L’800 napoletano per l'EXPO 2015
Dal 12 Marzo 2015 al 31 Maggio 2015
Napoli
Luogo: Complesso di San Domenico Maggiore
Indirizzo: vicolo San Domenico Maggiore 18
Curatori: Isabella Valente
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura e al Turismo - Comune di Napoli
Telefono per informazioni: +39 081 0102005
E-Mail info: ilbellooilvero@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.ilbellooilvero.it
La riscoperta dell’800 napoletano è la proposta di Databenc (Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali) che offrirà fino al 31 maggio un ricco calendario di appuntamenti presso il Complesso di San Domenico Maggiore grazie alla collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Un’offerta articolata di eventi che porteranno alla riscoperta del valore del contesto innovativo della Napoli otto-novecentesca, all’avanguardia nel settore artistico-scultoreo di quel periodo, ricco di fermenti che hanno portato all’unità d’Italia. Cuore delle manifestazioni è la mostra Il Bello o il Vero curata dalla professoressa Isabella Valente dell’Università di Napoli Federico II che si rinnova e continua il suo percorso di successo proponendo un programma di iniziative che animeranno il centro storico di Napoli.
Un’opportunità per la città di Napoli e la Campania per proporre, in occasione di Expo 2015, una prestigiosa offerta culturale e turistica, sostenuta da modelli innovativi di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale basati su un moderno utilizzo delle tecnologie.
Ad aprire il ciclo di appuntamenti il prossimo 12 marzo sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Sguardi su Francesco Jerace”, prima personale di Silvio Russino che presenta una selezione di oltre quaranta fotografie dedicate all’opera jeraciana, che sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015. Una mostra che offre la possibilità di riflettere sul piacere della scoperta: non solo la scoperta dell’opera scultoria, di un’epoca passata e di volti realmente esistiti o del tutto immaginati, ma anche e soprattutto la scoperta della personalità di un artista scultore di due secoli fa e di un artista fotografo di oggi.
Il mese di aprile sarà l’occasione per inaugurare nuove mostre affiancandole a quella esistente Il Bello o il Vero.
Il 2 aprile sarà la volta di “Giovanni Tizzano. Anteprima del Novecento” che proporrà una gran parte della collezione delle opere dell’artista napoletano ancora inedita, dando l’occasione di essere ammirata dal grande pubblico. Artista di prestigio nazionale e internazionale, con una viva e attenta riflessione sulla scultura contemporanea, ha partecipato tra gli anni ’20 e ’30 a numerose esposizioni internazionali (tra cui Esposizione Internazionale d‘arte di Barcellona nel 1929; Biennale di Venezia, nel 1932; II Mostra internazionale di arte coloniale, la Mostra di Arte italiana in Svizzera e la Biennale di Venezia, 1934). La mostra sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Il 16 aprile alle ore 17.30, il programma propone “Prospettiva su Lelio Gelli”, artista fiorentino che visse Napoli fino al 1975 e partecipò a numerose esposizioni italiane.
L’esposizione sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Successivamente sarà la volta della mostra “Fogli di pensieri” sui 200 disegni di Costantino Barbella che inaugurerà il 23 aprile e sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015. Con uno stile veloce ed estremamente moderno nei bozzetti modellati dalla luce, dettagliato e rifinito nelle opere finali di altissima qualità, libero nel segno grafico dei disegni, Barbella fu uno degli scultori più amati ed apprezzati dal collezionismo otto-novecentesco. Nella mostra e nel catalogo sono proposti circa duecento disegni inediti, provenienti dalle carte d’artista, intesi come riflessioni e pensieri personali.
La colossale testa inedita dello scultore Saverio Gatto, sarà per la prima volta svelata nella mostra “La testa di Gatto ed altre opere”, che inaugurerà il 30 aprile. Gatto è tra le personalità più affascinanti del panorama artistico dell’800 che nell’arco della sua lunga carriera è approdato a stili e soggetti differenti, aggiornandosi rispetto al verismo di base e attingendo a temi mitologici, futuristici ed espressionistici, fino alla collisione con le tematiche del Novecento, dove affrontò la pittura e volse la propria attenzione alle novità del panorama internazionale. La mostra sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Il calendario di eventi propone inoltre momenti di approfondimento sulle tecniche del restauro. L’appuntamento con Restauri live, dal 5 al 7 maggio, permetterà di assistere al restauro di un bassorilievo di Francesco Jerace, Minerva ed Ercole che uccide l’Idra di Lerna, del 1903, e un busto di Federico Percopo, Amelia, del 1877. Un momento di approfondimento in cui non solo gli addetti ai lavori e gli studenti, ma anche il pubblico di curiosi potrà avvicinarsi al mondo del “dietro le quinte” della scultura. I restauri saranno curati dallo studio Izzo Sanpaolesi.
