Ritmo plastico del 14 luglio

Gino Severini

 
DESCRIZIONE:
La tela, con cornice dipinta dall’artista, è una delle più note ed esposte del periodo futurista del pittore che la considerava fra le sue più riuscite.

Venne eseguita a Parigi nel 1913, poco prima delle nozze con Jeanne Fort, la giovanissima figlia del “Principe dei Poeti” Paul Fort, e del conseguente rientro in Italia.
Il “14 luglio” al quale il titolo rimanda non rinvia tanto alla data celebrativa quanto al nome di un celebre caffè parigino (del resto segnalato dalla grande scritta in basso a sinistra), anche se non è escluso un ammiccamento ai temi libertari e laici della rivoluzione francese in un artista che, nel suo periodo prefuturista, si era distinto per la sua adesione alle correnti del socialismo umanitario.
Il tema dell’opera dunque è la evocazione della vita dinamica e febbrile che anima un caffè parigino ricco di luci e colori, in pieno accordo con la celebrazione del dinamismo urbano proclamata dai manifesti futuristi e con la particolare attenzione alle tematiche “unanimiste” proposte dalla poesia di Jules Romains che Severini aveva trasferito in pittura nelle sue prime opere.
Il caffè, così come il boulevard, il tabarin, l’autobus o il metro, temi tutti al centro dei quadri futuristi di Severini , sono visti dal poeta simbolista francese come luoghi privilegiati degli “unanimi”, nei quali l’Io individuale giunge a percepire la sua essenza in intima comunione con la dimensione della vita collettiva.
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