Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo
Dal 10 Giugno 2022 al 19 Settembre 2022
Napoli
Luogo: Museo Archeologico Nazionale di Napoli- MANN
Indirizzo: Piazza Museo 18
Orari: Aperto tutti i giorni, eccetto martedì, dalle 9 alle 19.30 Aperture serali: tutti i giovedì sera, dalle 20 alle 23, con biglietto speciale al costo di 2 euro Prima domenica del mese: ingresso gratuito
Curatori: Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu, Maria Letizia Pulcini
Enti promotori:
- Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Turismo Artigianato e Commercio
- Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
- Direzione Regionale Musei della Sardegna
- Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Prolungata: fino al 19 settembre 2022
Costo del biglietto: Intero: 15 euro Coppia di adulti over 25: 13 euro cadauno 18-25 anni non compiuti: 2 euro Under 18: gratuito
Sito ufficiale: http://mostrainternazionalesardegna.it/
L’esposizione, in programma nel Salone della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 10 giugno all’11 settembre 2022, rivela al pubblico storie suggestive, testimonianze materiali, civiltà affascinanti, per molti versi ancora tutte da scoprire.
Promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, la Direzione Regionale Musei della Sardegna e, per la tappa partenopea, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’evento ha ottenuto il Patrocinio del MAECI e del MIC e si avvale della collaborazione della Fondazione di Sardegna e del coordinamento generale di Villaggio Globale International.
La mostra, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, rientra nel progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea con i fondi POR FESR SARDEGNA 2014/2020 (Azione 6.8.3).
Il percorso, che racconta le antichissime culture megalitiche della Sardegna, tra cui anche quella nuragica, accende i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas”, di epoca neolitica ed eneolitica, e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici. Focus, ancora, sulle incredibili architetture dei nuraghi, che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’isola, sulle cosiddette “tombe di giganti” e sui contatti, a volte imprevedibili, tra civiltà soltanto geograficamente lontane. Tra i quasi duecento reperti esposti, provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, vi sono i famosi bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; spade votive; modellini di edifici e navi; monili e vasellame. L’esposizione è arricchita daricostruzioni e approfondimenti grafici e multimediali per contestualizzare lo straordinario patrimonio megalitico dell’isola.
Eccezionale prestito in mostra è una delle celebri sculture in pietra dei Guerrieri di Mont’e Prama, sulla cui datazione vi è ancora ampio dibattito tra gli studiosi. Grazie al Ministero della Cultura italiano e alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, il capolavoro, mai prestato sinora, è ambasciatore di un messaggio di continuità tra le antichissime culture mediterranee. Una presenza particolarmente significativa, in un momento in cui le recenti scoperte archeologiche trasmettono
la perenne attualità del nostro passato. L’esposizione è curata da Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino. Nel comitato scientifico figurano Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini.
“Con la quarta tappa, al MANN di Napoli – dichiara Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna - si conclude l’itinerario della mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica”. Un’iniziativa che fa parte di un intenso percorso intrapreso dalla Regione per valorizzare il patrimonio archeologico sardo, parte considerevole di quello nazionale. Stiamo puntando a rilanciare l’Isola, anche grazie ad investimenti per nuovi modelli di sviluppo: la cultura, e quindi il turismo culturale, rappresenta uno scenario possibile, nel quale crediamo fortemente. Infatti, la valorizzazione della nostra storia, della nostra identità e delle nostra cultura sono strumenti fondamentali di sviluppo e promozione. Nella mostra, ospitata in quattro importanti musei europei, la civiltà nuragica, troppo spesso sottovalutata e trascurata, è stata la protagonista: la Sardegna può contare su circa 7.000 nuraghi che offrono un’opportunità di rilancio della nostra offerta culturale anche sul mercato internazionale, non solo come punto di riferimento per studiosi, ma anche per appassionati e turisti”.
Mentre per Giovanni Chessa, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna: “Questa grande esposizione, che dopo i successi internazionali rientra in Italia nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre al consenso del pubblico (nelle tappe estere complessivamente sono stati circa 245mila i visitatori della mostra), ha ricevuto anche la ‘Medaglia del Presidente della Repubblica’. Un meritato riconoscimento per il valore di questo evento straordinario, fortemente voluto dalla Regione, che ha garantito, e continuerà a garantire fino a settembre, un concreto ritorno di immagine e una visibilità internazionale alla Sardegna, ai suoi musei e ai suoi beni archeologici, presentandola come un punto di riferimento di valenza culturale nel Mediterraneo. Il nostro straordinario patrimonio archeologico merita di essere valorizzato e promosso, essendo in grado di evidenziare l’unicità della storia e della dimensione culturale della Sardegna, divenuta negli anni anche meta di un importante turismo culturale”.
“Un progetto – precisano Francesco Muscolino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e direttore ad interim fino a febbraio 2022 della Direzione Regionale Musei Sardegna e Luana Toniolo a capo alla Direzione dal marzo 2022 - che si situa nell’ambito di un’articolata e proficua collaborazione e comunanza di intenti tra la Regione Autonoma della Sardegna, in particolare l’Assessorato al turismo, artigianato e commercio, e le istituzioni museali del Ministero della Cultura in Sardegna. Determinante è infatti il contributo del Museo di Cagliari, divenuto autonomo nel 2020, e di due musei di Sassari e Nuoro afferenti alla Direzione Regionale, che prestano la totalità dei quasi 200 reperti esposti”.
“Sardegna Isola Megalitica” è accompagnata da un raffinato catalogo, una coedizione Skira / Il Cigno GG Edizioni, disponibile in 5 diverse lingue: italiano, inglese, tedesco, russo e greco.
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