Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario

Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario, APE Parma Museo

 

Dal 08 Dicembre 2022 al 30 Aprile 2023

Parma

Luogo: APE Parma Museo

Indirizzo: Strada Luigi Carlo Farini 32/a

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17.30

Prolungata: fino al 30 aprile 2023

Telefono per informazioni: +39 0521 203413

E-Mail info: info@fondazionemonteparma.it

Sito ufficiale: http://www.apeparmamuseo.it


APE Parma Museo partecipa alle celebrazioni del Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 - Roma, 2 novembre 1975) con una mostra inedita, dedicata al legame tra il poeta, scrittore e cineasta bolognese e la città di Parma, nell’intento di proporre nuove suggestioni e spunti di lettura della complessa e articolata produzione del poliedrico autore.

L’esposizione “Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario”, realizzata da Fondazione Monteparma insieme al Circolo del Cinema Stanley Kubrick con il patrocinio del Comune di Parma, è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della Legge regionale sulla Memoria (L.R.n.3/2016) per la divulgazione della conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. 

Le varie sezioni della mostra approfondiscono le frequentazioni, le amicizie e le collaborazioni che Pasolini ha intrattenuto, soprattutto a partire dagli anni Cinquanta, con personalità del mondo culturale di Parma: tra questi, il poeta Attilio Bertolucci e suo figlio, il regista Bernardo Bertolucci, l’editore Ugo Guandalini, lo scrittore e critico letterario Mario Colombi Guidotti, Antonio Marchi con la Cittadella Film, ma anche lo scrittore e sceneggiatore Giovannino Guareschi e gli attori del Centro Universitario Teatrale di Parma. Inoltre, sono documentati i rapporti con la cerchia di intellettuali che ruotava intorno alla rivista “Palatina”, di cui Pasolini aveva ampiamento apprezzato l’attività, portandolo a coniare la famosa definizione di «Officina Parmigiana».
Lungo il percorso espositivo si snoda il racconto dei diversi incontri parmigiani di Pier Paolo Pasolini, fino all’ultima tappa nella città ducale in occasione della partita di calcio tra le troupe dei film Salò o le 120 giornate di Sodoma e Novecento: a questo evento è dedicata una corposa serie di fotografie realizzate da Gideon Bachman.
È inoltre presente una sezione dedicata ad una significativa selezione di scatti realizzati dagli anni ’50 agli anni ’70 da fotografi come Carlo Bavagnoli, Carlo Gajani, Cecilia Mangini, Domenico Notarangelo e Roberto Villa.

I materiali proposti, molti dei quali mai esposti o pubblicati, sono stati selezionati dallo studioso di cinema Primo Giroldini che ha svolto un approfondito progetto di ricerca storica, indagando, attraverso il filtro delle frequentazioni parmigiane, momenti della vita e del lavoro di Pasolini. Oltre a numerose fotografie, sono presenti manoscritti, poesie, sceneggiature e manifesti provenienti da collezionisti privati, associazioni, enti pubblici e privati. Tra i principali prestatori figurano: Archivio di Stato di Parma (Archivio Attilio Bertolucci), Archivio Giovannino Guareschi di Parma, Archivio Roberto Villa, Associazione Culturale Cinemazero di Pordenone, Associazione Pier Paolo Pasolini Matera (Fondo Domenico Notarangelo), Centro Studi Movimenti di Parma (Fondo Benassi, Fondo Bocelli, Fondo Dall’Aglio), CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma (Fondo Carlo Gajani), Erratacorrige - Cinema del reale (Fondo Cecilia Mangini), Fondazione Cariparma (Fondo Carlo Bavagnoli), Gazzetta di Parma, Istituto Storico Parri di Bologna e Anna Marchi (Fondo Antonio Marchi), Mariangela e Eleonora Guandalini, Isa Guastalla, Famiglia Campari e Tito Pioli.


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