Francesco Maria Bandini. Forever spring
Dal 30 Maggio 2023 al 30 Giugno 2023
Milano
Luogo: Atelier Balderi Archivio Iginio Balderi
Indirizzo: Via Ausonio 20
Orari: dal giovedì al sabato 15.30-19.30
E-Mail info: archivio@iginiobalderi.org
Dettagli di fotografie rielaborate, sovrapposte e manipolate fino a diventare disegni astratti non sono altro che un modo di descrivere l'animo umano nel tentativo di superare le barriere della vita. È questo il filo conduttore della mostra dal titolo “Forever spring” di Francesco Maria Bandini che sarà ospitata dal 30 maggio – opening ore 18 – fino al 30 giugno nei locali dell’Atelier Balderi Archivio Iginio Balderi a Milano.
Bandini, designer, creativo e architetto nato a Roma ma che vive e lavora a Milano da oltre 25 anni, in questa mostra si confronta per la prima volta con il linguaggio artistico e lo fa in un modo del tutto personale usando la macchina fotografica quasi fosse un utensile come pennello o un tubetto di vernice. Le opere in parte sono frutto di un solo scatto, altre volte il linguaggio si ampia con ritagli di immagini di oggetti naturali come le piante, oppure elementi realizzati dall'uomo che segnano una divisione, che vengono sovrapposte, fotografate, manipolate più volte fino a raggiungere un contenuto diverso all'origine per essere lette da diversi punti di vista.
Le fotografie esposte sono in totale 22 e si va da opere di grandi dimensioni fino a 140 cm per 195, o 160 per 213 ad altre più contenute, alcune sono più pittoriche altre concettuali ma con lo stesso messaggio: dietro ogni barriera c'è un cambiamento, un nuovo stato emotivo, una stagione dove tutto rinasce come la primavera, da qui il titolo dell'esposizione. “Questa mostra è il risultato di un percorso molto lungo sulla conflittualità – spiega l'artista -, l'idea di fotografare quello che l'uomo costruisce per dividere è anche un modo per indicare una strada per superare queste barriere. Da qui ha origine il mio progetto. Iniziando a cercare una lettura più critica di questi elementi divisivi – aggiunge Bandini - dandogli una rilevanza diversa; alla ricerca di una crepa, una fessura, un punto debole che ci consente di traguardarli, consapevoli della loro fragilità per poter essere affrontati e con la volontà per farlo. Qui ritroviamo noi stessi e le coordinate geografiche della nostra presenza nel pieno contesto dell’esistenza”.
“Le opere fotografiche di Francesco Maria Bandini – commenta il critico d'arte Alessandro Romanini -, sono in realtà dei veri e propri dispositivi, nell’accezione di Focault, che “costringono” l’osservatore a una fruizione partecipativa, e attiva. Quello che l'artista realizza non è quindi la strutturazione di un processo estetico in tutte le sue componenti, bensì un’operazione molto più complessa ed articolata. Il suo è un processo metalinguistico, che mira a riflettere, mettere in discussione e far evolvere rispettivamente, un metodo, le finalità e soprattutto i riflessi che le evoluzioni hanno sull’artista stesso come uomo e creativo. Un modo di indagare il suo ruolo in questo contesto storico e la sua capacità di impattare sulla realtà”.
Francesco Maria Bandini (1965), designer, architetto, creativo inizia la sua attività professionale a Roma durante gli studi di architettura, come stilista presso l’atelier di alta moda di sua madre Alba Armillei, esperienza che gli vale l’acquisizione di alcune sue opere sartoriali presso le collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art di New York e del Gemeente Museum de L’Aia. Nel 1996 si trasferisce a Milano, fondando il “B3 Designstudio”, successivamente denominato “Francesco Maria Bandini Emotional Design”. In più di venti anni di intensa attività collabora con numerose aziende nazionali e internazionali in diversi ambiti di progetto (product e brand design, retail, art direction, stile), ottenendo importanti riconoscimenti: - Selezione Compasso d’Oro ADI - pubblicazione sull’ ADI Design Index - 2006 - Tre volte vincitore, in differenti categorie, del P.O.P. Award (Punti vendita e servizi) - 2006/2007 - Vincitore Italian Advertising Award - 2005/2006 - Vincitore Young & Design Award Fiera Milano - 2001 Parallelamente all’attività di progettazione e consulenza, Francesco ha sempre attinto dalla libertà espressiva dell’arte anche per la realizzazione di opere installative il cui obiettivo costante è stata la condivisione emotiva del progetto, del luogo, del prodotto. Sue installazioni sono state esposte presso il Museo della Triennale di Milano nel corso della Milano Design Week 2011e 2012. Negli ultimi anni Francesco si è dedicato ad una ricerca assidua intorno a concetti riguardanti la “Persona” cui egli attribuisce forte rilevanza comunicativa: l’io, l’inconscio, il sociale.
