Variazioni di superficie - Surface changes. Domenico D’Oora e Angela Glajcar
Dal 14 Marzo 2023 al 19 Maggio 2023
Milano
Luogo: Galleria Il Milione
Indirizzo: Via Maroncelli 7
Orari: lun - ven 10,30-13,00 / 15,30-19,00; sabato su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 29063272
E-Mail info: info@galleriailmilione.com
Sito ufficiale: http://www.galleriailmilione.it
La Galleria Il Milione propone un nuovo progetto espositivo che, intitolato Variazioni di superficie - Surface Changes, avvicina in un inedito dialogo e uno stimolante confronto le opere di Domenico D’Oora (Londra, Inghilterra, 1953) e Angela Glajcar (Mainz, Germania, 1970). I due artisti, che vantano significative esperienze espositive internazionali, si misurano in questa mostra sul tema della concretezza della materia che, in loro, narra la particolare interpretazione che è possibile determinare dell’immagine pittorica. Disegno, colore, sostanza, progetto, geometria, gesto, materiali si riconfigurano nell’assumere una particolare lettura della sostanza del fare che diventa momento di risonanza per la materia di cui produce vibrazioni di diversa intensità, registrate e impresse sulla superficie dell’opera o, anche, oltre questa stessa.
D’Oora “sulle ardesie, più o meno sottili, cerca di dare ancora più impulso e forza concreta alla sua pittura, il suo colore intellettuale qui cerca una fisicità che pulsa e verifica nelle sue consistenze quel pensiero che porta l’intuizione poetica a precisarsi, adesso, ancor più addentro nella visibilità”. Nei differenti formati ed estensioni il suo racconto cromatico si avvantaggia di una sensibilità che va oltre l’illusione e, in questo materiale che già ha una sua consistenza specifica, raffina i nuovi termini del suo apparire. D’Oora non ha mai avuto timore di superare analiticamente il confine del quadro per stabilire i termini di una pittura che, oggettiva e non mai rappresentativa, ha senso nell’importanza di riaffermare i limiti dell’esistente.
Visibilità immediata e fisicamente ingombrante, benché effimera e sospesa, “quasi un corpo privato di peso dall’assenza di una gravità reale”, la si riscontra anche nella ricerca installativa di Glajcar: con la carta, foglio dopo foglio, integro e pulito, su cui interviene con l’azione distruttiva-generativa dello strappo, l’artista compone vuoti e pieni che, osservati attraversando le sequenze sedimentate, danno la presenza volumetrica di una “geometria organica”. “Il suo agire si indirizza a determinare una relazione stretta con lo spazio-ambiente che, abolendo il colore per privilegiare la forma e la sua negazione nel vuoto, concede alla scultura un nuovo valore emotivo e dimensionale che, nel foglio intonso, si attiva attraverso la presenza vitale della luce.”
Passaggi successivi, azioni meditate e libere acquisiscono una potenza che risuona nel silenzio: germogliando in tempi scanditi, le loro opere si rielaborano con lo sguardo in una ripetuta variabile sempre diversa nei connotati rappresentativi che poi assumono, nel pensiero, la conformazione di una profondità di superficie sia per il piccolo che per il grande formato.
L’alternanza del bianco e nero, di pietra e di carta, identifica il lavoro di ciascuno esaltando le prime immediate differenze, ma stimolando anche il tempo di una riflessione più prolungata e rallenta con cui recepire i punti di contatto che avvicinano e apparentano le due poetiche qui rispecchiate una nell’altra.
La mostra si completa con il consueto Bollettino (n°206) che, bilingue italiano-inglese, raccoglie la riproduzione delle opere esposte, le vedute della mostra, il saggio critico di Matteo Galbiati e un breve apparato biografico degli artisti.
Inaugurazione: martedì 14 Marzo 2023 ore 18,00-21,00
D’Oora “sulle ardesie, più o meno sottili, cerca di dare ancora più impulso e forza concreta alla sua pittura, il suo colore intellettuale qui cerca una fisicità che pulsa e verifica nelle sue consistenze quel pensiero che porta l’intuizione poetica a precisarsi, adesso, ancor più addentro nella visibilità”. Nei differenti formati ed estensioni il suo racconto cromatico si avvantaggia di una sensibilità che va oltre l’illusione e, in questo materiale che già ha una sua consistenza specifica, raffina i nuovi termini del suo apparire. D’Oora non ha mai avuto timore di superare analiticamente il confine del quadro per stabilire i termini di una pittura che, oggettiva e non mai rappresentativa, ha senso nell’importanza di riaffermare i limiti dell’esistente.
Visibilità immediata e fisicamente ingombrante, benché effimera e sospesa, “quasi un corpo privato di peso dall’assenza di una gravità reale”, la si riscontra anche nella ricerca installativa di Glajcar: con la carta, foglio dopo foglio, integro e pulito, su cui interviene con l’azione distruttiva-generativa dello strappo, l’artista compone vuoti e pieni che, osservati attraversando le sequenze sedimentate, danno la presenza volumetrica di una “geometria organica”. “Il suo agire si indirizza a determinare una relazione stretta con lo spazio-ambiente che, abolendo il colore per privilegiare la forma e la sua negazione nel vuoto, concede alla scultura un nuovo valore emotivo e dimensionale che, nel foglio intonso, si attiva attraverso la presenza vitale della luce.”
Passaggi successivi, azioni meditate e libere acquisiscono una potenza che risuona nel silenzio: germogliando in tempi scanditi, le loro opere si rielaborano con lo sguardo in una ripetuta variabile sempre diversa nei connotati rappresentativi che poi assumono, nel pensiero, la conformazione di una profondità di superficie sia per il piccolo che per il grande formato.
L’alternanza del bianco e nero, di pietra e di carta, identifica il lavoro di ciascuno esaltando le prime immediate differenze, ma stimolando anche il tempo di una riflessione più prolungata e rallenta con cui recepire i punti di contatto che avvicinano e apparentano le due poetiche qui rispecchiate una nell’altra.
La mostra si completa con il consueto Bollettino (n°206) che, bilingue italiano-inglese, raccoglie la riproduzione delle opere esposte, le vedute della mostra, il saggio critico di Matteo Galbiati e un breve apparato biografico degli artisti.
Inaugurazione: martedì 14 Marzo 2023 ore 18,00-21,00
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