Incontri e conferenze legati all’ottocento o al contesto completeranno l’offerta culturale: il 13 aprile (ore 17.30) si svolgerà il seminario Pomeriggio di Studio su Vincenzo Marinelli che darà l’occasione per ripercorrere i momenti più importanti di un fortunato periodo artistico della pittura lucana dell’Ottocento, a partire dalla produzione figurativa di questo grande maestro; il 7 maggio alle ore 20.30, l’incontro con Isabella Valente sull’Ottocento Napoletano per il ciclo “Come alla corte di Federico II ovvero parlando e riparlando di scienza”.
Scienza, Arte ed Innovazione saranno i temi al centro di un importante convegno internazionale per disegnare e proporre soluzioni tecnologiche intelligenti che siano in grado di accompagnare turisti e visitatori attraverso una nuova ed innovativa esperienza culturale. Il Convegno “L.O.S.A.I.”, dal 27 al 29 maggio, organizzato da Angelo Chianese, ha come obiettivo quello di mettere a fattor comune le esperienze di ricerca di studenti, ricercatori, studiosi e professionisti provenienti sia dal mondo dell’Information and Communication Technology che da quello degli studi umanistici.
A concludere il ciclo di appuntamenti il 31 maggio il Finissage con un programma di eventi dedicati ad EXPO 2015, che spazieranno dall’arte al cibo alla tecnologia partendo proprio dall’800 e che vedranno protagonisti personaggi del mondo dell’arte, della letteratura e della gastronomia.
Al programma di eventi si affianca, per gli amanti delle tecnologie, il lancio dell’iniziativa Il Bello o il Vero - Virtual Tour,uno strumento di fruizione innovativa che permette la visita virtuale, comodamente dalla propria abitazione, dell'esposizione di sculture attualmente in corso al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore. Tale applicazione non solo consente di godere di una completa panoramica degli splendidi ambienti in cui le opere sono state esposte, ma offre anche un'accurata descrizione e numerosi approfondimenti multimediali per ognuna di esse. Le informazioni fruibili mediante Il Bello o il Vero - Virtual Tour sono messe a disposizione attraverso una piattaforma di catalogazione strutturata dei contenuti che raccoglie centinaia di fascicoli dell'opera d'arte, ovvero un nuovo modo di archiviare e catalogare contenuti storico-artistici da parte del Distretto Databenc.
Tutti gli approfondimenti sul programma degli eventi sono presenti nel portale www.ilbellooilvero.it, dove sarà possibile inoltre collegarsi per visitare la mostra attraverso il Virtual Tour per passeggiare nelle sale godendosi in anteprima il piacere della visita dal vivo.
L’ingresso al complesso è di 5 euro. Al bookshop si può acquistare il catalogo di 600 pagine con un migliaio di foto sulle opere esposte.
