Omaggio ad Alexandr Sokurov

Alexandr Sokurov, Da "Francofonia"

 

Dal 19 Febbraio 2016 al 03 Marzo 2016

Milano

Luogo: Spazio Oberdan

Indirizzo: viale Vittorio Veneto 2

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto con Cinetessera € 5,50. Cinetessera annuale € 6, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano



Presso Spazio Oberdan Milano dal 19 febbraio al 3 marzo 2016, Fondazione Cineteca Italiana presenta una rassegna con le principali opere di un autentico maestro del cinema contemporaneo, il russo Alexandr Sokurov, autore del recente e bellissimo Francofonia.
Davanti alle immagini di Sokurov si ha l'impressione di assistere a qualcosa di grande, dai contorni indefiniti, avvolto nella nebbia.
Spesso è la vaghezza della storia e della memoria del Novecento, passato in rassegna col puntiglio dello studioso e la passione del poeta, altre volte gli accadimenti storici si intrecciano a vicende più private, ma sempre ciò che ne scaturisce è un geniale amalgama estetico in cui sembra di poter rintracciare, magari solo per improvvisi, rapidi bagliori, il senso nascosto, la verità più profonda di cose e persone. In una parola, della vita.

SCHEDE DEI FILM IN PROGRAMMA e CALENDARIO

Venerdì 19 febbraio h 21.15
Taurus-Il crepuscolo di Lenin
R.: A. Sokurov. Int.: Leonid Mozgovoj, Marija Kuznekova, Natalia Nikulenko, Sergej Ražuk. Russia, 2000, col., 94’, v.o. sott. it.
In Moloch, Adolf Hitler inneggiava alla morte per esorcizzarla, senza rendersi conto che il declino del nazismo era iniziato in maniera inesorabile. In Taurus vediamo Lenin nel rapido approssimarsi della propria morte. Un Lenin consumato dalla malattia nel fisico e nella mente, alla ricerca di una lucidità di pensiero ormai persa e isolato dallo stesso partito in una villa di campagna. Un Lenin ormai ridotto a vera icona, sopportato più che servito come quei vecchi petulanti ed infantili. Il Potere ormai è fuori dalla sua portata e lo stesso Stalin, più che una visita di cortesia verso colui che lo ha innalzato ai vertici del partito, sfrutta l'occasione per visitare la sua probabile futura residenza.

Sabato 20 febbraio h 17
Moloch
R.: A. Sokurov. Sc.: Yuri Arabov, Marina Koreneva. Int.: Elena Rufanova, Leonid Mozgovoj, Leonid Sokol, Elena Spiridonova. Russia/Ger./Fr., 1999, col. 102’.
1942. La vita quotidiana nella dimora alpina di Hitler in compagnia di Eva Braun e dei suoi più fedeli collaboratori. I discorsi vacui, lo spettro del cancro, una strana luce opaca e glauca, la qualità pittorica delle immagini, l'egoismo domestico del tiranno, danno un'idea inedita e insieme singolarmente familiare del mostro divinizzato avido di sacrifici umani. Prima parte della tetralogia dedicata al potere assoluto.

Sabato 20 febbraio h 21.15
Francofonia
R.: A. Sokurov. Sc.: Alexei Jankowski, A. Sokurov. Int.: Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Chelpanov, Jean-Claude Caer. Ger./Olanda/Francia, 2015, 87’.
Storia e finzione si intrecciano per interrogarsi sul valore dell'arte e sulla responsabilità di ciascuno nei confronti della sua sopravvivenza. Sokurov apre al pubblico le porte del Louvre, svelando il dietro le quinte di un incontro che si svolse nel 1943 durante il quale due uomini, il conte Franziskus Wolff-Metternich, capo dell'amministrazione nazista, e il direttore del museo Jacques Jaujard, decisero le sorti dell'arte. Mentre i due discutono del destino dei tesori del Louvre, nelle sale del Museo appaiono Marianne, simbolo della Francia e Napoleone che ammira perplesso le opere che lo celebrano.

Domenica 21 febbraio h 15
Alexandra
R. e sc.: A. Sokurov. Int.: Galina Vishnevskaya, Vasily Shetvtsov, Raisa Gichaeva. Francia/Russia, 2007, 92’, v.o. sott. it.
Un ufficiale russo di stanza in Cecenia riceve la visita della nonna Alexandra, dallo spirito libero e dalla franchezza sconvolgente. L'arrivo della donna porta scompiglio nel campo militare e quando si reca nel villaggio vicino per fare la spesa, il contatto con gli abitanti del luogo la rende consapevole del fatto che le differenze tra russi e ceceni non sono così evidenti da giustificare un conflitto.

Domenica 21 febbraio h 19
Il sole
R.: Alexandr Sokurov. Sc.: Yuri Arabov. Int.: Issei Ogata, Robert Dawson, Kaori Momoi, Shiro Sano. Fr./It./Russia/Sv., 2005, col., 107’.
Giappone, 1945. Mentre in tutta la nazione infuria il conflitto e l’esercito si immola nel nome del suo imperatore, il divino Hirohito, questi si diletta in studi di biologia marina e disserta su aurore boreali e poesia. Solo quando prenderà coscienza di ciò che sta accadendo fuori dalle protettive mura del suo bunker, deciderà di affrontare la situazione, arrendendosi al generale MacArthur, e rinunciando al proprio status divino per donare al proprio popolo e a se stesso un futuro pacifico e prospero.

