Modenantiquariata XXIX Edizione
Dal 14 Febbraio 2015 al 22 Febbraio 2015
Modena
Luogo: ModenaFiere
Indirizzo: viale Virgilio 70/90
Orari: da lunedì a venerdi 15-20; sabato e domenica 10.30-20
Costo del biglietto: € 15
Telefono per informazioni: +39 059 848380
E-Mail info: segreteria@modenantiquaria.it
Sito ufficiale: http://www.modenantiquaria.it
Dagli Old Masters come Guercino, Canova, Tiepolo o Veronse pubblicati o attribuiti dai più autorevoli studiosi, alle grafiche più raffinate; da pregevoli opere, magari di autori meno noti ma di grande importanza per la storia artistica di un luogo e di un'epoca o per le vicende che le accompagnano, a mobili antichi di illustre provenienza e manifattura. E poi ceramiche, tappeti, oreficerie e tante storie da raccontare e da scoprire: storie di passioni, di committenti illustri, di fatiche creative, di devozione, di dispersioni e di ritrovamenti; di acquisizioni faticose e di ricerche attente.
Il mondo dell'Alto Antiquariato e i più grandi collezionisti d'arte antica si danno appuntamento dal 14 al 22 febbraio a Modenantiquaria.
Giunta alla 29esima edizione, la più longeva e visitata fiera d’Alto Antiquariato in Italia e tra le più qualificate espressioni del mercato dell’arte antica in Europa, torna con un rilancio importante, in termini di qualità, relazioni, partnership e comunicazione.
A testimonianza di ciò anche la presenza all'inaugurazione della manifestazione, venerdì 13 febbraio alle 17.30, del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Un cuore antico, che considera il col- lezionismo l’anima della storia artistica e culturale dell’Europa, e uno spirito rinno- vato attento alle nuove dinamiche e alle più attuali esigenze del mercato, degli antiquari e del pubblico.
Saranno circa 150 i galleristi presenti in questa edizione della storica manifestazione modenese che, organizzata quest’anno da ModenaFiere con il sostegno della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, il patrocinio dell’Associazione Antiquari d’Italia (per la prima volta) , dell’Associazione Antiquari modenesi e della FIMA-Federazione Italiana Mercanti d’Arte, sarà accompagnata dalla competenza e dalla verve di Philippe Daverio.
Modenantiquaria, che mira a rappresentare le eccellenze nel settore, è l’unica fiera nel panorama europeo a offrire una visione ampia e originale dell’arte antica, grazie alla compresenza di EXCELSIOR Salone esclusivamente focalizzato sulla pittura dell’800 e di PETRA dedicata alle antichità per esterni.
In un’area espositiva di 15.000 metri quadrati, nelle strutture moderne e attrezzate di Modenafiere, si alterneranno dunque le selezionate gallerie che presenteranno le loro proposte migliori.
L’imperativo della qualità quest’anno è confermato dalla presenza di alcuni dei più prestigiosi operatori del settore e dall’estremo valore di molte opere presentate nell’occasione. Pensiamo al Genio Rezzonico di Antonio Canova proposto dalla Galleria Orsi - un busto gigante in gesso (165 cm
di altezza), calco dal genio giacente situato sul lato destro del monumento a Clemente XIII Rezzonico in San Pietro a Roma, inviato dal grande scultore nell’estate del 1794 a Girolamo Zulian per la sua dimora padovana, ove aveva allestito addirittura una “stanza del Canova”, e acquistato alla sua morte da Daniele degli Oddi; o alla Natura morta con violino, libro e frutta attribuito da Francesca Baldassari all’emiliano Cristoforo Munari: un dipinto di qualità superba databile negli anni dal 1703 al 1713 quando l’artista era all’apice della sua fama alla corte dei Medici, presentato al Salone modenese da Moretti Fine Arts: una sorta di “ritorno a casa” dal momento che Munari - particolarmente rinomato sia per la sua produzione di nature morte che di trompe l’oeil - iniziò la sua carriera proprio con il patrocinio di Rinaldo d’Este, duca di Modena.
