Alvar Aalto. Pavia 1966-1968
Dal 21 Settembre 2013 al 06 Ottobre 2013
Pavia
Luogo: Spazio per le Arti contemporanee del Broletto
Indirizzo: piazza della Vittoria 14
Orari: da lunedì a venerdì 16-19; mercoledì 16-19/ 21.30-23.30; sabato e domenica 10-19
Curatori: Luca Micotti, Andrea Vaccari
Enti promotori:
- Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Pavia
- Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0382 399611
E-Mail info: chiara.argenteri@comune.pv.it
Sito ufficiale: http://www.aaltopavia.eu/
Dalla Finlandia a Pavia. Alvar Aalto (1898-1976), architetto, designer e accademico finlandese, tra le figure più importanti nell’architettura del XX secolo, e maestro del Movimento Moderno, negli anni Sessanta del Novecento fece un progetto per Pavia, mai realizzato.
Oggi, un grande evento vuole riprodurre ciò che non sarebbe riproducibile, per rendere accessibile al pubblico, per la prima volta, il progetto del Quartiere Patrizia di Pavia (quartiere residenziale a margine della città), redatto da Alvar Aalto e Leonardo Mosso tra il 1966 e il 1968. Importante ma poco conosciuto capitolo della storia.
Organizzata e promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Pavia, con la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia (col contributo dell’Associazione Pavia città internazionale dei Saperi, della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, della Fondazione Frate Sole, del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC di Roma, e di Alvar Aalto Foundation e Alvar Aalto Museum, Helsinki / Jyväskylä), Alvar Aalto – 1966- 1968, inaugura venerdì 20 settembre 2013, alle 18, nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, e si compone di una mostra, di un cortometraggio (realizzato per l’occasione) e di un seminario. L’evento è curato dagli architetti Luca Micotti e Andrea Vaccari.
Nel 1966 il maestro dell'architettura moderna Alvar Aalto fu incaricato di progettare un nuovo quartiere residenziale alla periferia ovest di Pavia: lavoro enorme e complesso, immerso nel verde e ricco di servizi, che prevedeva l'insediamento di 11.200 nuovi abitanti.
Il progetto fu elaborato dall'architetto finlandese con profonda sensibilità per il paesaggio pavese e con altrettanta moderna attenzione per la qualità dell'abitare. Con Alvar Aalto (1898-1976) lavorò al progetto l'architetto torinese Leonardo Mosso.
Per vicissitudini della storia, l'opera non fu realizzata e i suoi documenti finirono nell'archivio dell'imprenditore immobiliare Ausano Febbroni, committente di Aalto. Oggi, dopo paziente lavoro di recupero e riordino a cura degli architetti pavesi Luca Micotti e Andrea Vaccari, i documenti sono stati dati in comodato all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pavia, perché possano essere conservati e resi accessibili.
Dei disegni colpisce tutt'ora la freschezza, l'intuizione profonda del luogo, la qualità dell'abitare, la sensibilità psicologica, l’articolazione concettuale, la modernissima dotazione di servizi, la cura per l'aggregazione sociale, attraverso identificabili unità di vicinato.
Aalto – dichiarano i curatori dell’evento pavese – reinterpreta in senso organico tanto le regole di cui si era dotato il Movimento Moderno, tanto le regole del castro romano pavese, giocando con l'orografia del solco vallivo del Ticino, con le più sottili pieghe del suolo, con i piccoli corsi d'acqua, la rete dei percorsi pedonali, il verde attrezzato e agricolo, il complesso storico monumentale dalla basilica di San Lanfranco.
Un progetto allora sperimentale ed estremamente avanzato, oggi per alcuni aspetti datato, ma sicuramente capace di trasmettere quel senso della qualità dell’abitare di cui nelle periferie urbane tuttora si sente grande bisogno.
LA MOSTRA
Alvar Aalto – 1966-1968 attraverso documenti, disegni, fotografie e dattiloscritti, presenterà la figura e l’opera di Alvar Aalto, per poi dedicarsi completamente al progetto pavese. Sarà trasmesso un cortometraggio di 25 minuti (realizzazione di Roberto Figazzolo, filmaker, e montaggio di Luca Gasparini), che ha per tema il progetto di Aalto a Pavia, nel quadro delle realizzazioni residenziali del maestro finlandese.
IL SEMINARIO
Venerdì 4 ottobre alle 15.00, nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia, avrà luogo il seminario Alvar Aalto – 1966-1968, che conterà tra i suoi relatori: Leonardo Mosso, cofirmatario del progetto con Alvar Aalto; Marco Biraghi, autore di Storia dell’architettura contemporanea. Voll. 1 e 2, Einaudi, 2008 Vittorio Prina, autore di Alvar Aalto. Progetto di complesso residenziale a Pavia. 'Onde anomale' lungo il fiume: spazio, architettura, territorio e innovazione, Gangemi, 2011; Remo Dorigati, autore di Architetture e paesaggi pavesi, in AAVV (a cura di Luisa Bonesio e Luca Micotti) Paesaggio: l'anima dei luoghi, Diabasis, 2008; Tommi Lindh, direttore della Alvar Aalto Foundation, Helsinki / Jyväskylä.
Il seminario coincide con due importanti eventi di architettura, che si terranno nello stesso Broletto di Pavia la mattina del 4 ottobre. Si tratta della premiazione della V edizione del Premio biennale Europeo di Architettura Sacra, istituito nel 2005 dalla Fondazione Frate Sole di Pavia per promuovere e valorizzare il lavoro di giovani architetti che, in sede di laurea, discussione di dottorato o master, abbiano presentato un progetto per una nuova architettura religiosa di confessione cristiana.