Lunedì 22 febbraio h 17
Elegia della vita. Rostropovich, Vishnevskaya
R. e sc.: A. Sokurov. Documentario, Russia, 2006, col., 110’, v.o. sott. it.
Il documentario ripercorre la vita di Galina Vishnevskaya, una leggenda dell’opera a livello mondiale, e di suo marito Mstislav Rostropovich, grande musicista celebre anche per le sue battaglie in favore di un’arte senza frontiere e della libertà di espressione. Conversando con i due maestri, che rievocano i momenti migiori e peggiori della loro vita, Sokurov ne svela le sorprendenti personalità e rende omaggio all’arte lirica.

Lunedì 22 febbraio h 19.15
Padre e figlio
R.: A. Sokurov. Sc.: Sergei Potepalov. Int.: Andrej Sčetinin, Aleksej Nejmyšev, Aleksandr Razbaš, Marina Zasuchina. Russia-Germania-Italia-Olanda, 2003, col. 84’.
Seconda parte del trittico sui legami famigliari che verrà completato in futuro con Fratello e sorella. Il figlio segue le orme del padre frequentando l’Accademia militare: insieme dividono la vita di tutti i giorni e l’intensa relazione che li lega porta alla luce un passato doloroso e emozioni di forte intensità.

Martedì 23 febbraio h 16.30
I giorni dell‘eclisse
R.: A. Sokurov. Sc.: Boris Strugatzki, Arkadi Strugatzki, Yuri Arabov. Int.: Aleksej Ananišnov, Eskender Umarov, Irina Sokolova, Vladimir Zamanskij, Kirill Dudkin. Urss, 1988, col. 137’, v.o. sott. it.
Dal romanzo Un miliardo di anni prima della fine del mondo dei fratelli Strugackij, scrittori di fantascienza, autori di Stalker. L’azione del romanzo è spostata in una cittadina dell’Asia Centrale dove Maljanov, un giovane medico, si divide tra le cure dei bambini e la scrittura. La Pressione incombe maleficamente.

Mercoledì 24 febbraio h 17
Elegia del viaggio
R.: A. Sokurov. Francia-Russia-Olanda, 2001, col., 47’, v.o. sott. it.
Lungo tutto il viaggio in auto che dalla Russia ci conduce agli estremi confini dell’Europa occidentale, cerco negli occhi di coloro che incontro qualcosa che riveli gioia, felicità e consolazione. Ma in realtà trovo quel che sto cercando soltanto in due antichi dipinti…” (A. Sokurov). Una ronda notturna nelle stanze del museo Boijmans di Rotterdam.
Elegia
R.: A. Sokurov. Urss, 1986, 30’, v.o. sott. it..
Dopo anni di riflessioni e di avvicinamento alla figura del grande cantante Šaljapin (1873-1938), Sokurov compone la sua opera con materiali di repertorio e immagini girate in occasione del primo ritorno nella casa dell’infanzia delle tre anziane figlie giunte in Russia per il trasferimento della salma del cantante da Parigi a San Pietroburgo.

Giovedì 25 febbraio h 21.15
Francofonia Replica

Venerdì 26 febbraio h 17
Il sole Replica

Sabato 27 febbraio h 19.15
Taurus-Il crepuscolo di Lenin Replica

Lunedì 29 febbraio h 17
Francofonia Replica

Martedì 1 marzo h 19.15
Elegia del viaggio + Elegia Replica

Mercoledì 2 marzo h 21
Faust
R.: Aleksandr Sokurov. Sc.: A. Sokurov, Marina Koreneva, dalla tragedia omonima di Johann Wolfgang fon Goethe. Int.: Johannes Zeiler, Anton Adasinsky, Isolda Dychauk, Georg Friedrich, Hanna Schygulla. Russia, 2011, col., 134’.
Faust è un pensatore, un trasmettitore di parole, un cospiratore, un sognatore. Un uomo anonimo guidato da istinti semplici: fame, avidità, lussuria. Una creatura infelice e perseguitata che lancia una sfida al Faust di Goethe. Perché rimanere nel presente se si può andare oltre? Spingersi sempre più in là, senza notare che il tempo si è fermato.

Giovedì 3 marzo h 19
Arca russa
R.: A. Sokurov. Sc.: A. Sokurov, Anatoli Nikiforov. Int.: Sergej Dreiden, Marija Kuznekova, David Giorgobiani, Aleksandr Čaban, Leonid Mozgovoj. Russia/Ger., 2002, 99’.
Un museo (l’Ermitage) come un essere vivente, un’entità che respira. L’unico piano-sequenza di 97 minuti abolisce il montaggio e incontra, nelle 35 stanze attraversate, tre secoli di storia: da Pietro il Grande e Caterina II fino al grande ballo finale, metafora degli ultimi bagliori dell’impero russo.



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