Terry O’Neill. Pop Icons
Dal 03 Aprile 2015 al 31 Dicembre 2015
Volterra | Pisa
Luogo: Pinacoteca Civica
Indirizzo: via dei Sarti 1
Orari: 9-19
Curatori: Cristina Carillo de Albornoz
Enti promotori:
- Comune di Volterra
Costo del biglietto: intero € 14, ridotto € 12, gruppi € 10, scuole € 6, famiglia € 20
Terry O'Neill, in un diverso spazio temporale e con mezzi diversi, esprime al pari di Rosso Fiorentino un temperamento, forte e unico.
O'Neill come Rosso è stato pioniere - non seguendo le tracce di nessuno dei suoi maestri - di uno stile nuovo e all’avanguardia, carico di forza interiore e potere emozionale. Entrambi gli artisti hanno creato la loro arte seguendo lo spirito dei loro tempi: irrequieti e tormentati per Rosso Fiorentino, rivoluzionari per Terry O'Neill.
Curata da Cristina Carillo de Albornoz, la retrospettiva dedicata a Terry O’Neill, contiene alcuni dei suoi lavori più celebri: 47 ritratti che documentano i momenti più intimi e naturali delle icone del pop degli ultimi 40 anni.
“Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni 60. Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario” racconta Terry O’Neill.
Nato a Londra nel 1938 può essere definito uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo cogliere, con straordinaria abilità, immagini autentiche e spontanee di molte delle leggende del Novecento; personaggi che hanno segnato la storia diventando delle vere e proprie icone. Politici, cantanti e attori con lui trovano la chiave perfetta per esprimere al meglio la loro personalità.
Collabora con riviste importanti come Rolling Stone e Vogue, e con altri celebri colleghi, tra cui David Bailey, Terence Donovan e Brian Duffy.
Tutti autori di quelle fotografie che hanno immortalato la “Swinging London” di quegli anni.
I suoi archivi, recentemente riordinati, rivelano la sua visione poetica della bellezza e del mito degli anni ‘60 e ’70.
I suoi scatti più belli sono spesso rubati dietro le quinte di set cinematografici e concerti, momenti informali nei quali i soggetti potevano sentirsi liberi di essere se stessi.
O’Neill entra letteralmente a far parte delle loro vite, trascorrendo con loro intere giornate in piena sintonia con il clima rilassato e disinvolto dell’epoca.
La sua grande abilità nel gestire le pubbliche relazioni in rapporto allo star system insieme alla capacità di essere per i suoi soggetti un osservatore discreto, gli ha permesso di illustrare il successo dalla A alla Z.
L’uso della più leggera e maneggevole 35mm, una novità assoluta per l’epoca, lo ha aiutato a rendere il suo stile naturale e inconfondibile.
La mostra è da considerare “sui generis” fin dall’allestimento, che vedrà animarsi lo splendido Chiostro della Pinacoteca di Palazzo Minucci Solaini.
O'Neill come Rosso è stato pioniere - non seguendo le tracce di nessuno dei suoi maestri - di uno stile nuovo e all’avanguardia, carico di forza interiore e potere emozionale. Entrambi gli artisti hanno creato la loro arte seguendo lo spirito dei loro tempi: irrequieti e tormentati per Rosso Fiorentino, rivoluzionari per Terry O'Neill.
Curata da Cristina Carillo de Albornoz, la retrospettiva dedicata a Terry O’Neill, contiene alcuni dei suoi lavori più celebri: 47 ritratti che documentano i momenti più intimi e naturali delle icone del pop degli ultimi 40 anni.
“Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni 60. Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario” racconta Terry O’Neill.
Nato a Londra nel 1938 può essere definito uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo cogliere, con straordinaria abilità, immagini autentiche e spontanee di molte delle leggende del Novecento; personaggi che hanno segnato la storia diventando delle vere e proprie icone. Politici, cantanti e attori con lui trovano la chiave perfetta per esprimere al meglio la loro personalità.
Collabora con riviste importanti come Rolling Stone e Vogue, e con altri celebri colleghi, tra cui David Bailey, Terence Donovan e Brian Duffy.
Tutti autori di quelle fotografie che hanno immortalato la “Swinging London” di quegli anni.
I suoi archivi, recentemente riordinati, rivelano la sua visione poetica della bellezza e del mito degli anni ‘60 e ’70.
I suoi scatti più belli sono spesso rubati dietro le quinte di set cinematografici e concerti, momenti informali nei quali i soggetti potevano sentirsi liberi di essere se stessi.
O’Neill entra letteralmente a far parte delle loro vite, trascorrendo con loro intere giornate in piena sintonia con il clima rilassato e disinvolto dell’epoca.
La sua grande abilità nel gestire le pubbliche relazioni in rapporto allo star system insieme alla capacità di essere per i suoi soggetti un osservatore discreto, gli ha permesso di illustrare il successo dalla A alla Z.
L’uso della più leggera e maneggevole 35mm, una novità assoluta per l’epoca, lo ha aiutato a rendere il suo stile naturale e inconfondibile.
La mostra è da considerare “sui generis” fin dall’allestimento, che vedrà animarsi lo splendido Chiostro della Pinacoteca di Palazzo Minucci Solaini.
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