Grande interesse, per la sua importanza artistica e storica e per il legame con la città, desta lo scenografico e imponente dipinto di Guercino e scuola raffigurante Francesco I d’Este (cm 224 x 120), conservato in collezione nobiliare spagnola e proposto dalla Cantore Galleria Antiquaria. Si tratta con probabilità di un dono del duca modenese
al re Filippo IV di Spagna in occasione di un suo viaggio a corte nel 1638. Dal “Libro dei conti” di Guercino apprendiamo infatti che fu realizzato un ritratto di Francesco I e un altro della
moglie Maria Farnese, opere pagate secondo i documenti “ 630 euro scadi in data 31 maggio 1633». Attribuita al Guercino e bottega da Gianni Papi la tela presenta sullo sfondo la Ghirlandina, raramente rappresentata così chiaramente in opere antiche.
Raffinatissima la coppia di figure femminili in legno intagliato e dorato (h. 180 cm), raffiguranti l’allegoria delle stagioni Primavera ed Estate e riconducibili alla bottega genovese di Filippo Parodi nella seconda metà del 600, che la Galleria Cuoghi esporrà al Salone modenese. Infine, tra i tantissimi gioielli da citare, non si può non soffermarsi su un pregevole esemplare dell’ebanisteria magnifica romana della metà del Settecento qual è la Grande scrivania lastronata (238 x 120 cm di lunghezza) di Nicola Bargilli con al centro, in madreperla, le ghiande dei della Rovere, cintura tripartita e bocchette bronzee per i cassetti (Bois de rose e bois de violette, noce, cornici di testa in radica di noce, acero e madreperla) già Lepri di Rota e proveniente da Palazzo Montoro a Roma presentata da Altomani&Sons.
Tante le proposte di qualità per i dipinti dell’Ottocento ai quali è dedicato un focus specifico grazie alla concomitante Excelsior - XIV Rassegna d’Arte Italiana dell’Ottocento.
Si potranno ammirare a Modena, per esempio, un raffinato Boldini Nudo di donna con calze nere firmato e datato 1885, proposto da Bottegantica così come Giornata di vento a Chioggia, opera del 1900 di Leonardo Bazzaro, presentata in quello stesso anno alla Triennale di Milano. Oppure una suggestiva Veduta di Capo Noli di Angelo Morbelli, datata 1915, selezionata per Modenantiquaria da Enrico Gallerie d’Arte.
Grande attesa anche per PETRA che solletica il pubblico, gli architetti e i designer con l'antiquariato - paviementi, pozzi, staute potrali, arredi ecc.- per parchi e giardini . Ques'anno PETRA avrà come tema la Biodiversità proponendo un allestimento particolarmente suggestivo.
Nell’edizione 2015, inoltre, Modenantiquaria proporrà una collaborazione di grande interesse con la Galleria Estense di Modena, di cui si attende la prossima riapertura, con l'allestimento all’interno del Salone di una sorta di wunderkammer rappresentativa delle diverse “anime” delle collezioni dei Duchi d’Este.
La mostra “La vertigine del collezionismo. Tesori nascosti dalla Galleria Estense” - realizzata con il sostegno di Confindustria Modena, curata da Stefano Casciu con l'allestimento di Ruggero Moncada di Paternò - proporrà al pubblico di Modenatiquaria una selezione affascinante di bronzi, mirabilia, ceramiche, cammei, acquamanili, avori, terrecotte oltre a disegni e dipinti, di diverse epoche e provenienze, a evidenziare un legame ininterrotto nella tradizione modenese.
Modenantiquaria si propone infatti come un punto di riferimento importante per gli amanti dell’Arte e dell’Alto Antiquariato,
in una città dalla grande tradizione colle- zionistica, evocata nell’immagine manifesto dell’evento da Francesco I d’Este ritratto da Bernini, che ovviamente non sarà
al Salone ma che è stato scelto come sorta di “testimonial” della kermesse, in quanto artefice con la sua passione, proprio a Modena, di una delle raccolte d’arte più ammirate del XVII secolo: un monito, un valore, una visione.
