Mediterraneo: mare nostrum. Fotografie tra terre e mare
Dal 14 Giugno 2014 al 21 Luglio 2014
Napoli
Luogo: Castel dell'Ovo
Indirizzo: via Eldorado 3
Orari: da martedì a sabato 10,30-18,30; domenica 10.30-13.30
Curatori: Patrizia Varone
Enti promotori:
- Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura e al Turismo
- "Lo Cunto" Associazione di Promozione Sociale no profit
Telefono per informazioni: +39 081 795 4593 / 327 5807138
E-Mail info: pat.varone@libero.it
Sito ufficiale: http://www.photographers.it
Dal 14 giugno al 21 luglio 2014 Castel dell'Ovo è sede dell'esposizione "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare, è ideata e curata da Patrizia Varone, organizzata e prodotta da "Lo Cunto" Associazione di Promozione Sociale, promossa e patrocinata dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo, e con il patrocinio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), della Commissione Europea, della Regione Campania, dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del Cnr, Centro Nazionale delle Ricerche. L'esposizione, nel modo in cui è stata concepita, costituisce un primo appuntamento verso la scoperta dell'attualità e delle identità culturali dei Paesi del Mediterraneo scandagliate attraverso l'occhio attento di 11 fotografi, per l'evento di Napoli, che operano in quest'area per lavoro, reporters, o per amore della settima arte, ricerca artistica.
La mostra presenta circa 100 immagini scattate per necessità di cronaca, si tratteranno infatti temi di pregnante attualità, o temi che indagano e approfondiscono le relazioni con i propri paesi di origine. Il percorso espositivo esplora, come fari che di colpo illuminano una parte di mare, alcune realtà dei Paesi del Mediterraneo. Il dialogo intergenerazionale e quello interdisciplinare in questo progetto espositivo si intrecciano amalgamando in un tutt'uno, che crea domande e pone dubbi, l'intero percorso espositivo. Generi e linguaggi dialogano e si confrontano per una fotografia sempre più vicina al fattore "umano", alla persona e alla sua socialità come valore essenziale. Fotografie che pongono dilemmi quali la memoria e la dignità. Immagini che immortalano il viaggio, la sofferenza, la conoscenza, la ricerca, la memoria.
Fotografie che mostrano quella mediterranea come la cultura degli intrecci, degli scambi, della mobilità, della socialità.
Entrambi i generi della produzione fotografica creano un originale confronto tra giovani fotografi del Mediterraneo. La maggior parte dei partecipanti ha un'età che sfiora i trent'anni, permeati di quella che è la cultura mediterranea dove convivono da sempre modernità e tradizione, pluralismo e identità culturale, intrecci etnici, creati dal continuo e atavico fluire delle persone in questo mare, ed evoluzioni culturali che amplificano la vocazione di quest'area ad essere culla e ispirazione artistica.
L'intreccio e il dialogo trovano profondità nella presenza di fotografi del calibro di Francesco Cito, Italia, Georges A. Bertrand, Francia, Gerald Bruneau, Montecarlo.
Questo territorio di mediazione quale è ed è sempre stato il Mediterraneo, ha realizzato fin dall'antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest'area a "sperimentale" luogo di relazioni dove le culture e le arti si confrontano, si modificano e si contaminano. Alessio Romenzi, Christian Minelli, Farouk Abbou, Algeria, Giulio Piscitelli, Giuseppe Carotenuto, Pietro Masturzo, Roberto Salomone e Tami Notsani, Israele, ci accompagneranno in questo viaggio ipotetico attraverso gli occhi e la sensibilità che li caratterizza.
L'esposizione "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare, presenta scorci di realtà differenti nelle sale espositive di Castel dell'Ovo.
Una prima parte delle fotografie collocate al primo livello degli spazi, illustra le condizioni in cui vivono i migranti provenienti da svariati Paesi dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Asia. Passando spesso dallo status di profughi nel nord Africa in campi dell'Unhcr, a quella di migranti sulle carrette di mare che arrivano a Lampedusa, a quella infine di reclusi nei Centri di detenzione distribuiti sul territorio italiano. La sezione, Mare, dedicata appunto ai migranti termina con una finestra sulle seconde generazioni, figli di immigrati nati e cresciuti in Italia.
La seconda parte delle fotografie collocate in mostra, è al secondo livello degli spazi espositivi di Castel dell'Ovo. Queste immagini aprono scorci sulle realtà di alcuni dei Paesi delle sponde del Mediterraneo. La sezione, Terre, dedica attenzione alla Palestina ed Israele attraverso gli sguardi di tre fotografi, si sofferma poi sulla condizione del Patrimonio architettonico artistico e culturale italiano presentando il caso degli scavi di Pompei e termina con uno sguardo alle culture e tradizioni di Algeria e Francia.
Tutte le fotografie sono stampate da Luigi Fedullo di www.labfineart.it, Napoli.
La permanenza della mostra a Castel dell'Ovo è costellata da incontri, sui linguaggi e i generi della fotografia e dell'informazione, da video proiezioni, da visite guidate in compagnia della curatrice e di ospiti d'eccezione, secondo un calendario elaborato. Si comincia con Gerald Bruneau che, martedì 17 giugno alle ore 16, racconterà la sua vita da fotografo artista cominciata nella Factory di Andy Warhol.
L'esposizione è inserita tra gli eventi della "Giornata mondiale del rifugiato" che si terranno il 20 giugno 2014. La giornata voluta dall'Onu nel 2001 per riaffermare i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione dei rifugiati, costituisce un sostegno agli sforzi che l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr, e le altre organizzazioni impegnate nel settore compiono congiuntamente per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sofferenze dei rifugiati. A Napoli la "Giornata mondiale del rifugiato" è promossa dal Tavolo di cittadinanza coordinato dal Servizio Cooperazione Decentrata Legalità e Pace/Ceicc- Europe Direct del Comune di Napoli.