Il Bello o il Vero
La mostra Il Bello o il Vero non è semplicemente un’esposizione di opere scultorie di grande importanza e bellezza, ma è anche un viaggio unico, tra arte e tecnologia. Grazie alla presenza di circa 270 sculture di dimensioni e tipo diversi, è la mostra più grande mai realizzata dedicata alla scultura ottocentesca in Italia. La scelta di delineare un percorso incentrato sulla scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento risponde all’esigenza critica di riportare alla luce un paesaggio artistico che andò formandosi in un periodo storico particolarmente complesso ma ad un tempo straordinariamente ricco e moderno, le cui tracce sono rimaste sepolte troppo a lungo, a margine della storiografia e tralasciate dalle occasioni espositive. La mostra Il Bello o il Vero, dunque, segue un’impostazione metodologica precisa, con opere provenienti da musei pubblici e collezioni private, che dimostrano quanto il panorama della scultura napoletana del tempo fosse caratterizzato sì da una forte connotazione territoriale, ma egualmente aperto al confronto con gli altri paesi europei. Con questa mostra, Napoli colma finalmente una profonda lacuna degli studi moderni, riscoprendo un arco temporale cruciale della propria storia e di quella italiana. Un contesto di grande vivacità creativa che, nella scultura, trovò il mezzo più adatto ad esprimere la nuova sensibilità moderna. Il forte impulso verso il realismo, a scapito dell’idealizzazione formale di ascendenza classica, fu dato per primo in Italia da Stanislao Lista, maestro di due intere generazioni di grandi personalità. Tutta la nutrita schiera degli allievi di Lista – da Vincenzo Gemito ad Achille d’Orsi, da Giovan Battista Amendola a Raffaele Belliazzi, da Francesco e Vincenzo Jerace a Costantino Barbella, da Filippo Cifariello a Giuseppe Renda etc. – fu eccezionale protagonista del panorama culturale, non solo napoletano, della seconda metà del secolo e almeno dei primi vent’anni del successivo, generando spesso orientamenti innovativi seguiti poi nel resto d’Italia, ma anche influenzando i circoli europei.
Il Bello o il Vero vuole dare impulso alla riflessione della critica specializzata e del pubblico, mettendo in primo piano la qualità della ricerca, coniugando progresso scientifico, divulgazione della conoscenza e godimento estetico. Il Bello o il Vero è anche un primo importante risultato di un’attività sinergica di ricerca che ha integrato rigore storiografico e completezza divulgativa. L’esposizione si arricchisce con la presenza di nuove tecnologie fruitive per la prima volta sperimentate in Italia, con applicazioni per smartphone e tablet, ricostruzioni in 3D e digitalizzazioni delle opere che non è stato possibile trasportare per problemi di fragilità e di dimensione o perché semplicemente inamovibili.
La gran parte delle opere è esposta per la prima volta. Molte di esse sono state prelevate da depositi, restaurate e quindi rese fruibili.
Il catalogo, edito da DatabencArt e Nicola Longobardi, è molto più di un semplice catalogo di un'esposizione, proponendosi come un testo base per la conoscenza della scultura napoletana del secondo Ottocento.
Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento
a cura di Isabella Valente
600 pp.; foto a colori; prezzo di copertina: euro 120
Il catalogo si accompagna a un volume di approfondimenti:
Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento. Contesti
a cura di Isabella Valente
220 pp.; foto a colori; prezzo di copertina: euro 28
Un’offerta articolata di eventi che porteranno alla riscoperta del valore del contesto innovativo della Napoli otto-novecentesca, all’avanguardia nel settore artistico-scultoreo di quel periodo, ricco di fermenti che hanno portato all’unità d’Italia. Cuore delle manifestazioni è la mostra Il Bello o il Vero curata dalla professoressa Isabella Valente dell’Università di Napoli Federico II che si rinnova e continua il suo percorso di successo proponendo un programma di iniziative che animeranno il centro storico di Napoli.
Un’opportunità per la città di Napoli e la Campania per proporre, in occasione di Expo 2015, una prestigiosa offerta culturale e turistica, sostenuta da modelli innovativi di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale basati su un moderno utilizzo delle tecnologie.
Ad aprire il ciclo di appuntamenti il prossimo 12 marzo sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Sguardi su Francesco Jerace”, prima personale di Silvio Russino che presenta una selezione di oltre quaranta fotografie dedicate all’opera jeraciana, che sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015. Una mostra che offre la possibilità di riflettere sul piacere della scoperta: non solo la scoperta dell’opera scultoria, di un’epoca passata e di volti realmente esistiti o del tutto immaginati, ma anche e soprattutto la scoperta della personalità di un artista scultore di due secoli fa e di un artista fotografo di oggi.
Il mese di aprile sarà l’occasione per inaugurare nuove mostre affiancandole a quella esistente Il Bello o il Vero.
