Incontro con Anri Sala. Answer Me e UnRavel
Dal 16 Dicembre 2015 al 16 Dicembre 2015
Napoli
Luogo: Museo MADRE
Indirizzo: via Settembrini 79
Telefono per informazioni: +39.081.193.13.016
E-Mail info: info@madrenapoli.it
Sito ufficiale: http://www.madrenapoli.it
Mercoledì 16 dicembre (ore 18.00, Sala delle Colonne, primo piano) il direttore del Madre, Andrea Viliani, dialogherà con l’artista albanese Anri Sala.
Seguirà la proiezione di due opere video dell’artista: Answer Me e UnRavel (quest’ultima presentata, nel 2013, alla Biennale di Venezia).
Anri Sala (Tirana, 1974, vive e lavora a Berlino) è uno tra i più autorevoli artisti contemporanei, la cui ricerca video e filmica si pone fra le più importanti delle ultime generazioni. Dopo gli studi presso l’Accademia Albanese delle Arti, Sala si trasferisce in Francia, prima all’Ecole Nationale des Arts Décoratifs di Parigi e poi, per studiare regia, a Le Fresnoy-Studio National des Arts Contemporains di Tourcoing. All’artista, che ha rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia nel 2013 con i video Ravel-Ravel e UnRavel, sono state dedicate mostre personali nei più importanti musei del mondo, fra cui: Baltimore Museum of Art, Baltimora; Haus der Kunst, Monaco di Baviera; Museum of Art, Tel Aviv; Museum of Contemporary Art, Detroit; IMMA-Irish Museum of Contemporary Art, Dublino; Centre Georges Pompidou, Parigi; National Museum of Art, Osaka; Serpentine Gallery, Londra; Musée d’Art Contemporain, Montreal; CAC-Contemporary Arts Center, Cincinnati; De Pont Museum of Contemporary Art, Tilburg; Museum of Contemporary Art, Miami; CCA-Center for Contemporary Art, Kitakyushu, Extra City, Anversa; Fondazione Nicola Trussardi, Milano; Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; DAAD-Deutscher Akademischer Austausch Dienst, Berlino; ARC-Musée d’Art Moderne del la Ville de Paris, Parigi; Deichtorhallen e Kunstverein, Amburgo; The Art Institute, Chicago; Kunsthalle Wien, Vienna; Ikon Gallery, Birmingham; Museum of Art, Dallas; De Appel, Amsterdam. Fra i molti riconoscimenti, l’artista ha vinto, nel 2014, il prestigioso Premio Vincent, dedicato alla memoria di Vincent Van Gogh.
Al Madre, a seguire l’incontro in cui l’artista approfondirà le caratteristiche della sua ricerca, Sala presenterà le seguenti due opere video, entrambe incentrate sulla nostra esperienza intima dello spazio e del tempo, e sulla nostra possibilità di ampliarli, plasmarli, rendere l’esperienza dello spazio e del tempo soggettiva.
Answer Me, video del 2008 (durata: 4 minuti e 51 secondi) girato a Berlino in una cupola geodetica costruita sul Teufelsberg (“la Montagna del Diavolo” in tedesco), una stazione di ascolto posta in cima ad una collina per controllare le comunicazioni sovietiche e della Germania Est. Il video è basato su un dialogo che il regista italiano Michelangelo Antonioni ha scritto su una coppia. La donna cerca di terminare una relazione: “È finita, ammettilo!”. Il suo compagno si rifiuta di ascoltare e suona la batteria, battendo forte le bacchette sui tamburi. Lei continua a chiedere: “Rispondimi!”: a tratti si intende solo la voce della donna, a volte si vedono le sue labbra, intervallate dal suono della batteria, amplificato dalla cupola geodetica.
UnRavel, video del 2013 (proiezione originaria su due schermi separati, durata: 6 minuti 25 secondi e 20 minuti e 45 secondi). Nel video Ravel Ravel (come il successivo presentato alla Biennale di Venezia nel 2013), due diverse interpretazioni del Concerto per mano sinistra, per pianoforte e orchestra del compositore francese Maurice Ravel sono eseguite l’una accanto all’altra, con tempi di esecuzione sfalsati che creano una leggera eco. L’artista fa emergere la risonanza nell’intervallo temporale tra le due esecuzioni, attraverso la ripetizione delle stesse note, come negli esperimenti in camera anecoica, che assorbe l’eco, indicata come il ‘non-luogo’ per eccellenza, uno spazio ‘altro’, o uno spazio ‘in mezzo’ alle due esecuzioni. Nel video UnRavel, l’artista indaga gli stessi concetti di tempo e percezione dello spazio, cercando di annullare le differenze di tempo intrecciate in Ravel Ravel: Chloe, dj posto in piedi in uno spazio bianco, tenta di sincronizzare le esecuzioni di Ravel Ravel, ognuna registrata su un piatto girevole: mentre con la mano sinistra Chloe accelera il ritmo un’esecuzione del concerto, la sua mano destra rallenta opportunamente il tempo dell’altra esecuzione dello stesso concerto, annullando così il divario. L’annullamento delle differenze di tempo nelle due esecuzioni revoca la precedente percezione di eco, dovuta alla ripetizione delle note, ricreando un’ulteriore esperienza sonora.
La Galleria Alfonso Artiaco inaugurerà la mostra personale di Anri Sala venerdì 18 dicembre 2015, alle ore 19.00 (Palazzo de Sangro, Piazzetta Nilo 7, Napoli).
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