Stefano Guindani. Mens sana in corpore sano
Dal 23 Settembre 2022 al 23 Dicembre 2022
Milano
Luogo: Leica Store Milano
Indirizzo: Via Giuseppe Mengoni 4
Curatori: Denis Curti
Mens sana in corpore sano è il nuovo progetto fotografico di Stefano Guindani (Cremona, 1969): dal 23 settembre a dicembre 2022 nello spazio Leica Galerie Milano, all’interno del nuovo Leica Store, uomini e donne di fede immortalati in scatti che li mostrano intenti in attività sportive, seppur in abito talare.
La mostra e Leica SL2
Chi c’è davvero dietro agli uomini e alle donne di fede? Spesso siamo abituati a concepire preti, suore e frati come soggetti quasi distaccati dalla realtà; il ruolo che ricoprono ci appare talmente ingombrante da riuscire a eclissare totalmente lo spazio del singolo individuo. Certo è che si muovono in un contesto intriso di regole e norme da rispettare, nel quale tutto risulta serio e integerrimo, pronto a condannare qualsiasi tipologia di iniziativa personale. Il lavoro Mens sana in corpore sano di Stefano Guindani si sviluppa intorno a questo interrogativo sociale ed è stato realizzato grazie a Leica SL2, fotocamera del Sistema Leica SL, il sistema mirrorless professionale di Leica realizzato per e con i fotografi, tecnologicamente avanzata e con una qualità costruttiva Made in Germany, con un concetto operativo, funzionale e intuitivo.
Scattare con Leica SL2 è sempre una scelta di qualità e di prestigio. Sono rimasto impressionato dalla nuova SL2 per molti motivi, a cominciare dall’ergonomia migliorata. I pulsanti richiamano il design funzionale di M10 e Q2, quindi per chi come me possiede anche altre fotocamere Leica è molto più comodo trovarli nelle stesse posizioni, inoltre le ottiche mi permettono di controllare la profondità di campo esattamente come voglio e ottenere un effetto di sfocato-pittorico che solo con queste lenti è possibile raggiungere. La completa padronanza dell'attrezzatura da parte del fotografo è qualcosa che conferisce serenità al soggetto che viene ritratto. Ogni volta che impugno una Leica, le persone che incontro sono affascinate da questa macchina fotografica che trasmette i valori di un importante manifattura. Stefano Guindani
Mens sana in corpore sano
Le fotografie in mostra fanno leva sull’aspetto umano dei soggetti, ne dipingono una straordinaria dedizione e una predisposizione al divertimento unica, amalgamate da una dirompente vitalità. Come in Habemus Papam, di Nanni Moretti, con garbata ironia, leggerezza e un linguaggio poetico, il fotografo ci rende partecipi di ogni storia che racconta: attimi sospesi, sorrisi accennati e abbinamenti cromatici essenziali riescono a farci percepire la persona comune, l’amico di quartiere, prima che il funzionario di Chiesa.
Partendo dalle suggestioni giacomelliane di inizio anni Sessanta, il fotografo si imbarca in una missione ideologica volta a delineare un racconto visivo dei religiosi al giorno d’oggi. L’obiettivo di Guindani è riuscire a sdoganare la figura, associata a liturgie e momenti di silenzio, dei consiglieri spirituali, svincolandoli da ogni preconcetto religioso e trasportandoli sul piano universale grazie alle discipline sportive. Denis Curti
Ogni immagine lascia trasparire un sottofondo florido di testimonianze formative, una partita che si disputa sul campo neutrale della condivisione, dove il sacrificio - inteso come atto simbolico di fatica - si unisce al desiderio umano di sostituire i muri dell’ignoranza con i ponti dell’aggregazione. I religiosi di Guindani giocano a calcetto, studiano il golf, si dedicano al surf; sono anticonformisti e audaci, come nell’interpretazione della figura del Papa di Sorrentino in The Young Pope. Attraverso una grammatica visiva esemplare, a tratti simbolica e priva di qualsiasi retorica, compare davanti ai nostri occhi una narrazione dinamica e sorprendente, capace di provocare una rivoluzione semantica nell’immaginario collettivo.
Stefano Guindani (Cremona, 1969), fotografo, nutre da sempre una grande passione per il linguaggio del reportage. Affermatosi come fotografo di moda e celebrity, approfondisce il suo interesse per il reportage prima in Cina poi ad Haiti: con Electa pubblica il libro Haiti through the eye of Stefano Guindani e con le immagini realizza mostre fotografiche a New York, a Palazzo Vecchio a Firenze e a Palazzo Isimbardi a Milano. Nel 2015, in occasione dei 60 anni dell’organizzazione internazionale N.P.H.- Nuestros Pequenos Hermanos, esce, edito da Skira, il volume Do you know? che racconta la dura realtà di alcuni paesi del centro e sud America. Nel 2014 è coach e giudice di Scattastorie NX Generation, il primo talent show televisivo dedicato al mondo della fotografia in onda su Real Time. Nel 2016 pubblica Sguardi d’attore che raccoglie i ritratti di oltre 350 attori del cinema italiano. Nel 2018, in occasione del Salone del Mobile espone le sue immagini presso l’Università La Statale nell’esposizione My dream home. Nel 2019 viene scelto come unico rappresentante italiano membro della giuria internazionale di Huawei Next-Image presieduta da Steve McCurry. Dal 2016 è Testimonial Leica.