E della presentazione del libro sull'opera di José Oubrerie, ultimo collaboratore di Le Corbusier ancora in vita e paziente curatore dell'edificazione della chiesa di Firminy, progettata dell'atelier Le Corbusier negli anni '60 e ultimata nel 2006. Il libro è in corso di pubblicazione presso la casa editrice Skira.
Oggi, un grande evento vuole riprodurre ciò che non sarebbe riproducibile, per rendere accessibile al pubblico, per la prima volta, il progetto del Quartiere Patrizia di Pavia (quartiere residenziale a margine della città), redatto da Alvar Aalto e Leonardo Mosso tra il 1966 e il 1968. Importante ma poco conosciuto capitolo della storia.
Organizzata e promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Pavia, con la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia (col contributo dell’Associazione Pavia città internazionale dei Saperi, della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, della Fondazione Frate Sole, del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC di Roma, e di Alvar Aalto Foundation e Alvar Aalto Museum, Helsinki / Jyväskylä), Alvar Aalto – 1966- 1968, inaugura venerdì 20 settembre 2013, alle 18, nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, e si compone di una mostra, di un cortometraggio (realizzato per l’occasione) e di un seminario. L’evento è curato dagli architetti Luca Micotti e Andrea Vaccari.
Nel 1966 il maestro dell'architettura moderna Alvar Aalto fu incaricato di progettare un nuovo quartiere residenziale alla periferia ovest di Pavia: lavoro enorme e complesso, immerso nel verde e ricco di servizi, che prevedeva l'insediamento di 11.200 nuovi abitanti.
Il progetto fu elaborato dall'architetto finlandese con profonda sensibilità per il paesaggio pavese e con altrettanta moderna attenzione per la qualità dell'abitare. Con Alvar Aalto (1898-1976) lavorò al progetto l'architetto torinese Leonardo Mosso.
Per vicissitudini della storia, l'opera non fu realizzata e i suoi documenti finirono nell'archivio dell'imprenditore immobiliare Ausano Febbroni, committente di Aalto. Oggi, dopo paziente lavoro di recupero e riordino a cura degli architetti pavesi Luca Micotti e Andrea Vaccari, i documenti sono stati dati in comodato all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pavia, perché possano essere conservati e resi accessibili.
Dei disegni colpisce tutt'ora la freschezza, l'intuizione profonda del luogo, la qualità dell'abitare, la sensibilità psicologica, l’articolazione concettuale, la modernissima dotazione di servizi, la cura per l'aggregazione sociale, attraverso identificabili unità di vicinato.
Aalto – dichiarano i curatori dell’evento pavese – reinterpreta in senso organico tanto le regole di cui si era dotato il Movimento Moderno, tanto le regole del castro romano pavese, giocando con l'orografia del solco vallivo del Ticino, con le più sottili pieghe del suolo, con i piccoli corsi d'acqua, la rete dei percorsi pedonali, il verde attrezzato e agricolo, il complesso storico monumentale dalla basilica di San Lanfranco.
Un progetto allora sperimentale ed estremamente avanzato, oggi per alcuni aspetti datato, ma sicuramente capace di trasmettere quel senso della qualità dell’abitare di cui nelle periferie urbane tuttora si sente grande bisogno.
LA MOSTRA
Alvar Aalto – 1966-1968 attraverso documenti, disegni, fotografie e dattiloscritti, presenterà la figura e l’opera di Alvar Aalto, per poi dedicarsi completamente al progetto pavese. Sarà trasmesso un cortometraggio di 25 minuti (realizzazione di Roberto Figazzolo, filmaker, e montaggio di Luca Gasparini), che ha per tema il progetto di Aalto a Pavia, nel quadro delle realizzazioni residenziali del maestro finlandese.
IL SEMINARIO
Venerdì 4 ottobre alle 15.00, nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia, avrà luogo il seminario Alvar Aalto – 1966-1968, che conterà tra i suoi relatori: Leonardo Mosso, cofirmatario del progetto con Alvar Aalto; Marco Biraghi, autore di Storia dell’architettura contemporanea. Voll. 1 e 2, Einaudi, 2008 Vittorio Prina, autore di Alvar Aalto. Progetto di complesso residenziale a Pavia. 'Onde anomale' lungo il fiume: spazio, architettura, territorio e innovazione, Gangemi, 2011; Remo Dorigati, autore di Architetture e paesaggi pavesi, in AAVV (a cura di Luisa Bonesio e Luca Micotti) Paesaggio: l'anima dei luoghi, Diabasis, 2008; Tommi Lindh, direttore della Alvar Aalto Foundation, Helsinki / Jyväskylä.
Il seminario coincide con due importanti eventi di architettura, che si terranno nello stesso Broletto di Pavia la mattina del 4 ottobre. Si tratta della premiazione della V edizione del Premio biennale Europeo di Architettura Sacra, istituito nel 2005 dalla Fondazione Frate Sole di Pavia per promuovere e valorizzare il lavoro di giovani architetti che, in sede di laurea, discussione di dottorato o master, abbiano presentato un progetto per una nuova architettura religiosa di confessione cristiana.
E della presentazione del libro sull'opera di José Oubrerie, ultimo collaboratore di Le Corbusier ancora in vita e paziente curatore dell'edificazione della chiesa di Firminy, progettata dell'atelier Le Corbusier negli anni '60 e ultimata nel 2006. Il libro è in corso di pubblicazione presso la casa editrice Skira.
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