Davide Bramante. Compressioni
Dal 16 Novembre 2012 al 22 Dicembre 2012
Palermo
Luogo: Galleria RizzutoArte
Indirizzo: via Monte Cuccio 30
Orari: da mercoledì a sabato 16-20
Curatori: Marco Meneguzzo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 348 3622577/ 091 526843
E-Mail info: evaoliveri@rizzutoarte.com
Sito ufficiale: http://www.rizzutoarte.com
Sarà inaugurata giovedì 15 novembre, alle ore 19.00, presso la Galleria RizzutoArte (Palermo, via Monte Cuccio 30) la nuova mostra personale di Davide Bramante, Compressioni. Dell’apprezzato artista-fotografo, saranno esposte dieci grandi opere fotografiche della serie dedicata alle città (New York, Londra, Berlino, Shanghai, Pechino, Roma) e dodici acquarelli inediti, ultima novità della sua raffinata ricerca artistica.
Il titolo della mostra – curata da Marco Meneguzzo, e con un suo saggio in catalogo - allude ovviamente ad un parallelismo concettuale tra la tecnica fotografica di Bramante e quella informatica utilizzata per ridurre le dimensioni dei files. Come documenti compressi, ogni fotografia contiene più immagini, più prospettive, più proiezioni mentali della stessa città, e si rivela così un’efficace tecnica visiva di riduzione dello spazio necessario alla memorizzazione dei dati: tuttavia, nel pensare questa operazione la mente “vede” e immagina una sorta di strano amalgama in cui si mescolano, apparentemente alla rinfusa, le immagini sovrapposte, che materialmente si comprimono sino a far penetrare ciascuno “schermo”, ciascun “paesaggio urbano” – oggetto del singolo scatto, poi sovrapposto - nell’altro . Le opere fotografiche, infatti, rigorosamente non digitali, sono realizzate con la tecnica della esposizione multipla in fase di ripresa, risultato di più scatti (da quattro a nove) sulla stessa porzione di pellicola, caratteristica distintiva unica che ha assicurato a Bramante un posto più che meritato nella fotografia d’arte. La simultaneità di queste visioni di città diventa così l’occasione non tanto di vedere e di “decomprimere” le immagini per ritornare a una visione singola, quanto quella di stabilire relazioni nuove tra gli oggetti, le persone, le vedute che la compressione ha casualmente accostato, creando così nuove città, nuovi modi di vedere il nostro orizzonte quotidiano.
Davide Bramante, nato a Siracusa nel 1970, si è formato a Torino, alla prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti. Oggi, a 42 anni, il suo curriculum artistico annovera esperienze a livello internazionale. Ha all’attivo oltre sessanta mostre tra personali e collettive in Musei, Fondazioni e Gallerie nazionali ed estere, tra cui il MoMA New York Museum, il MACI di Isernia, il Palazzo delle Papesse di Siena e il Kunsthaus Tacheles di Berlino. Alla Galleria RizzutoArte saranno esposte le photos dedicate alle indagini sulle città, da Roma a New York, fino alle metropoli d’Oriente, emblema della società convulsa in cui viviamo e magico richiamo ad una realtà “altra” che, come rivela l’autore stesso, corrisponde al suo modo di ricordare, di pensare e di sognare.
DAVIDE BRAMANTE nasce il 7 novembre 1970 a Siracusa, terra di paesaggi e di storia, dove molteplici dominazioni si sono avvicendate e sovrapposte. Forse anche per questo l’artista cresce con un interesse particolare per le architetture e le sovrapposizioni. Il suo cognome, inoltre, stimola in Davide bambino una compiaciuta curiosità per il suo illustre omonimo - architetto e sommo artista del Rinascimento – tanto da condurlo verso un percorso di studi a carattere artistico.
Si diploma all’Istituto d’Arte della sua città, quindi si trasferisce a Torino per frequentare la prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti, dove nel 1995 consegue, col lode, il Diploma di Laurea in Scenografia. Torino diventa la sua seconda città. Sono anni di studio, di conoscenze e di esperienze molto importanti per la sua formazione; a detta dell’artista “gli anni più belli, i più intensi artisticamente parlando”.
Nel 2006 ottiene la sua seconda laurea, col lode, all’Accademia “Fidia” di Cosenza.
Nel 1998 inizia la sua attività espositiva, con le collettive “G.A.M.E.” presso la Galleria d’arte Moderna di Bologna e “Brain Machine” alla Galleria d’arte Moderna di Sarajevo.
Sempre nel 1998 è vincitore di due borse di studio presso la prestigiosa Franklin Furnace Foundation di New York, unico artista italiano dal 1969. Realizza il progetto “The Future of Present” e partecipa ad una mostra collettiva al MoMA New York Museum. Nel 1999 riceve un’altra borsa di studio dal Ministero Italiano degli Affari Esteri, grazie alla quale completa il progetto “Movin’up”, alla Furnace Foundation. Tra le sue mostre più importanti, la personale al Museo MACI di Isernia e la personale al Belle Arti di RVS di New York. Partecipa alle più importanti fiere internazionali: Art Basel, Art Cologne, Artissima (Torino), MiArt (Milano), Artefiera (Bologna), Art Verona, ARCO (Madrid), Palm Beach 3 (Florida), FIAC Parigi, SH Shanghai, CIGE Pechino.