Nell’ambito della mostra promossa dalla Galleria Estense - ove si potrà ammirare anche lo Scrittoio da viaggio di Ferrante Gonzaga, attribuito a Leone Leoni (XVI sec.) - saranno esposti anche 4 piccoli preziosi bronzi con le Allegorie delle Quattro Stagioni realizzati da Francesco Bertos (Dolo, Padova 1678 – 1741), il cui restauro è stato finanziato dall’Associazione Antiquari d’Italia, che per la prima volta affianca la manifestazione modenese. Provenienti dal castello del Catajo a Battaglia Terme e confluite a inizio ‘800 nelle collezioni estensi, queste straordinarie testimonianze del virtuosismo di Bertos verranno dotate di quattro basi grazie alle quali entreranno a far parte del percorso espositivo della Galleria Estense.
Il mondo dell'Alto Antiquariato e i più grandi collezionisti d'arte antica si danno appuntamento dal 14 al 22 febbraio a Modenantiquaria.
Giunta alla 29esima edizione, la più longeva e visitata fiera d’Alto Antiquariato in Italia e tra le più qualificate espressioni del mercato dell’arte antica in Europa, torna con un rilancio importante, in termini di qualità, relazioni, partnership e comunicazione.
A testimonianza di ciò anche la presenza all'inaugurazione della manifestazione, venerdì 13 febbraio alle 17.30, del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Un cuore antico, che considera il col- lezionismo l’anima della storia artistica e culturale dell’Europa, e uno spirito rinno- vato attento alle nuove dinamiche e alle più attuali esigenze del mercato, degli antiquari e del pubblico.
Saranno circa 150 i galleristi presenti in questa edizione della storica manifestazione modenese che, organizzata quest’anno da ModenaFiere con il sostegno della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, il patrocinio dell’Associazione Antiquari d’Italia (per la prima volta) , dell’Associazione Antiquari modenesi e della FIMA-Federazione Italiana Mercanti d’Arte, sarà accompagnata dalla competenza e dalla verve di Philippe Daverio.
Modenantiquaria, che mira a rappresentare le eccellenze nel settore, è l’unica fiera nel panorama europeo a offrire una visione ampia e originale dell’arte antica, grazie alla compresenza di EXCELSIOR Salone esclusivamente focalizzato sulla pittura dell’800 e di PETRA dedicata alle antichità per esterni.
In un’area espositiva di 15.000 metri quadrati, nelle strutture moderne e attrezzate di Modenafiere, si alterneranno dunque le selezionate gallerie che presenteranno le loro proposte migliori.
L’imperativo della qualità quest’anno è confermato dalla presenza di alcuni dei più prestigiosi operatori del settore e dall’estremo valore di molte opere presentate nell’occasione. Pensiamo al Genio Rezzonico di Antonio Canova proposto dalla Galleria Orsi - un busto gigante in gesso (165 cm
di altezza), calco dal genio giacente situato sul lato destro del monumento a Clemente XIII Rezzonico in San Pietro a Roma, inviato dal grande scultore nell’estate del 1794 a Girolamo Zulian per la sua dimora padovana, ove aveva allestito addirittura una “stanza del Canova”, e acquistato alla sua morte da Daniele degli Oddi; o alla Natura morta con violino, libro e frutta attribuito da Francesca Baldassari all’emiliano Cristoforo Munari: un dipinto di qualità superba databile negli anni dal 1703 al 1713 quando l’artista era all’apice della sua fama alla corte dei Medici, presentato al Salone modenese da Moretti Fine Arts: una sorta di “ritorno a casa” dal momento che Munari - particolarmente rinomato sia per la sua produzione di nature morte che di trompe l’oeil - iniziò la sua carriera proprio con il patrocinio di Rinaldo d’Este, duca di Modena.
Grande interesse, per la sua importanza artistica e storica e per il legame con la città, desta lo scenografico e imponente dipinto di Guercino e scuola raffigurante Francesco I d’Este (cm 224 x 120), conservato in collezione nobiliare spagnola e proposto dalla Cantore Galleria Antiquaria. Si tratta con probabilità di un dono del duca modenese
al re Filippo IV di Spagna in occasione di un suo viaggio a corte nel 1638. Dal “Libro dei conti” di Guercino apprendiamo infatti che fu realizzato un ritratto di Francesco I e un altro della
moglie Maria Farnese, opere pagate secondo i documenti “ 630 euro scadi in data 31 maggio 1633». Attribuita al Guercino e bottega da Gianni Papi la tela presenta sullo sfondo la Ghirlandina, raramente rappresentata così chiaramente in opere antiche.
