Second life: tutto torna - Arte, bellezza e sostenibilità ambientale
Dal 08 Aprile 2022 al 29 Aprile 2022
Pistoia
Luogo: Palazzo Comunale
Indirizzo: Piazza del Duomo
Orari: dal lunedì al sabato 8:00-20:00; domenica 10:00-18:00
Curatori: Marco Meneguzzo
Costo del biglietto: ingresso gratuito. Non è richiesto il green pass
E-Mail info: educational@aliaserviziambientali.it
Sito ufficiale: http://secondlifecontest.it
Si apre a Pistoia, presso il trecentesco Palazzo di Giano, nella Sala Maggiore, la mostra itinerante “Second life: tutto torna”, dedicata al rapporto tra arte e sostenibilità ambientale che espone al pubblico le opere vincitrici del concorso omonimo lanciato da Alia Servizi Ambientali SpA, visitabile con ingresso gratuito fino al 29 aprile.
La mostra - inaugurata alla presenza degli Assessori all'educazione e formazione, Alessandra Frosini, ed alle politiche ambientali e rifiuti, Gianna Risaliti, il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo docente di storia dell’Arte all'Accademia di Brera, il Presidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Nicola Ciolini, il Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri e Valentina Grieco per Evolve Maire Tecnimont Foundation - nasce da una call lanciata da Alia nei mesi scorsi e rivolta a giovani artiste e artisti sotto i 29 anni, chiamati a confrontarsi, utilizzando qualsiasi tipo di materiale e di supporto, con i temi molto sentiti e dibattuti della sostenibilità ambientale e del recupero di materia.
Tra le circa trenta opere in mostra nel Palazzo Comunale, selezionate come finaliste del concorso tra quasi cento progetti, spiccano le tre vincitrici, scelte da una giuria di affermati critici, storici e direttori delle principali istituzioni toscane. No one should die for fashion, realizzato con la pratica del ricamo su una camicia e un paio di jeans, è il progetto che si è aggiudicato il primo premio. Firmato dalla giovanissima Mariarita Ferronetti, classe 2000, è un grido d’allarme sull’impatto del fast fashion; prendendo spunto dal disastroso crollo del Rana Plaza in Bangladesh, edificio commerciale di otto piani in cui persero la vita 1129 persone, utilizza capi che provengono dallo stesso paese e sono stati prodotti proprio nell’anno del crollo. L’autrice è stata premiata per aver saputo interpretare con una sintesi efficace, semplice, forte e immediata le implicazioni non solo ambientali, ma anche sociali della tematica proposta. Sub Respiro (2020), seconda opera classificata, è un progetto video di Miriana di Martino che invita a riflettere sull’impatto degli imballaggi nell’ambiente. Realizzato durante il periodo del lockdown, porta lo spettatore ad immergersi in un fondale marino pieno di rifiuti: il respiro, simulato nella parte sonora del video, diventa sempre più affannoso man mano che i rifiuti aumentano, e più forte è la sensazione di sentirsi intrappolato e impossibilitato nelle azioni, senza nessuna via d’uscita. Tensioni attive, installazione di Alice Bertolasi, realizzata attraverso reazioni chimiche, è invece la terza classificata, premiata per la capacità di rendere tangibile, senza inutili abbellimenti, il processo di degrado degli elementi della vita quotidiana.
In esposizione anche le tre opere che hanno ricevuto menzione speciale: Global Warming, un monito per l’umanità verso gli effetti del riscaldamento globale, realizzato da G.RIOT (un gruppo di giovani artiste: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone) usando tecniche pittoriche 3D e incisioni; Abbandonatamente di Noemi Ferrari, opera realizzata con stampa a secco su carta cotone Hahnemühle e pastelli; e Avrei voluto saper cucir, tu sai farlo? un progetto di Ilaria Feoli che espone una coppia di immagini fotografiche con lo scopo di evidenziare la fragilità della natura.
«Tutti questi ragazzi dimostrano con le loro opere che il soggetto della sostenibilità è introiettato, è un qualcosa che hanno dentro, che vivono, e questo permette loro di interpretarlo senza la solita retorica. Questo risultato è importante e sorprendente, per me che appartengo ad un’altra generazione - ha commentato il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo-, ed allo stesso tempo è benaugurante visto il coinvolgimento personale di ognuno, che potremmo leggere come impegno collettivo delle giovani generazioni».