Hanno scritto di lui critici e curatori autorevoli, tra i quali Gianluca Marziani, Marco Meneguzzo, Lorand Hegyi, Paola Nicita, Andrea G. Pinketts, Haidi Sciacchitano.
Dopo il periodo torinese, l’artista ha vissuto a lungo tra Milano, Bologna, New York e Londra, ma da qualche anno ha deciso di ritornare nella sua città natale, dove attualmente vive e lavora.
Il titolo della mostra – curata da Marco Meneguzzo, e con un suo saggio in catalogo - allude ovviamente ad un parallelismo concettuale tra la tecnica fotografica di Bramante e quella informatica utilizzata per ridurre le dimensioni dei files. Come documenti compressi, ogni fotografia contiene più immagini, più prospettive, più proiezioni mentali della stessa città, e si rivela così un’efficace tecnica visiva di riduzione dello spazio necessario alla memorizzazione dei dati: tuttavia, nel pensare questa operazione la mente “vede” e immagina una sorta di strano amalgama in cui si mescolano, apparentemente alla rinfusa, le immagini sovrapposte, che materialmente si comprimono sino a far penetrare ciascuno “schermo”, ciascun “paesaggio urbano” – oggetto del singolo scatto, poi sovrapposto - nell’altro . Le opere fotografiche, infatti, rigorosamente non digitali, sono realizzate con la tecnica della esposizione multipla in fase di ripresa, risultato di più scatti (da quattro a nove) sulla stessa porzione di pellicola, caratteristica distintiva unica che ha assicurato a Bramante un posto più che meritato nella fotografia d’arte. La simultaneità di queste visioni di città diventa così l’occasione non tanto di vedere e di “decomprimere” le immagini per ritornare a una visione singola, quanto quella di stabilire relazioni nuove tra gli oggetti, le persone, le vedute che la compressione ha casualmente accostato, creando così nuove città, nuovi modi di vedere il nostro orizzonte quotidiano.
Davide Bramante, nato a Siracusa nel 1970, si è formato a Torino, alla prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti. Oggi, a 42 anni, il suo curriculum artistico annovera esperienze a livello internazionale. Ha all’attivo oltre sessanta mostre tra personali e collettive in Musei, Fondazioni e Gallerie nazionali ed estere, tra cui il MoMA New York Museum, il MACI di Isernia, il Palazzo delle Papesse di Siena e il Kunsthaus Tacheles di Berlino. Alla Galleria RizzutoArte saranno esposte le photos dedicate alle indagini sulle città, da Roma a New York, fino alle metropoli d’Oriente, emblema della società convulsa in cui viviamo e magico richiamo ad una realtà “altra” che, come rivela l’autore stesso, corrisponde al suo modo di ricordare, di pensare e di sognare.
DAVIDE BRAMANTE nasce il 7 novembre 1970 a Siracusa, terra di paesaggi e di storia, dove molteplici dominazioni si sono avvicendate e sovrapposte. Forse anche per questo l’artista cresce con un interesse particolare per le architetture e le sovrapposizioni. Il suo cognome, inoltre, stimola in Davide bambino una compiaciuta curiosità per il suo illustre omonimo - architetto e sommo artista del Rinascimento – tanto da condurlo verso un percorso di studi a carattere artistico.
Si diploma all’Istituto d’Arte della sua città, quindi si trasferisce a Torino per frequentare la prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti, dove nel 1995 consegue, col lode, il Diploma di Laurea in Scenografia. Torino diventa la sua seconda città. Sono anni di studio, di conoscenze e di esperienze molto importanti per la sua formazione; a detta dell’artista “gli anni più belli, i più intensi artisticamente parlando”.
Nel 2006 ottiene la sua seconda laurea, col lode, all’Accademia “Fidia” di Cosenza.
Nel 1998 inizia la sua attività espositiva, con le collettive “G.A.M.E.” presso la Galleria d’arte Moderna di Bologna e “Brain Machine” alla Galleria d’arte Moderna di Sarajevo.
Sempre nel 1998 è vincitore di due borse di studio presso la prestigiosa Franklin Furnace Foundation di New York, unico artista italiano dal 1969. Realizza il progetto “The Future of Present” e partecipa ad una mostra collettiva al MoMA New York Museum. Nel 1999 riceve un’altra borsa di studio dal Ministero Italiano degli Affari Esteri, grazie alla quale completa il progetto “Movin’up”, alla Furnace Foundation. Tra le sue mostre più importanti, la personale al Museo MACI di Isernia e la personale al Belle Arti di RVS di New York. Partecipa alle più importanti fiere internazionali: Art Basel, Art Cologne, Artissima (Torino), MiArt (Milano), Artefiera (Bologna), Art Verona, ARCO (Madrid), Palm Beach 3 (Florida), FIAC Parigi, SH Shanghai, CIGE Pechino.
Hanno scritto di lui critici e curatori autorevoli, tra i quali Gianluca Marziani, Marco Meneguzzo, Lorand Hegyi, Paola Nicita, Andrea G. Pinketts, Haidi Sciacchitano.
Dopo il periodo torinese, l’artista ha vissuto a lungo tra Milano, Bologna, New York e Londra, ma da qualche anno ha deciso di ritornare nella sua città natale, dove attualmente vive e lavora.
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