Il 2 aprile sarà la volta di “Giovanni Tizzano. Anteprima del Novecento” che proporrà una gran parte della collezione delle opere dell’artista napoletano ancora inedita, dando l’occasione di essere ammirata dal grande pubblico. Artista di prestigio nazionale e internazionale, con una viva e attenta riflessione sulla scultura contemporanea, ha partecipato tra gli anni ’20 e ’30 a numerose esposizioni internazionali (tra cui Esposizione Internazionale d‘arte di Barcellona nel 1929; Biennale di Venezia, nel 1932; II Mostra internazionale di arte coloniale, la Mostra di Arte italiana in Svizzera e la Biennale di Venezia, 1934). La mostra sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Il 16 aprile alle ore 17.30, il programma propone “Prospettiva su Lelio Gelli”, artista fiorentino che visse Napoli fino al 1975 e partecipò a numerose esposizioni italiane.
L’esposizione sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Successivamente sarà la volta della mostra “Fogli di pensieri” sui 200 disegni di Costantino Barbella che inaugurerà il 23 aprile e sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015. Con uno stile veloce ed estremamente moderno nei bozzetti modellati dalla luce, dettagliato e rifinito nelle opere finali di altissima qualità, libero nel segno grafico dei disegni, Barbella fu uno degli scultori più amati ed apprezzati dal collezionismo otto-novecentesco. Nella mostra e nel catalogo sono proposti circa duecento disegni inediti, provenienti dalle carte d’artista, intesi come riflessioni e pensieri personali.
La colossale testa inedita dello scultore Saverio Gatto, sarà per la prima volta svelata nella mostra “La testa di Gatto ed altre opere”, che inaugurerà il 30 aprile. Gatto è tra le personalità più affascinanti del panorama artistico dell’800 che nell’arco della sua lunga carriera è approdato a stili e soggetti differenti, aggiornandosi rispetto al verismo di base e attingendo a temi mitologici, futuristici ed espressionistici, fino alla collisione con le tematiche del Novecento, dove affrontò la pittura e volse la propria attenzione alle novità del panorama internazionale. La mostra sarà aperta fino al 31 maggio 2015.
Il calendario di eventi propone inoltre momenti di approfondimento sulle tecniche del restauro. L’appuntamento con Restauri live, dal 5 al 7 maggio, permetterà di assistere al restauro di un bassorilievo di Francesco Jerace, Minerva ed Ercole che uccide l’Idra di Lerna, del 1903, e un busto di Federico Percopo, Amelia, del 1877. Un momento di approfondimento in cui non solo gli addetti ai lavori e gli studenti, ma anche il pubblico di curiosi potrà avvicinarsi al mondo del “dietro le quinte” della scultura. I restauri saranno curati dallo studio Izzo Sanpaolesi.
Incontri e conferenze legati all’ottocento o al contesto completeranno l’offerta culturale: il 13 aprile (ore 17.30) si svolgerà il seminario Pomeriggio di Studio su Vincenzo Marinelli che darà l’occasione per ripercorrere i momenti più importanti di un fortunato periodo artistico della pittura lucana dell’Ottocento, a partire dalla produzione figurativa di questo grande maestro; il 7 maggio alle ore 20.30, l’incontro con Isabella Valente sull’Ottocento Napoletano per il ciclo “Come alla corte di Federico II ovvero parlando e riparlando di scienza”.
Scienza, Arte ed Innovazione saranno i temi al centro di un importante convegno internazionale per disegnare e proporre soluzioni tecnologiche intelligenti che siano in grado di accompagnare turisti e visitatori attraverso una nuova ed innovativa esperienza culturale. Il Convegno “L.O.S.A.I.”, dal 27 al 29 maggio, organizzato da Angelo Chianese, ha come obiettivo quello di mettere a fattor comune le esperienze di ricerca di studenti, ricercatori, studiosi e professionisti provenienti sia dal mondo dell’Information and Communication Technology che da quello degli studi umanistici.
A concludere il ciclo di appuntamenti il 31 maggio il Finissage con un programma di eventi dedicati ad EXPO 2015, che spazieranno dall’arte al cibo alla tecnologia partendo proprio dall’800 e che vedranno protagonisti personaggi del mondo dell’arte, della letteratura e della gastronomia.
Al programma di eventi si affianca, per gli amanti delle tecnologie, il lancio dell’iniziativa Il Bello o il Vero - Virtual Tour,uno strumento di fruizione innovativa che permette la visita virtuale, comodamente dalla propria abitazione, dell'esposizione di sculture attualmente in corso al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore. Tale applicazione non solo consente di godere di una completa panoramica degli splendidi ambienti in cui le opere sono state esposte, ma offre anche un'accurata descrizione e numerosi approfondimenti multimediali per ognuna di esse. Le informazioni fruibili mediante Il Bello o il Vero - Virtual Tour sono messe a disposizione attraverso una piattaforma di catalogazione strutturata dei contenuti che raccoglie centinaia di fascicoli dell'opera d'arte, ovvero un nuovo modo di archiviare e catalogare contenuti storico-artistici da parte del Distretto Databenc.