Bandini, designer, creativo e architetto nato a Roma ma che vive e lavora a Milano da oltre 25 anni, in questa mostra si confronta per la prima volta con il linguaggio artistico e lo fa in un modo del tutto personale usando la macchina fotografica quasi fosse un utensile come pennello o un tubetto di vernice. Le opere in parte sono frutto di un solo scatto, altre volte il linguaggio si ampia con ritagli di immagini di oggetti naturali come le piante, oppure elementi realizzati dall'uomo che segnano una divisione, che vengono sovrapposte, fotografate, manipolate più volte fino a raggiungere un contenuto diverso all'origine per essere lette da diversi punti di vista.
Le fotografie esposte sono in totale 22 e si va da opere di grandi dimensioni fino a 140 cm per 195, o 160 per 213 ad altre più contenute, alcune sono più pittoriche altre concettuali ma con lo stesso messaggio: dietro ogni barriera c'è un cambiamento, un nuovo stato emotivo, una stagione dove tutto rinasce come la primavera, da qui il titolo dell'esposizione. “Questa mostra è il risultato di un percorso molto lungo sulla conflittualità – spiega l'artista -, l'idea di fotografare quello che l'uomo costruisce per dividere è anche un modo per indicare una strada per superare queste barriere. Da qui ha origine il mio progetto. Iniziando a cercare una lettura più critica di questi elementi divisivi – aggiunge Bandini - dandogli una rilevanza diversa; alla ricerca di una crepa, una fessura, un punto debole che ci consente di traguardarli, consapevoli della loro fragilità per poter essere affrontati e con la volontà per farlo. Qui ritroviamo noi stessi e le coordinate geografiche della nostra presenza nel pieno contesto dell’esistenza”.
“Le opere fotografiche di Francesco Maria Bandini – commenta il critico d'arte Alessandro Romanini -, sono in realtà dei veri e propri dispositivi, nell’accezione di Focault, che “costringono” l’osservatore a una fruizione partecipativa, e attiva. Quello che l'artista realizza non è quindi la strutturazione di un processo estetico in tutte le sue componenti, bensì un’operazione molto più complessa ed articolata. Il suo è un processo metalinguistico, che mira a riflettere, mettere in discussione e far evolvere rispettivamente, un metodo, le finalità e soprattutto i riflessi che le evoluzioni hanno sull’artista stesso come uomo e creativo. Un modo di indagare il suo ruolo in questo contesto storico e la sua capacità di impattare sulla realtà”.
Francesco Maria Bandini (1965), designer, architetto, creativo inizia la sua attività professionale a Roma durante gli studi di architettura, come stilista presso l’atelier di alta moda di sua madre Alba Armillei, esperienza che gli vale l’acquisizione di alcune sue opere sartoriali presso le collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art di New York e del Gemeente Museum de L’Aia. Nel 1996 si trasferisce a Milano, fondando il “B3 Designstudio”, successivamente denominato “Francesco Maria Bandini Emotional Design”. In più di venti anni di intensa attività collabora con numerose aziende nazionali e internazionali in diversi ambiti di progetto (product e brand design, retail, art direction, stile), ottenendo importanti riconoscimenti: - Selezione Compasso d’Oro ADI - pubblicazione sull’ ADI Design Index - 2006 - Tre volte vincitore, in differenti categorie, del P.O.P. Award (Punti vendita e servizi) - 2006/2007 - Vincitore Italian Advertising Award - 2005/2006 - Vincitore Young & Design Award Fiera Milano - 2001 Parallelamente all’attività di progettazione e consulenza, Francesco ha sempre attinto dalla libertà espressiva dell’arte anche per la realizzazione di opere installative il cui obiettivo costante è stata la condivisione emotiva del progetto, del luogo, del prodotto. Sue installazioni sono state esposte presso il Museo della Triennale di Milano nel corso della Milano Design Week 2011e 2012. Negli ultimi anni Francesco si è dedicato ad una ricerca assidua intorno a concetti riguardanti la “Persona” cui egli attribuisce forte rilevanza comunicativa: l’io, l’inconscio, il sociale.
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