Cattedrali europee. Il patrimonio pittorico
Dal 17 Ottobre 2014 al 18 Ottobre 2014
Pisa
Luogo: Auditorium G.Toniolo
Indirizzo: piazza Arcivescovado
Telefono per informazioni: +39 050 835011
E-Mail info: info@opapisa.it
Sito ufficiale: http://www.opapisa.it/
Il 17 e il 18 ottobre 2014 torneranno ad incontrarsi a Pisa i rappresentanti di alcune delle più importanti e significative cattedrali europee. Quarta edizione dell’iniziativa ideata e organizzata dall'Opera della Primaziale Pisana per riunire intorno ad un tavolo le esperienze più significative legate ai grandi complessi monumentali. Dopo il convegno del 2011, dedicato agli aspetti gestionali, quello del 2012, nel quale è stato affrontato il tema della conservazione programmata e quello del 2013 dedicato alla conservazione delle vetrate, il tema di quest’anno sarà il patrimonio pittorico.
A guidare la scelta del tema per questa edizione è stata la necessità da parte dell’Opera della Primaziale Pisana di annunciare alla comunità internazionale un momento fondamentale nel lavoro di restauro e ricollocazione degli affreschi del Camposanto Pisano.
Danneggiati gravemente da uno spezzone incendiario generato dallo scoppio di una granata, il 27 luglio del 1944, i 2500 metri quadrati di superfici dipinte del “Pantheon pisano” sono stati sottoposti ad un recupero straordinario che, iniziato già nell’immediato dopoguerra, ha visto sperimentazioni e vicende alterne. Intorno alla fine degli anni 90 iniziò a concretizzarsi il progetto che prevedeva il restauro e la ricollocazione in parete degli affreschi. Ad oggi è tornato in parete il 75 % del totale: 58 le scene che compongono l’interno ciclo, 11 quelle che restano da ricollocare.
Le novità più importanti che saranno annunciate in questa occasione riguardano le modalità di intervento sull’opera forse più suggestiva ed emblematica di tutto il Camposanto, il ciclo del Trionfo della Morte di Buonamico Buffalmacco. Ospitato dal 1960 in un grande salone a fianco e in comunicazione con il Camposanto, sembrava all’apparenza godere di maggiore salute avendo conservato più spessore pittorico. In questa occasione sono state valutate nuove tecniche di pulitura, nuovi supporti per gli affreschi e alcune fondamentali soluzioni per risolvere i problemi di umidità. La direzione dei lavori, composta da Antonio Paolucci, Antonino Caleca e Severina Russo, in accordo con l’Opera della Primaziale Pisana ha approvato un nuovo protocollo di intervento che nell’arco di un paio di anni porterà alla conclusione dei lavori. Protocollo che può essere applicato anche in moltissimi altri casi di conservazione e restauro del patrimonio pittorico che presentano caratteristiche simili al caso pisano.
Uno dei problemi più grandi che ci si è trovati ad affrontare, è stato quello del formarsi di condensa sugli affreschi, che rischia di danneggiare profondamente la superficie pittorica. La soluzione adottata è assolutamente innovativa ed è sostanzialmente basata sul riscaldamento della superficie posteriore del pannello di supporto dell’affresco attraverso teli scaldanti. In questo modo la superficie pittorica potrà essere mantenuta a valori di temperatura superiori a quelli di condensa. Il sistema dei teli riscaldanti sarà attivato, infatti, ogni volta che si creeranno le condizioni atmosferiche che potrebbero portare al formarsi di condensa sugli affreschi. Una rete di sensori costantemente attiva fornisce, infatti, in tempo utile i segnali di consenso all’accensione del riscaldamento.
Questa soluzione che permetterà di proseguire e concludere il ricollocamento del ciclo di affreschi pisano, potrebbe essere adottata in tutti quei moltissimi casi in cui importanti cicli pittorici si trovano in edifici semiconfinati.
In occasione del convegno saranno presentati gli atti dell’edizione 2013, dedicata alla conservazione delle vetrate.
A guidare la scelta del tema per questa edizione è stata la necessità da parte dell’Opera della Primaziale Pisana di annunciare alla comunità internazionale un momento fondamentale nel lavoro di restauro e ricollocazione degli affreschi del Camposanto Pisano.
Danneggiati gravemente da uno spezzone incendiario generato dallo scoppio di una granata, il 27 luglio del 1944, i 2500 metri quadrati di superfici dipinte del “Pantheon pisano” sono stati sottoposti ad un recupero straordinario che, iniziato già nell’immediato dopoguerra, ha visto sperimentazioni e vicende alterne. Intorno alla fine degli anni 90 iniziò a concretizzarsi il progetto che prevedeva il restauro e la ricollocazione in parete degli affreschi. Ad oggi è tornato in parete il 75 % del totale: 58 le scene che compongono l’interno ciclo, 11 quelle che restano da ricollocare.
Le novità più importanti che saranno annunciate in questa occasione riguardano le modalità di intervento sull’opera forse più suggestiva ed emblematica di tutto il Camposanto, il ciclo del Trionfo della Morte di Buonamico Buffalmacco. Ospitato dal 1960 in un grande salone a fianco e in comunicazione con il Camposanto, sembrava all’apparenza godere di maggiore salute avendo conservato più spessore pittorico. In questa occasione sono state valutate nuove tecniche di pulitura, nuovi supporti per gli affreschi e alcune fondamentali soluzioni per risolvere i problemi di umidità. La direzione dei lavori, composta da Antonio Paolucci, Antonino Caleca e Severina Russo, in accordo con l’Opera della Primaziale Pisana ha approvato un nuovo protocollo di intervento che nell’arco di un paio di anni porterà alla conclusione dei lavori. Protocollo che può essere applicato anche in moltissimi altri casi di conservazione e restauro del patrimonio pittorico che presentano caratteristiche simili al caso pisano.
Uno dei problemi più grandi che ci si è trovati ad affrontare, è stato quello del formarsi di condensa sugli affreschi, che rischia di danneggiare profondamente la superficie pittorica. La soluzione adottata è assolutamente innovativa ed è sostanzialmente basata sul riscaldamento della superficie posteriore del pannello di supporto dell’affresco attraverso teli scaldanti. In questo modo la superficie pittorica potrà essere mantenuta a valori di temperatura superiori a quelli di condensa. Il sistema dei teli riscaldanti sarà attivato, infatti, ogni volta che si creeranno le condizioni atmosferiche che potrebbero portare al formarsi di condensa sugli affreschi. Una rete di sensori costantemente attiva fornisce, infatti, in tempo utile i segnali di consenso all’accensione del riscaldamento.
Questa soluzione che permetterà di proseguire e concludere il ricollocamento del ciclo di affreschi pisano, potrebbe essere adottata in tutti quei moltissimi casi in cui importanti cicli pittorici si trovano in edifici semiconfinati.
In occasione del convegno saranno presentati gli atti dell’edizione 2013, dedicata alla conservazione delle vetrate.
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