Pierluigi Boschetti. Senso e stupore della materia

Pierluigi Boschetti, Essere Avere, 1986
Dal 08 Ottobre 2018 al 22 Ottobre 2018
Urbino | Pesaro e Urbino
Luogo: Galleria Federico Barocci
Indirizzo: piazza della Repubblica 8
Curatori: Vitaliano Angelini
Telefono per informazioni: +39 338 9046620
E-Mail info: vitalianoangelini@hotmail.com
Si inaugura domenica 8 ottobre 2018 alle ore 17.30, presso la Galleria Federico Barocci di Urbino la mostra "Senso e stupore della materia", personale dello scultore lombardo Pierluigi Boschetti.
Boschetti è un'originale personaggio artistico, eclettico e ricco di interessi. Fisico teorico per formazione, ha lavorato come docente universitario e poi nel campo dell'informatica. È anche musicista e studioso di lingue antiche. Fin dall'infanzia ha dimostrato interesse per la scultura che pratica attivamenta da oltre trenta anni nello studio che ha allestito a Milano. Per i suoi lavori utilizza diversi materiali e realizza opere in marmo, suo materiale di elezione, ma anche in pietra, legno, terracotta, resine, bronzo e acciaio.
L'artista conosce ed ama i paesaggi e le colline della Marche e ha colto con piacere l'occasione di presentare le sue opere a Urbino, perla del rinascimento e unico sito Unesco della Regione.
Il curatore della mostra è Vitaliano Angelini artista e responsabile della galleria Barocci di Urbino che, attraverso un'attenta selezione delle opere in mostra, ha voluto tracciare un originale itinerario attraverso l'ispirazione artistica e il talento eclettico di Boschetti con una selezione di sculture realizzate dalla fine degli anni '80 fino a oggi. Un'antologia ricca di spunti per leggere l'evoluzione di un'artista che, nonostante la lunga carriera, prosegue nella sua personale ricerca di nuove modalità espressive e di utilizzo dei materiali.
Pierluigi Boschetti ama rappresentare il suo lavoro come una danza attorno all'opera che sta nascendo, e si racconta così «A volte, mentre lavoro, mi sento immerso in un'orchestra in cui il suono degli strumenti sono i colpi degli scalpelli e delle sgorbie sul materiale. Questo suono, più forte oppure più fioco, ora più argentino, ora più brillante, è modulato dalla resistenza o dalle nodosità del materiale che m'invita a una danza. E mi muovo come in un balletto, girando attorno al blocco, arretrando a osservare, spostandomi di lato e riavvicinandomi di nuovo. Anche le mani si muovono come su uno strumento musicale, si alzano, si abbassano e il tipo di scalpello, la sua inclinazione sulla superficie cambia la melodia, ad esempio passando dallo scalpello a punta alla gradina …»
La mostra è organizzata dalla Galleria Barocci con il patrocinio del Comune di Urbino e la collaborazione di Edizioni Helicon, Centro Culturale Fonte Aretusa Poppi, Urbino Arte, Clan Verdurin, Legato Albani, Associazione Incisori Urbinati.
Aperta dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19. Chiuso lunedì
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