Napoli Città della Seta. La Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell'Arte della Seta

Napoli Città della Seta. La Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell'Arte della Seta

 

Dal 20 Dicembre 2018 al 21 Gennaio 2019

Napoli

Luogo: MANN - Museo Archeologico di Napoli

Indirizzo: piazza Museo 19

Enti promotori:

  • Associazione Respiriamo Arte
  • Museo Archeologico di Napoli
  • MiBAC
  • Arcidiocesi di Napoli
  • Comune di Napoli
  • Archivio di Stato di Napoli

Sito ufficiale: http://www.museoarcheologiconapoli.it



L'Associazione Respiriamo Arte inaugura presso il Museo Archeologico di Napoli la mostra "Napoli Città della Seta - La Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell'Arte della Seta giovedì 20 Dicembre alle ore 11:30.

La mostra sarà visitabile dal 20 Dicembre 2018 al 21 Gennaio 2019 e per la prima volta parte del patrimonio tessile della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo: Complesso Museale dell'Arte della Seta sarà esposto al pubblico insieme ai reperti archeologici oggi conservati al Museo, ma ritrovati a fine '800 proprio al di sotto del Conservatorio e della Chiesa, con il contributo scientifico della Prof.ssa Rosalba Ragosta e il Dott. Augusto Cocozza.

L’Associazione culturale Respiriamo Arte da maggio 2015 si occupa del recupero, valorizzazione e promozione della Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo: Complesso Museale dell’Arte della Seta in via San Biagio dei Librai 118. Un sito di grande valore artistico, storico e monumentale che permette di riportare alla luce un volto di Napoli per troppo tempo dimenticato: quello d’importante centro di produzione e lavorazione della seta, settore trainante dell’economia del regno di Napoli dalla seconda metà del XVI fino al XVIII. Il punto di forza, l’originalità e attrattività per il visitatore rispetto a questo luogo è il racconto quasi inedito, o comunque nuovo rispetto all’offerta del centro storico della città, della tradizione serica napoletana ricostruita attraverso la storia della Corporazione e del Conservatorio dell'Arte della Seta che aveva sede proprio in questo complesso. Nel panorama della manifattura serica, infatti, si ricorda e si associano per Napoli e Campania esclusivamente le Seterie di San Leucio, ma questa è una storia di fine ’700 quando Ferdinando IV di Borbone decise di dare vita al suo sogno utopico di una Real colonia chiamata Ferdinandopoli. 

La storia della Corporazione dell’Arte della Seta di Napoli ha inizio invece, ufficiosamente già nell’alto medioevo quando nascono le prime botteghe artigiane ebree nella zona di Largo Portanova, e ufficialmente nell’anno 1477 quando Re Ferrante D’Aragona decide di instituire con nuovo statuto e denominazione l’Arte che sarà chiamata Consolato della Seta perché retta da tre Consoli, due mercanti e un tessitore. Una Corporazione molto potente che si distinse da subito dalle altre vantando agevolazioni fiscali e commerciali,un proprio governo, un proprio Tribunale con annesse Carceri nella Piazza della Sellaria. 

Inoltre il ritrovamento ottocentesco, nella zona del Conservatorio e della Chiesa, di un piedistallo e una base di una statua entrambe in marmo con epigrafi in greco, permette d’ipotizzare che in loco in epoca greca era la sede dei Cretondi, una delle Fratrie greco-romane in cui si suddividevano i cittadini di Neapolis a partire dal 400 a.C. sul modello delle altre città greche.

La Chiesa dell’Arte della Seta infine rientra a pieno titolo nella rete EXTRAMANN OBVIA PER IL MANN. Un progetto che coinvolge il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e un’insieme di nuove realtà nate per valorizzare il patrimonio culturale della città; il Museo e i promotori delle iniziative culturali presentano insieme un’offerta integrata e sconti ai visitatori.

Le attività dell’Associazione godono da anni del patrocinio morale del Comune di Napoli, attraverso l' Assessorato ai Giovani, Creatività, Innovazione - Comune di Napoli, rappresentato dall’Assessore Alessandra Clemente, da sempre attenta ai bisogni dei giovani e impegnata attivamente nel promuoverne i progetti sociali e culturali.

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