Gigi Gatti. Nulla a perdere
Dal 16 Ottobre 2012 al 18 Novembre 2012
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Paolo Biscottini
Costo del biglietto: intero euro 8, ridotto euro 5
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it/
Dal 16 ottobre al 18 novembre 2012, al Museo Diocesano di Milano si terrà il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, con la personale di Gigi Gatti, dal titolo Nulla a perdere.
L’esposizione, curata da Paolo Biscottini, presenta 40 fotografie dell’artista lodigiano, realizzate tra il 2006 e il 2009. Il paesaggio è il soggetto che caratterizza questa serie di scatti; un paesaggio dove tutto è avvolto dalla nebbia, dalla neve e dal silenzio. Uno scenario libero da figure umane ma la cui presenza è comunque sentita in maniera intensa, attraverso singoli elementi che ne testimoniano il passaggio, come le reti di un campo di calcio, le orme delle scarpe impresse sulla neve, l’altalena che sembra ancora dondolare.
Le immagini che Gatti coglie col suo obiettivo sono il frutto di una lunga ricerca, “l’esito di un pensiero - come scrive Roberto Mutti nel saggio in catalogo - di un’idea, di un rapporto che si stabilisce in modo personale e profondo con la realtà”.
Dal punto di vista tecnico, Gigi Gatti sperimenta nuove soluzioni. Dapprima realizza delle diapositive che, proiettate su uno schermo, vengono successivamente fotografate con una piccola macchina digitale, generando così una serie di rimandi che fanno emergere un paesaggio altro.
Accompagna la mostra un catalogo (ediz. Museo Diocesano) con testo di Roberto Mutti.
Gigi Gatti è nato nel 1950 a Lodi dove, nel 1994, ha allestito la sua prima personale fotografica.
Ha successivamente esposto nel 1996 alla Galleria San Fedele di Milano nella collettiva Incidentia oppositorum o della reciproca influenza del corpo e dello spirito nella fotografia contemporanea e allo spazio L’altra Fotografia di Cremona. Nel2006 ha presentato alla Galleria d’arte contemporanea – Cascina Roma di San Donato Milanese La città sotterranea, a cura di Roberto Mutti. Particolarmente interessato al tema del paesaggio, nel suo percorso espressivo ha analizzato con la stessa intensità e l’identico acume sia quello naturale che quello urbano considerandoli, in ultima analisi, variabili della stessa realtà. Anche se il suo è soprattutto un paesaggio interiore.
L’esposizione, curata da Paolo Biscottini, presenta 40 fotografie dell’artista lodigiano, realizzate tra il 2006 e il 2009. Il paesaggio è il soggetto che caratterizza questa serie di scatti; un paesaggio dove tutto è avvolto dalla nebbia, dalla neve e dal silenzio. Uno scenario libero da figure umane ma la cui presenza è comunque sentita in maniera intensa, attraverso singoli elementi che ne testimoniano il passaggio, come le reti di un campo di calcio, le orme delle scarpe impresse sulla neve, l’altalena che sembra ancora dondolare.
Le immagini che Gatti coglie col suo obiettivo sono il frutto di una lunga ricerca, “l’esito di un pensiero - come scrive Roberto Mutti nel saggio in catalogo - di un’idea, di un rapporto che si stabilisce in modo personale e profondo con la realtà”.
Dal punto di vista tecnico, Gigi Gatti sperimenta nuove soluzioni. Dapprima realizza delle diapositive che, proiettate su uno schermo, vengono successivamente fotografate con una piccola macchina digitale, generando così una serie di rimandi che fanno emergere un paesaggio altro.
Accompagna la mostra un catalogo (ediz. Museo Diocesano) con testo di Roberto Mutti.
Gigi Gatti è nato nel 1950 a Lodi dove, nel 1994, ha allestito la sua prima personale fotografica.
Ha successivamente esposto nel 1996 alla Galleria San Fedele di Milano nella collettiva Incidentia oppositorum o della reciproca influenza del corpo e dello spirito nella fotografia contemporanea e allo spazio L’altra Fotografia di Cremona. Nel2006 ha presentato alla Galleria d’arte contemporanea – Cascina Roma di San Donato Milanese La città sotterranea, a cura di Roberto Mutti. Particolarmente interessato al tema del paesaggio, nel suo percorso espressivo ha analizzato con la stessa intensità e l’identico acume sia quello naturale che quello urbano considerandoli, in ultima analisi, variabili della stessa realtà. Anche se il suo è soprattutto un paesaggio interiore.
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