Raffinatissima la coppia di figure femminili in legno intagliato e dorato (h. 180 cm), raffiguranti l’allegoria delle stagioni Primavera ed Estate e riconducibili alla bottega genovese di Filippo Parodi nella seconda metà del 600, che la Galleria Cuoghi esporrà al Salone modenese. Infine, tra i tantissimi gioielli da citare, non si può non soffermarsi su un pregevole esemplare dell’ebanisteria magnifica romana della metà del Settecento qual è la Grande scrivania lastronata (238 x 120 cm di lunghezza) di Nicola Bargilli con al centro, in madreperla, le ghiande dei della Rovere, cintura tripartita e bocchette bronzee per i cassetti (Bois de rose e bois de violette, noce, cornici di testa in radica di noce, acero e madreperla) già Lepri di Rota e proveniente da Palazzo Montoro a Roma presentata da Altomani&Sons.
Tante le proposte di qualità per i dipinti dell’Ottocento ai quali è dedicato un focus specifico grazie alla concomitante Excelsior - XIV Rassegna d’Arte Italiana dell’Ottocento.
Si potranno ammirare a Modena, per esempio, un raffinato Boldini Nudo di donna con calze nere firmato e datato 1885, proposto da Bottegantica così come Giornata di vento a Chioggia, opera del 1900 di Leonardo Bazzaro, presentata in quello stesso anno alla Triennale di Milano. Oppure una suggestiva Veduta di Capo Noli di Angelo Morbelli, datata 1915, selezionata per Modenantiquaria da Enrico Gallerie d’Arte.
Grande attesa anche per PETRA che solletica il pubblico, gli architetti e i designer con l'antiquariato - paviementi, pozzi, staute potrali, arredi ecc.- per parchi e giardini . Ques'anno PETRA avrà come tema la Biodiversità proponendo un allestimento particolarmente suggestivo.
Nell’edizione 2015, inoltre, Modenantiquaria proporrà una collaborazione di grande interesse con la Galleria Estense di Modena, di cui si attende la prossima riapertura, con l'allestimento all’interno del Salone di una sorta di wunderkammer rappresentativa delle diverse “anime” delle collezioni dei Duchi d’Este.
La mostra “La vertigine del collezionismo. Tesori nascosti dalla Galleria Estense” - realizzata con il sostegno di Confindustria Modena, curata da Stefano Casciu con l'allestimento di Ruggero Moncada di Paternò - proporrà al pubblico di Modenatiquaria una selezione affascinante di bronzi, mirabilia, ceramiche, cammei, acquamanili, avori, terrecotte oltre a disegni e dipinti, di diverse epoche e provenienze, a evidenziare un legame ininterrotto nella tradizione modenese.
Modenantiquaria si propone infatti come un punto di riferimento importante per gli amanti dell’Arte e dell’Alto Antiquariato,
in una città dalla grande tradizione colle- zionistica, evocata nell’immagine manifesto dell’evento da Francesco I d’Este ritratto da Bernini, che ovviamente non sarà
al Salone ma che è stato scelto come sorta di “testimonial” della kermesse, in quanto artefice con la sua passione, proprio a Modena, di una delle raccolte d’arte più ammirate del XVII secolo: un monito, un valore, una visione.
Nell’ambito della mostra promossa dalla Galleria Estense - ove si potrà ammirare anche lo Scrittoio da viaggio di Ferrante Gonzaga, attribuito a Leone Leoni (XVI sec.) - saranno esposti anche 4 piccoli preziosi bronzi con le Allegorie delle Quattro Stagioni realizzati da Francesco Bertos (Dolo, Padova 1678 – 1741), il cui restauro è stato finanziato dall’Associazione Antiquari d’Italia, che per la prima volta affianca la manifestazione modenese. Provenienti dal castello del Catajo a Battaglia Terme e confluite a inizio ‘800 nelle collezioni estensi, queste straordinarie testimonianze del virtuosismo di Bertos verranno dotate di quattro basi grazie alle quali entreranno a far parte del percorso espositivo della Galleria Estense.
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