Lectio Magistralis - Marina Ballo Charmet, Paola Di Bello, Paola Mattioli

La Triennale di Milano

 

Dal 24 Novembre 2016 al 24 Novembre 2016

Milano

Luogo: Triennale di Milano

Indirizzo: viale Alemagna 6

Orari: h 19

Enti promotori:

  • AFIP International - Associazione Fotografi Italiani Professionisti

Costo del biglietto: ingresso gratuito fino a esaurimento posti

E-Mail info: info@afipinternational.com

Sito ufficiale: http://www.afipinternational.com/



Nuovo appuntamento alla Triennale di Milano con le Lectio Magistralis realizzate da AFIP International, Associazione Fotografi Italiani Professionisti. Il secondo incontro, in programma giovedì 24 novembre alle ore 19, propone uno sguardo tutto al femminile durante il quale Marina Ballo CharmetPaola Di Bello e Paola Mattioli, insieme alla moderatrice Francesca Pasini, rifletteranno sulla fotografia, tra esperienza quotidiana, problematiche socio-politiche e interrogazioni sul tema del vedere.
Le tre artiste sono tra le protagoniste della mostra “L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015”, alla Triennale fino al 7 gennaio 2017.
 
La ricerca di Marina Ballo Charmet si focalizza intorno al quotidiano, all’ordinario, sia che appartenga alla città, sia alla sfera privata, esplicitando visivamente il laterale, il “sempre-visto” e adottando uno sguardo caratterizzato da mobilità percettiva e dal fuori fuoco, laterale o dal basso – tipico della condizione infantile – che restituisce una visione fluttuante, una “percezione periferica” legata al nostro preconscio; quella di Paola Di Bello indaga alcune delle problematiche sociopolitiche che delineano la città contemporanea, entrando in situazioni di vita quotidiana, spesso caratterizzate da un profondo disagio umano, e determinando uno spostamento del punto di vista; Paola Mattioli ha affrontato temi teorici come l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza femminile, oltre che raccontare con sguardo speculativo, lontano dal classico reportage, grandi e piccole storie, dall’Africa alle fabbriche, dal carcere all’eclissi.
 
L’iniziativa Lectio magistralis di fotografia e dintorni è promossa da AFIP International e CNA Professioni, realizzata in collaborazione con La Triennale di Milano, il Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XII secolo di Roma, Rete Fotografia e con il contributo di Asphot, Canon, Epson.
 
Oltre a ciò, l’attività dell’AFIP International si concretizza in una serie di eventi quali conferenze, mostre e attraverso la pubblicazione di un blog dove vengono segnalati gli eventi più interessanti e sono discussi i temi e gli argomenti legati alla professione della fotografia.
L’AFIP nasce nel 1960 da un gruppo di fotografi e vede tra i primi associati Aldo Ballo, Davide Clari, Giancolombo, Mario Dainesi, Gianni Della Valle, Luciano Ferri, Gian Greguoli, Edoardo Mari, Paolo Monti, Alfredo Pratelli, Italo Pozzi, Gian Sinigaglia, Fedele Toscani e Roberto Zabban, con il proposito di rinnovare tecnicamente e culturalmente il mestiere della fotografia, difendendo la libera professione, rivolgendosi soprattutto alla produzione industriale e pubblicitaria, alla moda, all’editoria.
Il direttivo dell’AFIP International è oggi composto da Giovanni Gastel (presidente), Alfredo Pratelli (presidente onorario), Giuseppe Biancofiore (vicepresidente), Andreas Ikonomu (segretario), Sauro Sorana (tesoriere), Antonio Mecca (portavoce), Debora Barnaba, Silvia Bottino, Gianluca Cisternino, Roberto Ghislandi, Annalisa Mazzoli, Marirosa Toscani Ballo.

Marina Ballo Charmet (Milano, 1952), da metà anni ottanta si dedica alla fotografia e al video esplicitando visivamente il non-visto della nostra esperienza quotidiana; parallelamente lavora come psicoterapeuta nei servizi territoriali pubblici di Milano. Ha esposto in importanti istituzioni tra cui Museo del Novecento (Milano 2015), MACRO (Roma, 2013), Gallerie d’Italia (Milano, 2012), Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma, 2010), Storefront for Art and Architecture (New York, 2009), Triennale (Milano, 2008 e 2016); Centre National de la Photographie (Parigi, 1999). Ha partecipato alla XLVII Biennale d’Arte di Venezia (1997) e alla 12ma Mostra Internazionale di Architettura, Venezia (2010).
ùPaola Di Bello (Napoli, 1961), milanese di adozione, si forma nello studio del padre Bruno, uno degli artisti italiani che negli anni Settanta scelgono lo strumento fotografico in modo più radicale. Dal 2006 è titolare della cattedra di Fotografia dell’Accademia di Brera, dove attualmente coordina il Biennio specialistico di Fotografia. Ha ideato campagne fotografiche sul tema delle periferie urbane, delle favelas sudamericane, degli homeless e delle comunità Rom, viaggiando tra New York e Baghdad, Tokyo e Napoli, la Romania e Mirafiori. Dal 1990 espone in numerose mostre collettive e personali tra cui ricordiamo la Biennale di Venezia nel 2003. Nel 2016 è uscita per Danilo Montanari Editore la sua prima monografia dal titolo "Works 84-16".

Paola Mattioli
 (Milano, 1948) ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. Il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza femminile, le grandi e le piccole storie (dall’Africa alla fonderia) sono i temi che affronta con uno sguardo lontano dal classico reportage, con “una sottile distanza” che mette in gioco con leggerezza e rigore. In ogni sua ricerca emerge la costante riflessione intorno al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione, la domanda sul senso del vedere e del fotografare: un tenace filo rosso che lega gli uni agli altri tutti i suoi lavori. Tra le mostre principali: Immagini del no (1974); Cellophane (1979); Statuine (1987); Regine d’Africa (2004); Consiglio di Amministrazione (2006); Alfabeti (2007).Tra le sue pubblicazioni: Ungaretti (1972); Ci vediamo mercoledì (1978); Donne irritanti (1995); Tre storie (2003); Fabbrico (2006); Dalmine (2008); Una sottile distanza (2008); Mémoires d’Afrique (2013).

Francesca Pasini
 è nata a Venezia. Ha curato diverse mostre tra cui Soggetto / Soggetto –Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell’arte contemporanea italiana, MAMbo, Bologna, 2013; William Kentridge & Milano, Palazzo Reale Milano, 2011; Cosa fa la mia anima mentre sto lavorando – Opere dalla collezione Consolandi, Maga, Gallarate 2010; Il racconto del filo, Mart, Rovereto,  2003. Dal 2006 è direttrice artistica della Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti (Camogli, Genova). Dal 2004 al 2012 ha curato il progetto Arte Contemporanea a Teatro, promosso da Fondazione Bevilacqua La Masa-Venezia / Teatro La Fenice di Venezia.
 
Giovedì 24 novembre 2016 ore 19

 

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