Donna: Singolare Femminile. Dal punto di vista di 7 artiste
Dal 07 Marzo 2015 al 20 Marzo 2015
Parma
Luogo: Galleria S.Andrea
Indirizzo: via Cavestro 6
Orari: da martedì a sabato 10-12 / 16-19; domenica 16-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0521 228136
E-Mail info: info@ucai-parma.it
Sito ufficiale: http://www.ucai-parma.it
L' intento di voler omaggiare la donna sembra essere diventato un appuntamento fisso in Galleria S. Andrea e anche quest'anno sette socie della storica associazione di Parma si sono unite per realizzare la terza edizione della collettiva dal titolo “DONNA: SINGOLARE FEMMINILE”.
Non solo una mostra ma un'iniziativa di sensibilizzazione all'arte e alla figura femminile anche attraverso un evento collaterale: sabato 14 marzo alle ore 17 ad ingresso gratuito si terrà in Galleria il concerto del Dedalus Ensemble “NON SOLO MIMOSE”, realizzato in collaborazione con l'associazione Musica e… .
Di seguito un breve “ritratto” di ognuna delle sette artiste partecipanti:
Ester Aimi:
“...la resa sulla tela si impreziosisce di personalità e di elementi decorativi in foglia d’oro e di rame, di evanescenze da cui fanno capolino dolci visi di donna, di sinuosità che ricordano l’Art Dèco. La figura umana si esprime in funzione della decorazione e viceversa, a suggerire che nessuno può sopravvivere, se incapace di trovare segni di bellezza a cui aggrapparsi e con i quali poter continuare a sperare. Gioia di esserci e di testimoniare la bellezza...”
Testo a cura di Giulia Bia
Anna Maria Bujani:
“...con le ventisei lettere dell'alfabeto Anna Maria Bujani segue le tappe di un percorso
al confine tra le strutture dell'esperienza e il ribollire del sogno,verso un territorio
dove il fascino della forma porta la scrittura - ogni scrittura,intesa come pulsione
espressiva oltre alfabeti e tecniche - a superare la traduzione della ricerca di una consonante poetica con il pensiero...
Oggetti di una identità femminile con discrezione da un sapere mitico di luoghi e forme in
cui riconoscersi:Gli ideogrammi condensati in singole lettere sanno poi esplodere arrivando a coinvolgere il riguardante nella libertà interpretativa...”
Testo a cura di Antonio Musiari
Margherita Caldanini:
“...Il colore è quindi il mezzo con cui Margherita Caldanini supera la barriera del tempo e dello spazio e ci accompagna verso quel senso di infinito che scaturisce dalle sue opere permettendo al sogno di entrare in collisione con la realtà e di contaminarla.
Gli Acquerelli e le Sculture sono accomunati da continui ed evidenti rimandi al fascino del mondo naturale,all'anima e alla meraviglia di questa terra sempre in mutamento e sempre così uguale a se stessa, e ai suoi elementi ACQUA,TERRA,
FUOCO, ARIA che sono alla base del suo fare artistico e al mistero della vita
stessa che pur sfuggendo rimane impressa nell'Acqua e nella Terra...”
Testo a cura di Paola Bonoretti
Paola Cuozzo:
La sua costante ricerca si estrinseca in una visione poetica, ricca di emozioni spontanee, di sensazioni dirette, aderenti alla realtà dei luoghi e delle stagioni, vivacizzate dalla luce e dal colore.
Testo a cura di R. Tamani
Angela Marruso:
“Nel suo linguaggio pittorico le caratteristiche tradizionali della pittura, come l’uso costruttivo del colore e del disegno, la gestualità e la pennellata (da lei risolte con una stesura molto precisa ma mai fredda), si combinano con i codici della rappresentazione fotografica, come il taglio prospettico o la saturazione della luce, tanto che in molti suoi quadri il reale sembra addirittura più vero che nella realtà, perché appunto non si accontenta di esserne una replica oggettiva, ma ne acquisisce i valori sentimentali, che sono il fulcro della visione soggettiva dell’individuo, sia di chi dipinge, sia di chi fruisce dell’opera...”
Testo a cura di Prof.ssa Anna Mavilla
Maria Grazia Passini:
“Non sono semplici montagne quelle dipinte da Maria Grazia Passini. Si crede di salire sul tetto del mondo, invece si scende nelle profondità dello spirito..….
In ogni opera continua a salire verso il cielo e a far battere il suo, il nostro cuore, all’unisono con quello delle montagne e dell’universo. Si dice che l’arte sia medium di qualcosa, di qualcuno lassù, e che l’artista sia solo interprete e tramite del divino. Nell’opera della Passini questo ha un’evidenza sconcertante, paragonabile alla forza espressiva, comunicativa dei più grandi artisti. Perché è arte vera. Non descrive soltanto, ma incide, non parla ma canta. Ci fa percepire l’anima dell’uomo e del mondo. E il mistero, come il vento che spira sulle cime.”
Testo a cura di Manuela Bartolotti
Giuseppina Vecchi:
“E’ evidente che Giusy Vecchi rappresenti soprattutto donne intente agli esercizi più spericolati,perché il corpo femminile si piega ad ogni eleganza ed insieme si riveste dei colori dei pavoni senza perdere nulla del suo fascino. E’ quello che rappresenta nelle sue tele e nei suoi acquerelli.
