Sardegna anni 70. Genti di Torpè e dintorni
Dal 28 Maggio 2014 al 20 Giugno 2014
Milano
Luogo: Spazio Raw
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 69
Orari: dal lunedì al venerdì 15-19; sabato su appuntamento
Curatori: Rossana Sgarbi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 49436719
E-Mail info: info@spazioraw.it
Sito ufficiale: http://www.spazioraw.it
Si inaugura mercoledì 28 Maggio 2014 alle ore 18.30 presso Spazio Raw la mostra Sardegna anni 70. Genti di Torpè e dintorni a cura di Rossana Sgarbi.
L'evento nasce dall’idea di raccontare il passato di Torpè una piccola cittadina ricca di cultura e tradizioni.
Le sue vicende sono legate ai suoi abitanti, alle feste di paese, al cibo tradizionale, ai balli e costumi tipici che ancora oggi non hanno perso il loro fascino.
Ferdinando Longhi ci descrive gioie e fatiche di donne e uomini impegnati in lavori duri e cattura nelle sue foto la quotidianità fatta di occupazioni che appartengono ad un’altra realtà, come ad esempio quella dei pescatori o degli artigiani, quella dei contadini e dei pastori.
La gente di questa cittadina nell’ entroterra del rio Posada in Sardegna a sud di Olbia custodisce gelosamente vecchi ricordi di bambini sorridenti, volti nascosti, sguardi sfuggenti di anziane signore e il ricordo di quel vasaio e della sua bottega.
L’ autore analizza e coglie le sfumature e l’atmosfera degli anni 70 o meglio dal 1969 al 1978, la sua sensibilità nello svelare i contenuti fanno di lui un fotografo appassionato e forse un po’ temerario.
Nasce a Milano il 13 Gennaio 1944.
Si appassiona di fotografia sin da ragazzo e terminati gli studi nel 1966 viene assunto in qualità di assistente presso lo studio fotografico interno di una delle maggiori agenzie di pubblicità dell’epoca , la Young & Rubicam Italia con sede in Milano.
Negli anni ’90 si affaccia alla sfida digitale affrontando con entusiasmo e professionalità le nuove esigenze del mercato.
Tuttora in attività , da qualche tempo si cimenta col mondo delle foto d’autore a cui dedica il progetto “ Sardegna anni 70 – Genti di Torpè e dintorni”.
Una mostra decisamente piacevole che offre spunti di riflessione attraverso considerazioni sulla tradizione e la cultura artigianale che oggi come ieri rappresenta il fulcro dell’attività economica del nostro paese.
Da guardare, ma soprattutto da osservare con un pizzico di “criticità intellettuale”. Mostra in calendario al Photofestival 2014 di Milano www.photofestival.it “Un’occasione unica per conoscere più da vicino la Sardegna, questa antica terra, nostalgica ed emozionante, forte e granitica. Parlare di Sardegna non è cosa semplice.
Perché la Sardegna non rappresenta solo l’aspro confine tra terra e mare, tra il qui e l’altrove.
Parlare di Sardegna significa viverla, immergersi, capirne usi e costumi.
Significa vento.
Il vento della Sardegna ha plasmato il cuore stesso di chi la vive, abituando il popolo a un continuo dolce arrivederci per lo straniero che viene da lontano.
Ferdinando Longhi è riuscito a tenere a bada il sudore e il carisma dei sardi, degli abitanti di Torpè.
Ha racchiuso dentro l’inquadratura della sua macchina fotografica, anni e anni di socialità, di risate, di cultura, di cucina, di lavoro, di arte.
Ha preso per le redini il carro, sterzando verso strade amiche e cordiali, ma allo stesso tempo toste e difficili da digerire.
Ferdinando Longhi ha tradotto con le immagini, quello che alcuni libri non riuscirebbero a raccontate: gli anni ‘70 di una Sardegna avvolta dal mistero, che timidamente si affacciava al turismo, al futuro, al caos.
Gli anni ‘70 in Sardegna si contrappongono agli anni ‘70 del resto d’Italia.
Sono altra cosa, altri mondi, altre storie.
Da vivere, con le immagini in bianco e nero di Ferdinando Longhi.”
L'evento nasce dall’idea di raccontare il passato di Torpè una piccola cittadina ricca di cultura e tradizioni.
Le sue vicende sono legate ai suoi abitanti, alle feste di paese, al cibo tradizionale, ai balli e costumi tipici che ancora oggi non hanno perso il loro fascino.
Ferdinando Longhi ci descrive gioie e fatiche di donne e uomini impegnati in lavori duri e cattura nelle sue foto la quotidianità fatta di occupazioni che appartengono ad un’altra realtà, come ad esempio quella dei pescatori o degli artigiani, quella dei contadini e dei pastori.
La gente di questa cittadina nell’ entroterra del rio Posada in Sardegna a sud di Olbia custodisce gelosamente vecchi ricordi di bambini sorridenti, volti nascosti, sguardi sfuggenti di anziane signore e il ricordo di quel vasaio e della sua bottega.
L’ autore analizza e coglie le sfumature e l’atmosfera degli anni 70 o meglio dal 1969 al 1978, la sua sensibilità nello svelare i contenuti fanno di lui un fotografo appassionato e forse un po’ temerario.
Nasce a Milano il 13 Gennaio 1944.
Si appassiona di fotografia sin da ragazzo e terminati gli studi nel 1966 viene assunto in qualità di assistente presso lo studio fotografico interno di una delle maggiori agenzie di pubblicità dell’epoca , la Young & Rubicam Italia con sede in Milano.
Negli anni ’90 si affaccia alla sfida digitale affrontando con entusiasmo e professionalità le nuove esigenze del mercato.
Tuttora in attività , da qualche tempo si cimenta col mondo delle foto d’autore a cui dedica il progetto “ Sardegna anni 70 – Genti di Torpè e dintorni”.
Una mostra decisamente piacevole che offre spunti di riflessione attraverso considerazioni sulla tradizione e la cultura artigianale che oggi come ieri rappresenta il fulcro dell’attività economica del nostro paese.
Da guardare, ma soprattutto da osservare con un pizzico di “criticità intellettuale”. Mostra in calendario al Photofestival 2014 di Milano www.photofestival.it “Un’occasione unica per conoscere più da vicino la Sardegna, questa antica terra, nostalgica ed emozionante, forte e granitica. Parlare di Sardegna non è cosa semplice.
Perché la Sardegna non rappresenta solo l’aspro confine tra terra e mare, tra il qui e l’altrove.
Parlare di Sardegna significa viverla, immergersi, capirne usi e costumi.
Significa vento.
Il vento della Sardegna ha plasmato il cuore stesso di chi la vive, abituando il popolo a un continuo dolce arrivederci per lo straniero che viene da lontano.
Ferdinando Longhi è riuscito a tenere a bada il sudore e il carisma dei sardi, degli abitanti di Torpè.
Ha racchiuso dentro l’inquadratura della sua macchina fotografica, anni e anni di socialità, di risate, di cultura, di cucina, di lavoro, di arte.
Ha preso per le redini il carro, sterzando verso strade amiche e cordiali, ma allo stesso tempo toste e difficili da digerire.
Ferdinando Longhi ha tradotto con le immagini, quello che alcuni libri non riuscirebbero a raccontate: gli anni ‘70 di una Sardegna avvolta dal mistero, che timidamente si affacciava al turismo, al futuro, al caos.
Gli anni ‘70 in Sardegna si contrappongono agli anni ‘70 del resto d’Italia.
Sono altra cosa, altri mondi, altre storie.
Da vivere, con le immagini in bianco e nero di Ferdinando Longhi.”
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