Capolavori in dettaglio
Dal 22 Luglio 2014 al 10 Ottobre 2014
Napoli
Luogo: Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore
Indirizzo: vicolo San Domenico Maggiore 18
Orari: tutti i giorni 10-22
Enti promotori:
- Associazione Pietrasanta Polo Culturale
- Comune di Napoli
- Rai
- Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico
- artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto per bambini dai 6 ai 12 anni € 3; gratuito per bambni al di sotto dei 6 anni
Telefono per informazioni: +39 081 0102005
E-Mail info: unamostraimpossibile@polopietrasanta.it
Sito ufficiale: http://www.polopietrasanta.it/unamostraimpossibile/
La straordinaria accoglienza riservata alla “Mostra impossibile” di Leonardo, Raffaello e Caravaggio - oltre ottantamila visitatori in poco più di sei mesi - dimostra le potenzialità insite nelle nuove tecnologie digitali se poste al servizio dell'arte e della sua conoscenza, usando criteri rigorosi e filologicamente impeccabili. Incoraggiati da questo straordinario risultato è stata approntata una rivisitazione della mostra rivolta alle decine di migliaia di persone che l’hanno visitata e, più in generale, a quanti desiderano approfondire la conoscenza della storia dell’arte.
Dal 22 luglio al 10 ottobre, nel grande refettorio del Convento di San Domenico Maggiore, si potranno ammirare su uno schermo di considerevoli dimensioni (10m x 5m) le immagini di 117 capolavori di Leonardo, Raffaello e Caravaggio riprodotte in altissima definizione e nei minimi dettagli. L’illustrazione delle opere è affidata a venti giovani laureati e dottori di ricerca in Storia dell'arte di diverse città italiane che si alterneranno in un ciclo di incontri serali dedicati ai tre artisti.
La ricostruzione delle rispettive biografie è affidata alla proiezione di film, fiction e documentari realizzati dalla Rai in oltre mezzo secolo: dal primo Caravaggio, interpretato da Gian Maria Volontè, agli spettacoli teatrali realizzati da Dario Fo espressamente per il progetto delle Mostre impossibili. L’esposizione comprende anche una sezione dedicata a Leonardo di cui si presenta l'intera opera pittorica (17 dipinti) riprodotta in dimensioni reali e ad altissima definizione. In particolare, i visitatori potranno ammirare “L’ultima cena” in una versione multimediale e interattiva che consente di addentrarsi nei dettagli dell’opera fino a osservarne le screpolature dell’intonaco.
Completano l’esposizione leonardesca cinque macchine costruite attenendosi scrupolosamente ai disegni del genio vinciano: altro esempio del valore che assume la riproduzione nella divulgazione delle conoscenze artistiche e scientifiche. Un'ulteriore novità di questa “Mostra impossibile” è la compresenza di riproduzioni e opere autentiche come il prezioso Cristo benedicente - tratto da un perduto prototipo di Leonardo e dipinto su tavola secondo l’iconografia del Salvator Mundi - e il bellissimo abito in damasco che rivestiva il corpo di Isabella d’Aragona, ora sepolta nella Sacrestia della Chiesa di San Domenico Maggiore.
Questo esperimento d’ibridazione si prolunga fino al Museo di Capodimonte, dove è stato tracciato un percorso espositivo che propone quindici dipinti ispirati a Leonardo.
Dal 22 luglio al 10 ottobre, nel grande refettorio del Convento di San Domenico Maggiore, si potranno ammirare su uno schermo di considerevoli dimensioni (10m x 5m) le immagini di 117 capolavori di Leonardo, Raffaello e Caravaggio riprodotte in altissima definizione e nei minimi dettagli. L’illustrazione delle opere è affidata a venti giovani laureati e dottori di ricerca in Storia dell'arte di diverse città italiane che si alterneranno in un ciclo di incontri serali dedicati ai tre artisti.
La ricostruzione delle rispettive biografie è affidata alla proiezione di film, fiction e documentari realizzati dalla Rai in oltre mezzo secolo: dal primo Caravaggio, interpretato da Gian Maria Volontè, agli spettacoli teatrali realizzati da Dario Fo espressamente per il progetto delle Mostre impossibili. L’esposizione comprende anche una sezione dedicata a Leonardo di cui si presenta l'intera opera pittorica (17 dipinti) riprodotta in dimensioni reali e ad altissima definizione. In particolare, i visitatori potranno ammirare “L’ultima cena” in una versione multimediale e interattiva che consente di addentrarsi nei dettagli dell’opera fino a osservarne le screpolature dell’intonaco.
Completano l’esposizione leonardesca cinque macchine costruite attenendosi scrupolosamente ai disegni del genio vinciano: altro esempio del valore che assume la riproduzione nella divulgazione delle conoscenze artistiche e scientifiche. Un'ulteriore novità di questa “Mostra impossibile” è la compresenza di riproduzioni e opere autentiche come il prezioso Cristo benedicente - tratto da un perduto prototipo di Leonardo e dipinto su tavola secondo l’iconografia del Salvator Mundi - e il bellissimo abito in damasco che rivestiva il corpo di Isabella d’Aragona, ora sepolta nella Sacrestia della Chiesa di San Domenico Maggiore.
Questo esperimento d’ibridazione si prolunga fino al Museo di Capodimonte, dove è stato tracciato un percorso espositivo che propone quindici dipinti ispirati a Leonardo.
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