Tutti gli approfondimenti sul programma degli eventi sono presenti nel portale www.ilbellooilvero.it, dove sarà possibile inoltre collegarsi per visitare la mostra attraverso il Virtual Tour per passeggiare nelle sale godendosi in anteprima il piacere della visita dal vivo.
L’ingresso al complesso è di 5 euro. Al bookshop si può acquistare il catalogo di 600 pagine con un migliaio di foto sulle opere esposte.
Il Bello o il Vero
La mostra Il Bello o il Vero non è semplicemente un’esposizione di opere scultorie di grande importanza e bellezza, ma è anche un viaggio unico, tra arte e tecnologia. Grazie alla presenza di circa 270 sculture di dimensioni e tipo diversi, è la mostra più grande mai realizzata dedicata alla scultura ottocentesca in Italia. La scelta di delineare un percorso incentrato sulla scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento risponde all’esigenza critica di riportare alla luce un paesaggio artistico che andò formandosi in un periodo storico particolarmente complesso ma ad un tempo straordinariamente ricco e moderno, le cui tracce sono rimaste sepolte troppo a lungo, a margine della storiografia e tralasciate dalle occasioni espositive. La mostra Il Bello o il Vero, dunque, segue un’impostazione metodologica precisa, con opere provenienti da musei pubblici e collezioni private, che dimostrano quanto il panorama della scultura napoletana del tempo fosse caratterizzato sì da una forte connotazione territoriale, ma egualmente aperto al confronto con gli altri paesi europei. Con questa mostra, Napoli colma finalmente una profonda lacuna degli studi moderni, riscoprendo un arco temporale cruciale della propria storia e di quella italiana. Un contesto di grande vivacità creativa che, nella scultura, trovò il mezzo più adatto ad esprimere la nuova sensibilità moderna. Il forte impulso verso il realismo, a scapito dell’idealizzazione formale di ascendenza classica, fu dato per primo in Italia da Stanislao Lista, maestro di due intere generazioni di grandi personalità. Tutta la nutrita schiera degli allievi di Lista – da Vincenzo Gemito ad Achille d’Orsi, da Giovan Battista Amendola a Raffaele Belliazzi, da Francesco e Vincenzo Jerace a Costantino Barbella, da Filippo Cifariello a Giuseppe Renda etc. – fu eccezionale protagonista del panorama culturale, non solo napoletano, della seconda metà del secolo e almeno dei primi vent’anni del successivo, generando spesso orientamenti innovativi seguiti poi nel resto d’Italia, ma anche influenzando i circoli europei.
Il Bello o il Vero vuole dare impulso alla riflessione della critica specializzata e del pubblico, mettendo in primo piano la qualità della ricerca, coniugando progresso scientifico, divulgazione della conoscenza e godimento estetico. Il Bello o il Vero è anche un primo importante risultato di un’attività sinergica di ricerca che ha integrato rigore storiografico e completezza divulgativa. L’esposizione si arricchisce con la presenza di nuove tecnologie fruitive per la prima volta sperimentate in Italia, con applicazioni per smartphone e tablet, ricostruzioni in 3D e digitalizzazioni delle opere che non è stato possibile trasportare per problemi di fragilità e di dimensione o perché semplicemente inamovibili.
La gran parte delle opere è esposta per la prima volta. Molte di esse sono state prelevate da depositi, restaurate e quindi rese fruibili.
Il catalogo, edito da DatabencArt e Nicola Longobardi, è molto più di un semplice catalogo di un'esposizione, proponendosi come un testo base per la conoscenza della scultura napoletana del secondo Ottocento.
Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento
a cura di Isabella Valente
600 pp.; foto a colori; prezzo di copertina: euro 120
Il catalogo si accompagna a un volume di approfondimenti:
Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento. Contesti
a cura di Isabella Valente
220 pp.; foto a colori; prezzo di copertina: euro 28
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