Mario Schifano - Gianni Malabarba. Pittura e Poesia

© Studio fotografico Perotti | Mario Schifano, Senza titolo, 1973, smalto e pastello su tela emulsionata, perspex, cm. 50 x 75

 

Dal 27 Febbraio 2025 al 17 Aprile 2025

Milano

Luogo: BKV Fine Art

Indirizzo: Via Fontana 16

Orari: dal lunedì al venerdì 10.00 – 18.00. Sabato su appuntamento

Curatori: Marco Meneguzzo

Telefono per informazioni: +39 02 89691288

E-Mail info: info@bkvfineart.com

Sito ufficiale: http://www.bkvfineart.com


La galleria BKV Fine Art di Milano presenta la mostra Mario Schifano - Gianni Malabarba. Pittura e Poesia, curata da Marco Meneguzzo e realizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Schifano, con un progetto di allestimento di Andrea Isola, che attraverso 73 opere completamente inedite racconta l’amicizia, la collaborazione e il profondo rapporto che unì Mario Schifano al collezionista e poeta Gianni Malabarba, alla cui famiglia da sempre appartengono i lavori esposti.
 
Il rapporto tra i due, persone caratterialmente diversissime, ma per questo curiose l’una dell’altra, fu particolarmente intenso a cavallo del 1970, quando Malabarba acquistò alcune delle opere più significative dell’artista, tutte registrate nel fondamentale catalogo della mostra personale di Schifano alla Pilotta di Parma, nel 1974. Insieme a quelle opere che comprendevano alcuni “monocromi” importanti, un gruppo numericamente e qualitativamente notevole di disegni completava il nucleo dell’artista nella collezione Malabarba. Ma il legame non era semplicemente tra artista e collezionista, perché Malabarba era anche poeta, e nel rapporto con le arti visive cercava anche di mettere in atto quella “sintesi delle arti”, in questo caso estesa alla parola e alla poesia. Dai suoi componimenti, inviati a Schifano e di cui alcune espressamente dedicate, l’artista estrapolava composizioni sulla falsariga dei suoi “Paesaggi TV”, in un rapporto col poeta-mecenate molto personale, quasi intimo, e per questo poco conosciuto e raramente indagato.
 
“Questa mostra - afferma Marco Meneguzzo - e il saggio in catalogo cercano di ovviare a questa piccola dimenticanza nella storia del collezionismo italiano e della biografia di Schifano, portando alla luce l’importanza di Malabarba e la sua unicità nel “modo” – oltre che nell’importanza – di collezionare arte contemporanea”.
 
Le opere su carta sono uno degli aspetti meno indagati della produzione artistica di Schifano e gli oltre sessanta lavori dell’artista qui presentati per la prima volta costituiscono un’occasione unica per approfondire questo suo aspetto ancora poco conosciuto. Le carte, divise per nuclei tematici, come il Futurismo rivisitato e i Paesaggi, ripercorrono tutta la produzione artistica che Schifano sviluppava contemporaneamente con altri mezzi e supporti, costituendo un motivo che lo accompagnò per tutta la vita.
 
Sono presenti anche sei stampe fotografiche “autoritratti” del pittore che richiamano i grandi lavori rivolti alla figura umana e costituiscono una profonda riflessione di Schifano sull’immagine dell’artista e sulla sua condizione e ruolo, un binario parallelo al lavoro di Alighiero Boetti in quegli stessi anni.
 
Oltre al nucleo delle opere su carta, le tre tele emulsionate degli anni settanta ispirate alle poesie di Gianni Malabarba, anche queste inedite, sono particolarmente significative per evidenziare lo stretto rapporto intercorso tra questi due personaggi dell’ambiente colto della Milano del secondo dopoguerra in cui scultori, pittori, scrittori e poeti si confrontavano gli uni con gli altri in una contaminazione che vedeva tutte le “Arti” come parte di un unico processo intellettuale. Faranno parte dell’esposizione anche numerosi componimenti poetici, dattiloscritti originali, di Gianni Malabarba.
 
Gianni Malabarba (1921 – 1990), intellettuale e scrittore originario della Valsesia trasferito a Milano, iniziò fin da giovanissimo ad interessarsi molto di arte contemporanea vivendo l’esperienza di collezionista e di “compagno di viaggio” di diversi artisti che animavano l’ambiente culturale milanese degli anni ’50 e ’60 tra cui Piero Manzoni, Emilio Scanavino, Paolo Scheggi, Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Mario Ceroli e Mario Schifano stesso.
Negli anni ’70 insieme a Graziella Lonardi fondò a Roma l’associazione culturale “Incontri Internazionali d’Arte”, con lo scopo di promuovere ed incrementare la cultura contemporanea in tutte le sue forme, organizzando mostre e divenendo punto di incontro fondamentale per la comunità artistica dell’epoca.
I rapporti di amicizia intrattenuti con le grandi personalità artistiche che incontrava lo portarono spesso a delle collaborazioni che prevedevano uno stretto dialogo tra Pittura e Poesia e che diedero vita alla pubblicazione di sue raccolte poetiche corredate da litografie di artisti come Emilio Scanavino e Mario Schifano stesso, di cui alcune pubblicate dalla casa editrice del famoso editore milanese Vanni Scheiwiller.
 
Mario Schifano (1934 – 1998), maestro italiano del Novecento, artista eclettico ed “irregolare” fu uno dei massimi rappresentanti della nuova pittura italiana del secondo dopoguerra e uno dei capostipiti della Pop Art in Italia.
 
Catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo in edizione limitata e numerata, a cura di Marco Meneguzzo, critico d’arte, specialista di arte italiana dal dopoguerra ad oggi, curatore di cataloghi ragionati e di mostre internazionali di grandi artisti italiani come Marino Marini, Giò Pomodoro, Agostino Bonalumi, Gianni Colombo, Bruno Munari, Vincenzo Agnetti, nonché membro del comitato scientifico dell'Archivio Mario Schifano.
Nel 2025 è prevista la pubblicazione del Catalogo Ragionato dell’Opera Pittorica 1960 - 1969 dell’artista, monografia con testi critici di Marco Meneguzzo e Monica Schifano.

Inaugurazione 27 febbraio 2025, ore 18.30

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI