Oh donna chi sei. Loriano Aiazzi e Sergio Monari
Dal 23 Luglio 2021 al 15 Agosto 2021
Pistoia
Luogo: Palazzo Comunale
Indirizzo: Piazza del Duomo
Orari: tutti i giorni 9,00-13,00 / 15,00-18,00
Curatori: Niccolò Lucarelli
Enti promotori:
- In collaborazione con il Comune di Pistoia
Dalla mitologia della Grecia classica alla società contemporanea, la figura della donna è sempre stata centrale per il progresso civile dell’umanità. Nonostante il suo indubbio contributo, la donna ancora oggi non gode del dovuto rispetto, ancora oggi non esiste la democrazia di genere, nei fatti le pari opportunità sono soltanto un concetto retorico, e la vergognosa piaga della violenza sulle donne occupa ancora oggi le pagine dei quotidiani. E con violenza non s’intende soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale. Per questo progetto che sin dal titolo vuole indagare la personalità femminile, ancora oggi paradossalmente poco conosciuta e compresa, il curatore ha voluto due scultori, anziché due scultrici, per sottintendere che è l’uomo a dover cambiare atteggiamento e mentalità, a mettersi in gioco e ad ammettere le proprie responsabilità.
Loriano Aiazzi e Sergio Monari, entrambi scultori di lungo corso e dal curriculum internazionale, con partecipazioni anche alla Biennale di Venezia, interpretano Euriclea e Medea, due differenti, ma fondamentali, espressioni della personalità femminile, grazie ai quali l’umanità ha potuto progredire nei secoli. Ispirato nel titolo a un verso del poeta siriano Nizār Tawfīq Qabbānī, Oh donna chi sei è pensato, nei limiti del possibile, come stimolo per una riflessione di carattere sociale attraverso l’arte.
Come nota Lucarelli, “dalle sculture di Aiazzi e Monari scaturisce l’immagine di una donna fiera e libera, dolce e appassionata, un’amazzone e una vestale, che alberga in sé molteplici potenzialità, intuizioni, entusiasmi, sentimenti, sempre pronta a donarli agli altri in nome di un istinto materno esteso alla sua massima portata. Eppure, nella mancata alleanza fra uomo e donna risiedono problematiche che l’umanità si trascina da almeno due millenni, e la violenza sulle donne - non soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale - è purtroppo una tematica di vergognosa attualità”. E Sposato, nel suo contributo, sottolinea come “effigiare la Donna sia un rituale, un atto spirituale che affonda le radici all’origine della Coscienza, alla nascita dell’arte: perpetuarlo significa intimamente evocare il principio dell’umanità stessa, concetto troppo spesso diluito nell’attuale società individualista e misogina, macchiata spesso di inadempienza. Proprio per sopperire questa mancanza, la rilettura del mondo classico è la chiave di volta indispensabile a predisporre un futuro compiuto e stabile, caricando l’eredità di un passato che non vuole essere oggetto nostalgico ma supporto di consapevole responsabilità, sia artistica, sia sociale”.
La mostra è accompagnata da una brochure con testi del curatore e del critico d’arte Luca Sposato.
Loriano Aiazzi e Sergio Monari, entrambi scultori di lungo corso e dal curriculum internazionale, con partecipazioni anche alla Biennale di Venezia, interpretano Euriclea e Medea, due differenti, ma fondamentali, espressioni della personalità femminile, grazie ai quali l’umanità ha potuto progredire nei secoli. Ispirato nel titolo a un verso del poeta siriano Nizār Tawfīq Qabbānī, Oh donna chi sei è pensato, nei limiti del possibile, come stimolo per una riflessione di carattere sociale attraverso l’arte.
Come nota Lucarelli, “dalle sculture di Aiazzi e Monari scaturisce l’immagine di una donna fiera e libera, dolce e appassionata, un’amazzone e una vestale, che alberga in sé molteplici potenzialità, intuizioni, entusiasmi, sentimenti, sempre pronta a donarli agli altri in nome di un istinto materno esteso alla sua massima portata. Eppure, nella mancata alleanza fra uomo e donna risiedono problematiche che l’umanità si trascina da almeno due millenni, e la violenza sulle donne - non soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale - è purtroppo una tematica di vergognosa attualità”. E Sposato, nel suo contributo, sottolinea come “effigiare la Donna sia un rituale, un atto spirituale che affonda le radici all’origine della Coscienza, alla nascita dell’arte: perpetuarlo significa intimamente evocare il principio dell’umanità stessa, concetto troppo spesso diluito nell’attuale società individualista e misogina, macchiata spesso di inadempienza. Proprio per sopperire questa mancanza, la rilettura del mondo classico è la chiave di volta indispensabile a predisporre un futuro compiuto e stabile, caricando l’eredità di un passato che non vuole essere oggetto nostalgico ma supporto di consapevole responsabilità, sia artistica, sia sociale”.
La mostra è accompagnata da una brochure con testi del curatore e del critico d’arte Luca Sposato.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 25 gennaio 2025 al 15 giugno 2025
Brescia | Palazzo Martinengo
LA BELLE ÉPOQUE. L'arte nella Parigi di Boldini e De Nittis
-
Dal 25 gennaio 2025 al 06 aprile 2025
Castelfranco Veneto | Museo Casa Giorgione - Teatro Accademico - Palazzo Soranzo Novello
Studiosi e libertini. Il Settecento nella città di Giorgione. Francesco Maria Preti
-
Dal 21 gennaio 2025 al 18 maggio 2025
Milano | Palazzo Reale
George Hoyningen-Huene. Glamour e avanguardia
-
Dal 25 gennaio 2025 al 27 luglio 2025
Roma | Museo Storico della Fanteria
Salvador Dalì. Tra arte e mito
-
Dal 31 gennaio 2024 al 04 maggio 2025
Fermo | Palazzo dei Priori
Rinascimento a Fermo
-
Dal 20 dicembre 2024 al 04 maggio 2025
Fermo | Palazzo dei Priori
Steve McCurry. Children