E' in corso una collaborazione culturale con il Progetto Mediterranea, la spedizione nautica, culturale e scientifica che percorrerà il Mediterraneo per i prossimi 5 anni (www.progettomediterranea.com). Il Progetto Mediterranea ha tra gli obiettivi quello di sollevare l’attenzione sul Mediterraneo mettendo in collegamento sponde, paesi, pensieri e azioni. Un incontro con alcuni membri dell'equipaggio di Mediterranea si terrà il 27 giugno alle ore 16 all'interno di "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare al Castel dell'Ovo.
La mostra presenta circa 100 immagini scattate per necessità di cronaca, si tratteranno infatti temi di pregnante attualità, o temi che indagano e approfondiscono le relazioni con i propri paesi di origine. Il percorso espositivo esplora, come fari che di colpo illuminano una parte di mare, alcune realtà dei Paesi del Mediterraneo. Il dialogo intergenerazionale e quello interdisciplinare in questo progetto espositivo si intrecciano amalgamando in un tutt'uno, che crea domande e pone dubbi, l'intero percorso espositivo. Generi e linguaggi dialogano e si confrontano per una fotografia sempre più vicina al fattore "umano", alla persona e alla sua socialità come valore essenziale. Fotografie che pongono dilemmi quali la memoria e la dignità. Immagini che immortalano il viaggio, la sofferenza, la conoscenza, la ricerca, la memoria.
Fotografie che mostrano quella mediterranea come la cultura degli intrecci, degli scambi, della mobilità, della socialità.
Entrambi i generi della produzione fotografica creano un originale confronto tra giovani fotografi del Mediterraneo. La maggior parte dei partecipanti ha un'età che sfiora i trent'anni, permeati di quella che è la cultura mediterranea dove convivono da sempre modernità e tradizione, pluralismo e identità culturale, intrecci etnici, creati dal continuo e atavico fluire delle persone in questo mare, ed evoluzioni culturali che amplificano la vocazione di quest'area ad essere culla e ispirazione artistica.
L'intreccio e il dialogo trovano profondità nella presenza di fotografi del calibro di Francesco Cito, Italia, Georges A. Bertrand, Francia, Gerald Bruneau, Montecarlo.
Questo territorio di mediazione quale è ed è sempre stato il Mediterraneo, ha realizzato fin dall'antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest'area a "sperimentale" luogo di relazioni dove le culture e le arti si confrontano, si modificano e si contaminano. Alessio Romenzi, Christian Minelli, Farouk Abbou, Algeria, Giulio Piscitelli, Giuseppe Carotenuto, Pietro Masturzo, Roberto Salomone e Tami Notsani, Israele, ci accompagneranno in questo viaggio ipotetico attraverso gli occhi e la sensibilità che li caratterizza.
L'esposizione "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare, presenta scorci di realtà differenti nelle sale espositive di Castel dell'Ovo.
Una prima parte delle fotografie collocate al primo livello degli spazi, illustra le condizioni in cui vivono i migranti provenienti da svariati Paesi dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Asia. Passando spesso dallo status di profughi nel nord Africa in campi dell'Unhcr, a quella di migranti sulle carrette di mare che arrivano a Lampedusa, a quella infine di reclusi nei Centri di detenzione distribuiti sul territorio italiano. La sezione, Mare, dedicata appunto ai migranti termina con una finestra sulle seconde generazioni, figli di immigrati nati e cresciuti in Italia.
La seconda parte delle fotografie collocate in mostra, è al secondo livello degli spazi espositivi di Castel dell'Ovo. Queste immagini aprono scorci sulle realtà di alcuni dei Paesi delle sponde del Mediterraneo. La sezione, Terre, dedica attenzione alla Palestina ed Israele attraverso gli sguardi di tre fotografi, si sofferma poi sulla condizione del Patrimonio architettonico artistico e culturale italiano presentando il caso degli scavi di Pompei e termina con uno sguardo alle culture e tradizioni di Algeria e Francia.
Tutte le fotografie sono stampate da Luigi Fedullo di www.labfineart.it, Napoli.
La permanenza della mostra a Castel dell'Ovo è costellata da incontri, sui linguaggi e i generi della fotografia e dell'informazione, da video proiezioni, da visite guidate in compagnia della curatrice e di ospiti d'eccezione, secondo un calendario elaborato. Si comincia con Gerald Bruneau che, martedì 17 giugno alle ore 16, racconterà la sua vita da fotografo artista cominciata nella Factory di Andy Warhol.
L'esposizione è inserita tra gli eventi della "Giornata mondiale del rifugiato" che si terranno il 20 giugno 2014. La giornata voluta dall'Onu nel 2001 per riaffermare i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione dei rifugiati, costituisce un sostegno agli sforzi che l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr, e le altre organizzazioni impegnate nel settore compiono congiuntamente per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sofferenze dei rifugiati. A Napoli la "Giornata mondiale del rifugiato" è promossa dal Tavolo di cittadinanza coordinato dal Servizio Cooperazione Decentrata Legalità e Pace/Ceicc- Europe Direct del Comune di Napoli.
E' in corso una collaborazione culturale con il Progetto Mediterranea, la spedizione nautica, culturale e scientifica che percorrerà il Mediterraneo per i prossimi 5 anni (www.progettomediterranea.com). Il Progetto Mediterranea ha tra gli obiettivi quello di sollevare l’attenzione sul Mediterraneo mettendo in collegamento sponde, paesi, pensieri e azioni. Un incontro con alcuni membri dell'equipaggio di Mediterranea si terrà il 27 giugno alle ore 16 all'interno di "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare al Castel dell'Ovo.
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