Ashes to ashes. Encausti di Mats Bergquist
Dal 25 Settembre 2016 al 27 Ottobre 2016
Napoli
Luogo: Museo Archeologico Nazionale
Indirizzo: piazza Museo 1
Orari: 9-19.30. Chiuso il martedì
Curatori: Elena Dal Molin, Marco De Gemmis
Enti promotori:
- Museo Archeologico Nazionale
- Atipografia
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 4, serale € 2, gratuito cittadini sotto i 18 anni della comunità europea ed extracomunitari
Telefono per informazioni: +39 06 399 67 050
E-Mail info: man-na@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.museoarcheologiconapoli.it
L'opera di Bergquist, artista svedese, riunisce in un unico percorso influenze nord europee con paesaggi, luoghi e immagini che appartengono alla storia di Napoli. La tecnica antichissima utilizzata dall'artista, l'encausto, suggerisce un dialogo con il Museo Archeologico, con la memoria dell’antica tecnica dei pittori greci, con le superfici monocrome delle decorazioni a fresco pompeiane, con il bianco del marmo e le patine scure del bronzo delle statue romane.
“Ashes to ashes. Encausti” si presenta come un circuito, che parte dall'atrio principale con due opere “Via Lattea” e “Architrave”: un lungo pavimento di quadri bianchi che percorre la sala d’ingresso, come camminare su un cielo bianco, comunica con una scultura che sorregge lo spazio aereo circostante. Nei giardini del Museo dialogano con le antichità le “Daruma”, strutture in ceramica raku, ovariche, eterne, come bombe vulcaniche, forgiate dal fuoco: un omaggio al celebre “uovo di Partenope” che contiene le sorti di tutta la città.
Una sala del Museo al piano terra ospita, inoltre, le “Venus”, quadri concavi che mimano delle pance incinte, quasi un richiamo alla Campania, terra felix, terra fertile per eccellenza che produce, in questo caso, arte. Ma il riferimento alla città di Napoli, non si esaurisce con questi segni e trova il suo completamento nell'opera “Votiv-skepp”, una struttura sospesa a forma di nave, lunga 250 cm, che contiene tre piccole montagne di cenere, riferimenti al mare e alla natura vulcanica della città.
“Ogni quadro deve essere una preghiera” è un concetto di cui è intrisa tutta l'opera di Bergquist, che affida le sue opere a chi sia disposto da osservatore a condividere la concentrazione del suo operare lento e silenzioso, e a lasciarsi trasportare in una dimensione meditativa.
La mostra è promossa dal Museo Archeologico Nazionale e da Atipografia, polo culturale dedicato all’arte nato nel novembre 2014 ad Arzignano in provincia di Vicenza, e rientra nel progetto che da oltre venti anni il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha avviato per attivare un dialogo tra il suo patrimonio di antichità e i linguaggi artistici contemporanei.
Inaugurazione domenica 25 Settembre 2016, ore 12
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