Le cattedrali dell’energia. Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aem
Dal 20 Ottobre 2016 al 27 Gennaio 2017
Milano
Luogo: Casa dell’Energia e dell’Ambiente
Indirizzo: piazza Po 3
Orari: da lunedì a venerdì 9 - 17.30; chiuso dal 23 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017
Curatori: Francesco Radino, Fabrizio Trisoglio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 7720 3935
E-Mail info: fondazioneaem@a2a.eu
Sito ufficiale: http://www.fondazioneaem.it
La grande mostra fotografica “Le cattedrali dell’energia. Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aem”, esposta dal 21 ottobre al 27 gennaio presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano, ideata e promossa dalla Fondazione Aem - Gruppo A2A, offre al pubblico un’ampia panoramica sui luoghi e sulle architetture che - tra passato e presente, da nord a sud Italia - rappresentano le strutture dell’impresa legate all’energia dal 1910 ad oggi.
L’esposizione, curata da Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio, si articola in due sezioni che creano uno stretto dialogo fra loro. La prima, un’inedita campagna fotografica a colori, realizzata da Francesco Radino nel 2016, ripercorre gli edifici simbolo dell’impresa, le nuove architetture del Gruppo A2A e i suoi territori, dalle centrali valtellinesi al Friuli, dai termovalorizzatori lombardi agli splendidi invasi della Calabria. La seconda, dal taglio storico, propone un’accurata selezione di scatti fotografici in bianco e nero, appartenenti al prestigioso patrimonio fotografico conservato negli Archivi Storici Aem. Le immagini della prima metà del Novecento ritraggono i luoghi storici di Aem: imponenti centrali, officine, ricevitrici e monumenti elettrici dislocati nella città di Milano, a Cassano d’Adda e in Valtellina, realizzate da Vincenzo Aragozzini, Guglielmo Chiolini, Antonio Paoletti, Gianni Moreschi e altri.
Il corpus di immagini mette in evidenza due sguardi, due epoche, due diverse narrazioni che intrecciano trasversalmente paesaggio, architettura ed estetica attraverso i quattro principali elementi: acqua, terra, aria e fuoco, fondamentali anche per la produzione di energia.
La mostra è corredata da un prezioso volume di oltre 150 immagini di grande valore storico e artistico che approfondiscono significativamente il tema. Nel libro, a cura di Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio, sono presenti le introduzioni istituzionali di Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem - Gruppo A2A e di Giovanni Valotti, presidente A2A e importanti contributi critici di: Roberto Mutti, Francesco Radino, Ornella Selvafolta e Fabrizio Trisoglio. Il coordinamento generale è di Luisa Toeschi, consigliere di amministrazione di Fondazione Aem.
Francesco Radino nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) nel 1947. Dopo studi di Sociologia, negli anni Settanta si dedica completamente alla fotografia in vari ambiti da quello industriale al design, dall’architettura al paesaggio.
Da sempre intreccia lavoro professionale e ricerca artistica ed è oggi considerato uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia.
A partire dagli anni Ottanta partecipa a numerosi progetti di carattere pubblico di ricerca sul territorio, fra i quali le campagne fotografiche Archivio dello Spazio all’interno del Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, il progetto Osserva.Te.R promosso dalla Regione Lombardia, il progetto European Eyes on Japan, Atlante italiano 2003 per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Tramsformazione per il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (Milano).
Stimato in Italia e all’estero, Radino dal 1984 ha collaborato con l’Aem a numerose campagne fotografiche, che hanno costituito uno dei fondi più ricchi e pregiati dell’Archivio fotografico contemporaneo di Fondazione Aem. Ha pubblicato inoltre numerosi libri e realizzato diverse opere audiovisive.
Ha esposto in gallerie e musei italiani, europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali.
Archivio storico fotografico Aem
Dichiarata di interesse storico-culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, la raccolta Aem, che consta di oltre 180.000 documenti fotografici, illustra dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri non solo la storia e lo sviluppo di una azienda elettrica municipalizzata, divenuta oggi una grande impresa multiservizi, ma anche i cambiamenti storico-economici e politici della nostra città, le trasformazioni sociali di una comunità e le evoluzioni del territorio lombardo, a partire da quello montano valtellinese. Suddiviso in vari fondi, l’archivio si è progressivamente composto per addizioni grazie all’opera dei tanti fotografi che hanno collaborato con l’Azienda Elettrica Municipale. In particolare, dal fascismo ai primi anni Cinquanta, autori del calibro di Antonio Paoletti, Vincenzo Aragozzini e Guglielmo Chiolini hanno costituito con i loro servizi fotografici un diario serrato di immagini che racconta la progressiva modernizzazione elettrica di Milano e la costruzione dei grandi impianti in Valtellina.
Fondazione Aem – Gruppo A2A
Costituita il 27 giugno 2007, la Fondazione Aem ha finalità di pubblica utilità e solidarietà sociale e si propone di perseguire, nell’ambito territoriale della Regione Lombardia, la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di Aem, storica società energetica del Comune di Milano. Tra i numerosi scopi, il sostegno alla ricerca scientifica e l’implementazione di tecnologie innovative nel campo dell’energia e dei servizi a rete che sono stati il tratto caratteristico di Aem. Altra importante attività della Fondazione è quella rivolta alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni storici, architettonici e culturali di Aem, come ad esempio il suo archivio storico, l’archivio fotografico, la collezione di oggetti d’arte, promuovendone e diffondendone la loro conoscenza.
Inaugurazione giovedì 20 ottobre 2016, ore 18.30
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