Dialoghi
Dal 30 Aprile 2016 al 30 Maggio 2016
Pisa
Luogo: Museo Nazionale di Palazzo Reale
Indirizzo: Lungarno Antonio Pacinotti 46
Curatori: Eva Perini, Andrea Muzzi, Dario Matteoni
Enti promotori:
- MiBACT
- Soprintendenza di Pisa e Livorno
- Polo Museale della Toscana
Telefono per informazioni: +39 0583 56390
E-Mail info: info@progettovitalita.it
La mostra “Dialoghi” porta per la prima volta opere di artisti contemporanei nelle Sale del Museo Nazionale di Palazzo Reale a Pisa.
Dialogo è quindi tra passato e presente, tra gli spazi e le opere della collezione permanente del Museo e le opere contemporanee.
Gli artisti che partecipano alla mostra sono: Luca Vitone, Salvo, Remo Salvadori, Giulio Paolini, Luigi Ontani, Daniela De Lorenzo, Marco Bagnoli, Stefano Arienti.
La mostra si apre con un lavoro di Luca Vitone collocato nella Sala del Gioco del Ponte. Il titolo del lavoro è ROMA. L’opera è stata realizzata dall’artista collocando la tela sul terrazzo di un palazzo romano in modo da farla impregnare degli umori e delle polveri della città come una sorta di memoria. La vicinanza dell’opera alla grande finestra e all’antico dipinto raffigurante la scena del gioco del ponte, crea un dialogo con il paesaggio pisano sia contemporaneo che antico.
TABLEAUX VIVANT è l’opera di Giulio Paolini collocata nella Sala delle Armature. Come i partecipanti al gioco del ponte hanno lasciato le loro armature, così l’artista si spoglia dei suoi abiti abbandonando la scena.
SINCRONO è la scultura in carta di Daniela De Lorenzo. Il lavoro complesso e meticoloso della realizzazione della scultura (più di mille strati di carta) e la regalità della forma con la sua sfuggente prospettiva riporta alla complessità degli abiti e del portamento delle nobili ma ormai assenti figure ritratte in questa Sala dei Ritratti dei Medici.
Dalla Sala dei Ritratti ultimi Medici, è possibile vedere l’opera COME FIGURA D’ARCIERE di Marco Bagnoli collocata nella Sala delle Armature. L’arciere e la sua ombra fedele sono pronti alla difesa del proprio pensiero (io x te), come i giocatori medievali durante il gioco del ponte in difesa del loro spazio.
L’OSSERVATORE E NON L’OGGETTO OSSERVATO, sono otto sculture di Remo Salvadori che occupano interamente la Sala dei Quadroni del Duomo. Qui entriamo direttamente in dialogo con le figure rappresentate dai cavalletti che sembrano guardare noi o avere curiosità per lo spazio circostante.
Nella Sala della Corte, sala principale di Palazzo Reale, con le figure dei nobili Lorena in un atteggiamento di grande autorità, si trova l’opera di Luigi Ontani dal titolo SGANONTANO. Fotografia in cui l’artista è travestito da Sganapino, maschera tradizionale bolognese ed assume la stessa posizione di regale autorità e autorevolezza dei Re nei grandi ritratti.
Nella Sala Rossa sotto il piccolo Raffaello giovanile, nella teca insieme ai fondi oro troviamo l’opera di Salvo: TIMEO. L’opera rappresenta il ritratto immaginario del personaggio di Timeo narrato da Platone che l’artista ha realizzato su di un libro, rendendolo illeggibile ma innalzato ad opera d’arte che qui assume la forma di un antico dipinto su tavola dialogando con le altre tavole e fondi oro esposti nella teca.
L’opera SENZA TITOLO (DA MONET) di Stefano Arienti è collocata nella Sala Ottagonale al pian terreno insieme alle opere di artisti di fine Ottocento. L’opera si presenta come un quadro di Monet e quindi in perfetto dialogo temporale con alcune opere di questa sala, ma solo dopo un’attenta osservazione si nota l’inganno dell’artista di aver utilizzato un poster ma al tempo stesso di averlo nobilitato con il suo intervento dandogli la stessa dignità di un’opera.
Orario: tutti i giorni dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 14 escluso il martedì
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