Figure contro. Fotografia della differenza

Giordano Bonora, L’incontro n.7, Bologna 1980. Stampa fotografica in bianco e nero

 

Dal 21 Aprile 2018 al 30 Settembre 2018

Parma

Luogo: CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione

Indirizzo: Strada Viazza di Paradigna 1

Curatori: Paolo Barbaro, Cristina Casero, Claudia Cavatorta

Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 5 a fronte della presentazione del biglietto di ingresso a Fotografia Europea. Con il biglietto di ingresso allo CSAC si potrà usufruire di una riduzione del biglietto di ingresso a Fotografia Europea

Telefono per informazioni: +39 0521 607791

E-Mail info: servizimuseali@csacparma.it

Sito ufficiale: http://www.csacparma.it



Sabato 21 aprile 2018 alle ore 11.00, all’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC di Parma, apre la mostra Figure contro. Fotografia della differenza, nell’ambito dell’edizione 2018 di Fotografia Europeadal titolo RIVOLUZIONI. Ribellioni, cambiamenti, utopie.
 
La mostra, a cura di Paolo Barbaro, Cristina Casero e Claudia Cavatorta, nella Sala delle Colonne dello CSAC, è interamente costruita con materiali provenienti dagli archivi dello CSAC e consente di “vedere” con chiarezza come la fotografia, soprattutto nel corso degli anni Settanta, abbia avuto un ruolo importante nel sensibilizzare le coscienze intorno a questioni nascoste, dimenticate, se non censurate, anche al di là di esplicite intonazioni di denuncia. Figure controsi propone anche come un preludio alla più ampia esposizione che entro il 2018 occuperà lo spazio espositivo principale dello CSAC, e che avrà come fulcro opere riferite esclusivamente all’anno 1968, provenienti da tutte e cinque le sezioni dell’archivio (Arte, Fotografia, Progetto, Spettacolo, Media/moda).
 
Le figure contro evocate dal titolo sono quelle immortalate in questi scatti: persone escluse dal racconto sociale, letteralmente spinte ai margini, in quanto la loro stessa esistenza è in contrasto con le logiche imperanti nella moderna società; cancellate dall'immaginario collettivo, esse ritornano con tutta la loro pregnanza in queste immagini, che si danno come asserzioni di esistenza, testimonianza di vite condotte all'insegna della differenza, della non omologazione, della sofferenza, ma anche della spontaneità e della naturalezza. 
 
In altri casi sono protagoniste figure che rispetto a queste logiche si pongono in contrasto, contro -  appunto - che protestano, manifestano, non si rassegnano, affermando un modello alternativo. 
 
Ma figure contro sono anche quelle delle fotografe e dei fotografi che hanno realizzato queste immagini: Giordano Bonora, Anna Candiani, Carla Cerati, Mario Cresci, Uliano Lucas, Paola Mattioli e Giuseppe Morandi. Ciascuno secondo la propria sensibilità e con il proprio linguaggio hanno contribuito a tradurre la fotografia da strumento di pura constatazione a strumento critico, di denuncia ma anche più sottilmente di riflessione, utile ad una presa di coscienza di quello che è la società italiana in pieno boom economico. Bianco e nero, aspetti ostentati ma anche culture e umanità rimosse. La complessità di un paese viene mostrata, mettendone in luce tutte le contraddizioni. I toni sono differenti, ma la forza di tutte le fotografie esposte in questa mostra risiede, in fondo, nella loro adesione alla realtà, oltre le convenzioni e i cliché, in una totale coincidenza di atteggiamento tra i soggetti ritratti e gli autori. Essere veri: un modo semplice ma radicale, questo, di essere figure contro.  
 
Cos’è lo CSAC
 
Lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazionedell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzisuddivisi in cinque sezioni: Arte(oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia(con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media(7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto(1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo(100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSACoggi è unospazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museoe unCentro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitariacon seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi(oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri museitra cui la Triennale di Milano, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. 

Orari: Lunedì: chiuso. Martedì: chiuso con possibilità di prenotazione per gruppi su appuntamento. Mercoledì-venerdì: dalle ore 15 alle ore 19. Sabato e domenica: dalle ore 10 alle ore 20


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