La mostra e Leica SL2
Chi c’è davvero dietro agli uomini e alle donne di fede? Spesso siamo abituati a concepire preti, suore e frati come soggetti quasi distaccati dalla realtà; il ruolo che ricoprono ci appare talmente ingombrante da riuscire a eclissare totalmente lo spazio del singolo individuo. Certo è che si muovono in un contesto intriso di regole e norme da rispettare, nel quale tutto risulta serio e integerrimo, pronto a condannare qualsiasi tipologia di iniziativa personale. Il lavoro Mens sana in corpore sano di Stefano Guindani si sviluppa intorno a questo interrogativo sociale ed è stato realizzato grazie a Leica SL2, fotocamera del Sistema Leica SL, il sistema mirrorless professionale di Leica realizzato per e con i fotografi, tecnologicamente avanzata e con una qualità costruttiva Made in Germany, con un concetto operativo, funzionale e intuitivo.
Scattare con Leica SL2 è sempre una scelta di qualità e di prestigio. Sono rimasto impressionato dalla nuova SL2 per molti motivi, a cominciare dall’ergonomia migliorata. I pulsanti richiamano il design funzionale di M10 e Q2, quindi per chi come me possiede anche altre fotocamere Leica è molto più comodo trovarli nelle stesse posizioni, inoltre le ottiche mi permettono di controllare la profondità di campo esattamente come voglio e ottenere un effetto di sfocato-pittorico che solo con queste lenti è possibile raggiungere. La completa padronanza dell'attrezzatura da parte del fotografo è qualcosa che conferisce serenità al soggetto che viene ritratto. Ogni volta che impugno una Leica, le persone che incontro sono affascinate da questa macchina fotografica che trasmette i valori di un importante manifattura. Stefano Guindani
Mens sana in corpore sano
Le fotografie in mostra fanno leva sull’aspetto umano dei soggetti, ne dipingono una straordinaria dedizione e una predisposizione al divertimento unica, amalgamate da una dirompente vitalità. Come in Habemus Papam, di Nanni Moretti, con garbata ironia, leggerezza e un linguaggio poetico, il fotografo ci rende partecipi di ogni storia che racconta: attimi sospesi, sorrisi accennati e abbinamenti cromatici essenziali riescono a farci percepire la persona comune, l’amico di quartiere, prima che il funzionario di Chiesa.
Partendo dalle suggestioni giacomelliane di inizio anni Sessanta, il fotografo si imbarca in una missione ideologica volta a delineare un racconto visivo dei religiosi al giorno d’oggi. L’obiettivo di Guindani è riuscire a sdoganare la figura, associata a liturgie e momenti di silenzio, dei consiglieri spirituali, svincolandoli da ogni preconcetto religioso e trasportandoli sul piano universale grazie alle discipline sportive. Denis Curti
Ogni immagine lascia trasparire un sottofondo florido di testimonianze formative, una partita che si disputa sul campo neutrale della condivisione, dove il sacrificio - inteso come atto simbolico di fatica - si unisce al desiderio umano di sostituire i muri dell’ignoranza con i ponti dell’aggregazione. I religiosi di Guindani giocano a calcetto, studiano il golf, si dedicano al surf; sono anticonformisti e audaci, come nell’interpretazione della figura del Papa di Sorrentino in The Young Pope. Attraverso una grammatica visiva esemplare, a tratti simbolica e priva di qualsiasi retorica, compare davanti ai nostri occhi una narrazione dinamica e sorprendente, capace di provocare una rivoluzione semantica nell’immaginario collettivo.
Stefano Guindani (Cremona, 1969), fotografo, nutre da sempre una grande passione per il linguaggio del reportage. Affermatosi come fotografo di moda e celebrity, approfondisce il suo interesse per il reportage prima in Cina poi ad Haiti: con Electa pubblica il libro Haiti through the eye of Stefano Guindani e con le immagini realizza mostre fotografiche a New York, a Palazzo Vecchio a Firenze e a Palazzo Isimbardi a Milano. Nel 2015, in occasione dei 60 anni dell’organizzazione internazionale N.P.H.- Nuestros Pequenos Hermanos, esce, edito da Skira, il volume Do you know? che racconta la dura realtà di alcuni paesi del centro e sud America. Nel 2014 è coach e giudice di Scattastorie NX Generation, il primo talent show televisivo dedicato al mondo della fotografia in onda su Real Time. Nel 2016 pubblica Sguardi d’attore che raccoglie i ritratti di oltre 350 attori del cinema italiano. Nel 2018, in occasione del Salone del Mobile espone le sue immagini presso l’Università La Statale nell’esposizione My dream home. Nel 2019 viene scelto come unico rappresentante italiano membro della giuria internazionale di Huawei Next-Image presieduta da Steve McCurry. Dal 2016 è Testimonial Leica.
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