Amedeo Gabucci. Ombre
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Amedeo Gabucci. Ombre, MAV - Museo Archeologico Virtuale, Ercolano (NA)
Dal 27 Giugno 2014 al 12 Luglio 2014
Ercolano | Napoli
Luogo: MAV - Museo Archeologico Virtuale
Indirizzo: via IV Novembre
Orari: da martedì a domenica 9-17.30
Curatori: Giovanni Cardone
Enti promotori:
- Comune di Ercolano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 081 19806511 / 081 19258935
E-Mail info: info@museomav.com
Sito ufficiale: http://www.museomav.it
Si inaugurerà venerdì 27 giugno presso il MAV – Museo Archeologico Virtuale di Ercolano la mostra dell’artista deò “Ombre” con il Patrocinio del Comune di Ercolano in collaborazione con l’Associazione Culturale Liberamente. Alla mostra interverranno il Sindaco di Ercolano Dott. Vincenzo Strazzullo, il Vicesindaco di Ercolano Dott. Antonello Cozzolino , l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Carmela Aprea e il Direttore del MAV Dott. Ciro Cacciola .
La mostra sarà curata dal Critico d’Arte Giovanni Cardone che dice : “Le opere di Amedeo Gabucci in arte deò sono letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente, passato e futuro. Un tentativo ossessionante di far emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza il movente descrittivo. Egli descrive il suo pensiero- azione e nel contempo la generazione materica e la degenerazione tra la dimensione “dentro” e quella del “fuori” tra l’essere fisico e spirituale nel travaglio della liberazione della percezione dell’atto creativo tra “finito” e il “non finito”. L’artista trasforma la sua materia per far si che tutti possano condividere emozioni, sensazioni e passioni. Amedeo Gabucci in arte deò artista passionale egli gioca con l’immagine e con le ombra . Luce e ombra, separatamente, non esistono, non descrivono nulla, alienazione pura, assenza di vita.
La luce scientificamente analizzata non è la stessa luce umanizzata dalla natura, l’altra solo parzialità scientifica, non rappresenta il tutto. Nell’arte la luce trova la sua massima espressione nell’interdipendenza con l’ombra, la complementarietà tra gli opposti è la condizione che crea unità: caldo-freddo, maschile-femminile, giorno e notte. Una superficie bianca come la rappresenta deò descrive lo spazio, mentre quella nera è una superficie inerte, senza vibrazioni, senza vita. La diversità il contrasto, la contrapposizione, genera altro nuovo da se. “L’ombra che ci appare effimera e sfuggente ha un’evidenza che non può essere spiegata con le leggi dell’ottica e si sottrae alle logiche della percezione. Ma al tempo stesso affonda le sue radici nella leggenda nel mito, e tracce delle leggende e del mito fa affiorare allo sguardo, non solo ottico, dello spettatore”. Amdeo Gabucci in arte deò artista che esprime tutto se stesso, questo lo si evidenzia dalle sue opere dove egli unisce sacro e profano , ovvero “Luci ed Ombre”.
L’arte diceva Zavattini “Non si può essere campioni di sollevamento pesi, sollevando solo con il pensiero”. Certamente il senso poetico e filosofico di deò va oltre la sua arte, dove la semantica e la semiotica si uniscono nel quel bianco e in quei volti sfuggenti di un’artista che ha saputo unire passione e sentimento, arte e trasgressione“. L’evento per la sua realizzazione ha goduto del contributo del Ristorante Gianni al Vesuvio, Ristorante Kona di Ercolano, Supermercati Geo di Ercolano, Sulpris Alimentari Ercolano.
La mostra sarà curata dal Critico d’Arte Giovanni Cardone che dice : “Le opere di Amedeo Gabucci in arte deò sono letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente, passato e futuro. Un tentativo ossessionante di far emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza il movente descrittivo. Egli descrive il suo pensiero- azione e nel contempo la generazione materica e la degenerazione tra la dimensione “dentro” e quella del “fuori” tra l’essere fisico e spirituale nel travaglio della liberazione della percezione dell’atto creativo tra “finito” e il “non finito”. L’artista trasforma la sua materia per far si che tutti possano condividere emozioni, sensazioni e passioni. Amedeo Gabucci in arte deò artista passionale egli gioca con l’immagine e con le ombra . Luce e ombra, separatamente, non esistono, non descrivono nulla, alienazione pura, assenza di vita.
La luce scientificamente analizzata non è la stessa luce umanizzata dalla natura, l’altra solo parzialità scientifica, non rappresenta il tutto. Nell’arte la luce trova la sua massima espressione nell’interdipendenza con l’ombra, la complementarietà tra gli opposti è la condizione che crea unità: caldo-freddo, maschile-femminile, giorno e notte. Una superficie bianca come la rappresenta deò descrive lo spazio, mentre quella nera è una superficie inerte, senza vibrazioni, senza vita. La diversità il contrasto, la contrapposizione, genera altro nuovo da se. “L’ombra che ci appare effimera e sfuggente ha un’evidenza che non può essere spiegata con le leggi dell’ottica e si sottrae alle logiche della percezione. Ma al tempo stesso affonda le sue radici nella leggenda nel mito, e tracce delle leggende e del mito fa affiorare allo sguardo, non solo ottico, dello spettatore”. Amdeo Gabucci in arte deò artista che esprime tutto se stesso, questo lo si evidenzia dalle sue opere dove egli unisce sacro e profano , ovvero “Luci ed Ombre”.
L’arte diceva Zavattini “Non si può essere campioni di sollevamento pesi, sollevando solo con il pensiero”. Certamente il senso poetico e filosofico di deò va oltre la sua arte, dove la semantica e la semiotica si uniscono nel quel bianco e in quei volti sfuggenti di un’artista che ha saputo unire passione e sentimento, arte e trasgressione“. L’evento per la sua realizzazione ha goduto del contributo del Ristorante Gianni al Vesuvio, Ristorante Kona di Ercolano, Supermercati Geo di Ercolano, Sulpris Alimentari Ercolano.
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