Testo a cura di Marzio Dall’Acqua
“...Come in un “parterre de reines”, vedremo Audrey Hepburn e le attualissime stars Angelina Jolie, Scarlett Johansson, Penelope Cruz. Ma non hanno l’attitudine dell’icona, la posa fatale, il foto-ritocco da celluloide, bensì una naturalezza e l’espressione di persone comuni che si fanno conoscere e riconoscere come amiche, pur essendo le bellissime interpreti dei nostri sogni e delle nostre emozioni...”
Testo a cura di Manuela Bartolotti, dalla Gazzetta di Parma del 13/12/2014
Non solo una mostra ma un'iniziativa di sensibilizzazione all'arte e alla figura femminile anche attraverso un evento collaterale: sabato 14 marzo alle ore 17 ad ingresso gratuito si terrà in Galleria il concerto del Dedalus Ensemble “NON SOLO MIMOSE”, realizzato in collaborazione con l'associazione Musica e… .
Di seguito un breve “ritratto” di ognuna delle sette artiste partecipanti:
Ester Aimi:
“...la resa sulla tela si impreziosisce di personalità e di elementi decorativi in foglia d’oro e di rame, di evanescenze da cui fanno capolino dolci visi di donna, di sinuosità che ricordano l’Art Dèco. La figura umana si esprime in funzione della decorazione e viceversa, a suggerire che nessuno può sopravvivere, se incapace di trovare segni di bellezza a cui aggrapparsi e con i quali poter continuare a sperare. Gioia di esserci e di testimoniare la bellezza...”
Testo a cura di Giulia Bia
Anna Maria Bujani:
“...con le ventisei lettere dell'alfabeto Anna Maria Bujani segue le tappe di un percorso
al confine tra le strutture dell'esperienza e il ribollire del sogno,verso un territorio
dove il fascino della forma porta la scrittura - ogni scrittura,intesa come pulsione
espressiva oltre alfabeti e tecniche - a superare la traduzione della ricerca di una consonante poetica con il pensiero...
Oggetti di una identità femminile con discrezione da un sapere mitico di luoghi e forme in
cui riconoscersi:Gli ideogrammi condensati in singole lettere sanno poi esplodere arrivando a coinvolgere il riguardante nella libertà interpretativa...”
Testo a cura di Antonio Musiari
Margherita Caldanini:
“...Il colore è quindi il mezzo con cui Margherita Caldanini supera la barriera del tempo e dello spazio e ci accompagna verso quel senso di infinito che scaturisce dalle sue opere permettendo al sogno di entrare in collisione con la realtà e di contaminarla.
Gli Acquerelli e le Sculture sono accomunati da continui ed evidenti rimandi al fascino del mondo naturale,all'anima e alla meraviglia di questa terra sempre in mutamento e sempre così uguale a se stessa, e ai suoi elementi ACQUA,TERRA,
FUOCO, ARIA che sono alla base del suo fare artistico e al mistero della vita
stessa che pur sfuggendo rimane impressa nell'Acqua e nella Terra...”
Testo a cura di Paola Bonoretti
Paola Cuozzo:
La sua costante ricerca si estrinseca in una visione poetica, ricca di emozioni spontanee, di sensazioni dirette, aderenti alla realtà dei luoghi e delle stagioni, vivacizzate dalla luce e dal colore.
Testo a cura di R. Tamani
Angela Marruso:
“Nel suo linguaggio pittorico le caratteristiche tradizionali della pittura, come l’uso costruttivo del colore e del disegno, la gestualità e la pennellata (da lei risolte con una stesura molto precisa ma mai fredda), si combinano con i codici della rappresentazione fotografica, come il taglio prospettico o la saturazione della luce, tanto che in molti suoi quadri il reale sembra addirittura più vero che nella realtà, perché appunto non si accontenta di esserne una replica oggettiva, ma ne acquisisce i valori sentimentali, che sono il fulcro della visione soggettiva dell’individuo, sia di chi dipinge, sia di chi fruisce dell’opera...”
Testo a cura di Prof.ssa Anna Mavilla
Maria Grazia Passini:
“Non sono semplici montagne quelle dipinte da Maria Grazia Passini. Si crede di salire sul tetto del mondo, invece si scende nelle profondità dello spirito..….
In ogni opera continua a salire verso il cielo e a far battere il suo, il nostro cuore, all’unisono con quello delle montagne e dell’universo. Si dice che l’arte sia medium di qualcosa, di qualcuno lassù, e che l’artista sia solo interprete e tramite del divino. Nell’opera della Passini questo ha un’evidenza sconcertante, paragonabile alla forza espressiva, comunicativa dei più grandi artisti. Perché è arte vera. Non descrive soltanto, ma incide, non parla ma canta. Ci fa percepire l’anima dell’uomo e del mondo. E il mistero, come il vento che spira sulle cime.”
Testo a cura di Manuela Bartolotti
Giuseppina Vecchi:
“E’ evidente che Giusy Vecchi rappresenti soprattutto donne intente agli esercizi più spericolati,perché il corpo femminile si piega ad ogni eleganza ed insieme si riveste dei colori dei pavoni senza perdere nulla del suo fascino. E’ quello che rappresenta nelle sue tele e nei suoi acquerelli.
Testo a cura di Marzio Dall’Acqua
“...Come in un “parterre de reines”, vedremo Audrey Hepburn e le attualissime stars Angelina Jolie, Scarlett Johansson, Penelope Cruz. Ma non hanno l’attitudine dell’icona, la posa fatale, il foto-ritocco da celluloide, bensì una naturalezza e l’espressione di persone comuni che si fanno conoscere e riconoscere come amiche, pur essendo le bellissime interpreti dei nostri sogni e delle nostre emozioni...”
Testo a cura di Manuela Bartolotti, dalla Gazzetta di Parma del 13/12/2014
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