Marie Hugo. Contorni per l’Eternità / Contours for Eternity
Dal 09 Maggio 2018 al 30 Aprile 2018
Milano
Luogo: Galleria Francesco Zanuso
Indirizzo: corso di Porta Vigentina 26
Orari: da lunedì a giovedì ore 15-19; venerdì su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 335 637 9291
E-Mail info: francesco.zanuso@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriafrancescozanuso.com
“Inchiostro e acqua sono le mie parole, la mia lingua dell’anima. Con la fusione e l'incompatibilità di questi due liquidi – da tempo miei inseparabili complici – io gioco, sulla carta o sulla tela, e creo torrenti, tempeste, fiumi, laghi... continuamente affascinata dalla natura e dai suoi tormenti, cercando di lasciare una traccia umana, un segno dove i pieni sono lì per ricattare i vuoti.”
Così, con la stessa forza espressiva e poetica che guida le sue pennellate, Marie Hugo sintetizza la matrice del linguaggio artistico al quale è rimasta nel profondo sempre fedele, lasciando orgogliosamente intuire tra le righe quanto sia stato influente per lei il periodo della formazione giovanile all'Ecole des Beaux Arts di Montpellier, dove iniziò il percorso accademico, specializzandosi in Incisione e Litografia, e sviluppò quell’approccio sensibile e appassionato al mondo della carta e degli inchiostri che continua ancor oggi ad essere centrale nella sua carriera di pittrice. Victor Hugo scrisse: “l'inchiostro, quell'oscurità che genera la luce”.
Una visione geniale e potente, per certi versi filosofica, che Marie ha saputo ben cogliere dall’illustre trisnonno, sviluppando con grande maestria quell'occhio attento alla “forma come contro-forma” che la fa sentire vicina alla figura dell’incisore quando traccia i suoi segni e che ha favorito una naturale affinità gestuale con l’arte orientale più raffinata. Ed è proprio lì, nel gioco sapiente quanto imprevedibile con il rifiuto o la fusione dell'inchiostro in acqua – quasi fluttuando tra figurazione e astrazione, attraverso un sottile equilibrio di pieni e di vuoti, di luce e oscurità – che il lavoro più recente di Marie Hugo rappresenta la coerente evoluzione del suo istintivo interesse per le forme organiche, quali sublimi espressioni atemporali di una matrice divina che è l’essenza stessa di ogni cosa, come rivela magicamente questa breve citazione di Novalis: “Gli uomini percorrono sentieri diversi. Chi li segue e li confronta vedrà nascere meravigliose figure; figure che sembrano appartenere a quella grande scrittura cifrata che ritroviamo ovunque: sulle ali degli uccelli, nei gusci delle uova, nelle nuvole, nella neve, nei cristalli, nelle forme delle rocce, nelle acque ghiacciate, nelle piante, negli animali, negli uomini, nelle luci del cielo e nelle singolari congiunture del destino […]” [ Novalis, Les disciples à Saïs, 1798 ]
VIDEO INSTALLAZIONE
Film “Contours pour l’ Éternité ” Idea originale di Marie Hugo Scritto da Marie Hugo e François Manceaux Realizzazione François Manceaux Un giorno, nel suo studio, Marie Hugo ha modellato, piegato, legato una sottile rete di fili di metallo. Ecco come è nata “Medusa”. Questa nuova struttura sembrava catturare luce, vuoto, spazio, tempo… Poi, pensò di ideare un modello e di metterlo in scena nei luoghi in cui trae ispirazione. Con il regista François Manceaux, nel corso delle stagioni, hanno filmato Medusa in questi diversi luoghi: la casa della sua infanzia, il misterioso giardino che la circonda, il fiume Vidourle della regione, le spiagge della Camargue, i tori, il Mediterraneo. Nella ricerca artistica dei “Contorni dell'Eternità”, Medusa diviene il personaggio principale di un poema per immagini sullo scorrere del tempo, il ritmo delle onde, l’eternità della vita. Una video installazione che cattura e suggestiona l’osservatore, generando un’atmosfera onirica, sospesa nel tempo, che dona un incredibile valore simbolico all’intera mostra.
Marie Hugo proviene da una famosa famiglia francese di artisti e scrittori. Vive e lavora tra Londra Parigi e il Sud della Francia, dove è nata. All’età di sedici anni entra all’École nationale des Beax-Arts di Montpellier specializzandosi in incisione e litografia. Terminati gli studi accademici, si stabilisce ad Hong Kong dove si dedica alla pittura murale per le grandi committenze pubbliche. Il 1982 segna il suo ritorno in Europa e l’inizio di una nuova fase della propria vita artistica in cui, con l’utilizzo prevalente dell’inchiostro di China e pigmenti su carta o su tela, sviluppa uno stile estremamente originale, che esprime la sua profonda affinità con le forme tradizionali dell’arte cinese e rappresenta un sofisticato connubio di diverse forme estetiche. Alla fine degli anni ‘90 riprende a lavorare nello studio di suo padre, Jean Hugo. Lì, nella grande proprietà di famiglia, immersa nella natura selvaggia e rigogliosa del Sud della Francia, sperimenta nuove forme espressive in cui fiori, rami, bambù, insetti, uccelli, foglie di loto, pietre, acqua… diventano motivi importanti nel suo lavoro, portandola a numerose esposizioni in Francia e all’estero (in particolare New York, Londra, Tokyo). Nel 2007 realizza una monumentale installazione al Château de Haroué, a Nancy. Nel 2014 è stata invitata a partecipare al festival di arte contemporanea, Art in the Park, nei giardini botanici di Kuala Lumpur, creando una struttura di bambù che ospita la sua installazione “Pantun Forest”. Nel 2015 è stata incaricata di progettare un enorme opera effimera dipinta sul pavimento di sabbia della famosa Arena romana di Arles per la "Corrida Goyesque". Nel 2016 trascorre gran parte del suo tempo sull'isola di Guernsey, nella casa del suo più famoso antenato, Victor Hugo, ricercando il contributo del trisnonno alla decorazione della grande dimora, divenuta ormai un museo. Questa ricerca porta alla nascita del libro “Hauteville House: Victor Hugo décorateur”, pubblicato con le sue illustrazioni da Paris/Musée. Nel 2017 espone a Venezia, a Palazzo Polignac, in occasione della Biennale Internazionale d’Arte, con alcune opere che fanno parte del corpus presentato ora a Milano. Sue opere sono presenti in importanti collezioni private.
Vernissage: 9 maggio 2018 ore 18
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