprattutto su tematiche relative ai profughi, ha saputo riassumere con un linguaggio artistico contemporaneo i momenti chiave della storia drammatica del giovane rifugiato.
Il video, visibile ad una persona per volta al fine di instaurare un rapporto più intimo con lo spettatore, ha l’intenzione di spiazzare utilizzando informazioni vere e drammatiche della storia personale di Balla, sovrapponendole a punti di vista superficiali e popolari su notizie d’attualità.
Quest’opera di Fabio Weik nasce dall’interazione con lo spazio e con le persone; l’intera installazione ha infatti l’intento di giocare con il pubblico, che si ritrova in un ambiente surreale e metafisico immerso tra sonorità techno che richiamano lo scenario di un party underground, quasi un rave. Il gioco di parole creato dal titolo, sviluppa una riflessione sulla tematica sempre attuale dei profughi toccando, con un’ironia amara, diversi aspetti sociali vissuti da un rifugiato che lentamente si sta integrando nella realtà Milanese ai tempi del Covid.
Il vernissage di “-BALLA!-” si terrà il 16 ottobre alle ore 19.30 alla presenza dell’artista e della curatrice
Fabio Weik (1984, Milano - Italia)
Graffiti Writer dal 1997, e artista contemporaneo. Esponente attivo della TDK crew, storica graffiti crew nazionale e dell’ Interplay crew di cui è il fondatore, ha partecipato ad importanti interventi urbani, sia in Italia che all’estero, collaborando attivamente con amministrazioni comunali e fondazioni internazionali a progetti di Urban Art e riqualificazione urbana. La sua identità underground rimane viva in strada e nel suo studio delle lettere, ma la sua voglia di comunicare non solo ad un pubblico underground come quello dei graffiti, lo spingono ad avvicinarsi all’ambiente più istituzionale sperimentando con i mezzi contemporanei dell’arte visiva. Il lavoro di Fabio Weik rispecchia il contesto storico attuale e la società contemporanea dominata dai media e dalla televisione. Utilizzando simboli ed icone popolari, un linguaggio artistico basato sulla rapidità di fruizione del messaggio e sulla conflittualità dei soggetti rappresentati, i dipinti, i video e le installazioni site specific, sono a tratti introspettivi ma sempre con riferimenti sociali. Le tecniche sperimentali e l’uso di materiali non convenzionali come acidi, vetro, polvere, gesso e oggetti comuni contribuiscono a spiazzare lo spettatore innescando un processo di identificazione e riflessione sulle tematiche dell’opera. Le sue prime opere su coperte isotermiche sono state presentate nel dicembre 2018 durante la mostra “Basquiat, la Street Italiana e le Visioni metropolitane” a Piacenza e, a settembre 2019 nella sua personale ERMENEUTICA chapter I a Milano. La sua produzione spazia dalle superfici metropolitane agli spazi pubblici e privati, alle tele, fino ad arrivare ai capi d’alta moda. Nel 2009, infatti, disegna ed interviene sui capi della collezione A/I MISSONI uomo instaurando così un’originale collaborazione con Angela Missoni e i suoi stilisti trasformatasi in un rapporto d’amicizia. Tuttora collabora con famosi stilisti e ricamatori come Graziano Giordani in una continua ricerca e sperimentazione della produzione su materiali innovativi. Nel 2010 con la personale Sinergie in Fabbrica Borroni impone la sua visione artistica, presentando installazioni e dipinti controversi, attirando l’attenzione dei media per le tematiche affrontate. Grazie alla collaborazione con la galleria Teseo di Milano, espone in diverse fiere d’arte (Affordable Art Fair, MIART), alla Triennale di Milano ed al Museo del Design. Nel 2013 inizia la collaborazione con Cold Krash, galleria Australiana, e le conseguenti esposizioni in eventi privati organizzati da collezionisti a Sydney. Nel 2014 si trasferisce a Dubai dove partecipa ad ART DUBAI ed eventi di graffiti internazionali come la STREET ART NIGHT. La sua personale “HORSES HEART” attira l’attenzione della famiglia reale Al Maktoum che acquisisce alcune opere per la propria collezione privata. Inizia quindi a collaborare con gallerie e musei degli UAE. N e l 2015 viene contattato per creare un’installazione per il padiglione Cina ad ACQUE 2015, evento ospitato dalla Biennale di Venezia in associazione con EXPO2015. Attualmente vive tra Milano e Dubai dove lavora anche come direttore artistico di eventi culturali. Collabora ed è rappresentato da gallerie di Milano, Dubai, Pechino, Marrakech, Stoccolma, New York, Parigi, Spagna ed Australia.
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