Gli altri artisti selezionati presenti in mostra sono: Alessandro Armetta, Susanna Bagdzinska Mierzejewska, Dalila Boualoua, Laura Cescon, Gaia D’inzeo, Andrea Di Giovenale, Ilaria Feoli, Noemi Ferrari, Lisa Fornaroli, G. Riot (Gruppo: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone), Andrea Gianfanti, Greta Gibilisco, Ambra Grassi (Ember), Giulio Locatelli, Natalia March, Linda Mauri, Matteo Moni, Elisa Pietracito, Roksolana Rogovska, Giacomo Sala, Sara Santarelli, Matilda Stefanini, Lorenzo Temussi, Alice Terragni, Domenico Vandai , Matilda Vit, Zhang Yu.
«Siamo lieti di inaugurare “Second Life” a Pistoia. Da oltre un anno siamo impegnati a fianco dell’Amministrazione comunale per cambiare il paradigma nella gestione dei rifiuti. In una fase storica in cui la transizione ecologica è sempre più al centro del dibattito abbiamo l’ambizione di guidare i processi ed i percorsi verso la sostenibilità, con progetti sul territorio ed innovazione tecnologica sempre a fianco dei cittadini - ha commentato il Presidente, Nicola Ciolini-. Proprio per sensibilizzare le comunità, abbiamo scelto di utilizzare linguaggi diversi, in questo caso l’arte legata alla sostenibilità, frutto del primo contest nazionale dedicato ai giovani artisti under 30».
Il progetto, ideato e promosso da Alia, vuole diventare una tappa fissa annuale; partner dell’iniziativa sono Maggio Musicale Fiorentino, Palazzo Strozzi, MAD Murate art district, Centro Pecci, Pistoia Musei, Officina Giovani, Evolve Maire Tecnimont Foundation, Fondazione CR Firenze, Belvedere Spa, Revet e Scapigliato. La giuria che ha selezionato le opere vincitrici - raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/ - è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Elena Magini, curatrice del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Chiara Banchini, Direttore Tecnico del Maggio Musicale Fiorentino, Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei e Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze. Le opere finaliste sono
La mostra - inaugurata alla presenza degli Assessori all'educazione e formazione, Alessandra Frosini, ed alle politiche ambientali e rifiuti, Gianna Risaliti, il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo docente di storia dell’Arte all'Accademia di Brera, il Presidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Nicola Ciolini, il Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri e Valentina Grieco per Evolve Maire Tecnimont Foundation - nasce da una call lanciata da Alia nei mesi scorsi e rivolta a giovani artiste e artisti sotto i 29 anni, chiamati a confrontarsi, utilizzando qualsiasi tipo di materiale e di supporto, con i temi molto sentiti e dibattuti della sostenibilità ambientale e del recupero di materia.
Tra le circa trenta opere in mostra nel Palazzo Comunale, selezionate come finaliste del concorso tra quasi cento progetti, spiccano le tre vincitrici, scelte da una giuria di affermati critici, storici e direttori delle principali istituzioni toscane. No one should die for fashion, realizzato con la pratica del ricamo su una camicia e un paio di jeans, è il progetto che si è aggiudicato il primo premio. Firmato dalla giovanissima Mariarita Ferronetti, classe 2000, è un grido d’allarme sull’impatto del fast fashion; prendendo spunto dal disastroso crollo del Rana Plaza in Bangladesh, edificio commerciale di otto piani in cui persero la vita 1129 persone, utilizza capi che provengono dallo stesso paese e sono stati prodotti proprio nell’anno del crollo. L’autrice è stata premiata per aver saputo interpretare con una sintesi efficace, semplice, forte e immediata le implicazioni non solo ambientali, ma anche sociali della tematica proposta. Sub Respiro (2020), seconda opera classificata, è un progetto video di Miriana di Martino che invita a riflettere sull’impatto degli imballaggi nell’ambiente. Realizzato durante il periodo del lockdown, porta lo spettatore ad immergersi in un fondale marino pieno di rifiuti: il respiro, simulato nella parte sonora del video, diventa sempre più affannoso man mano che i rifiuti aumentano, e più forte è la sensazione di sentirsi intrappolato e impossibilitato nelle azioni, senza nessuna via d’uscita. Tensioni attive, installazione di Alice Bertolasi, realizzata attraverso reazioni chimiche, è invece la terza classificata, premiata per la capacità di rendere tangibile, senza inutili abbellimenti, il processo di degrado degli elementi della vita quotidiana.
In esposizione anche le tre opere che hanno ricevuto menzione speciale: Global Warming, un monito per l’umanità verso gli effetti del riscaldamento globale, realizzato da G.RIOT (un gruppo di giovani artiste: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone) usando tecniche pittoriche 3D e incisioni; Abbandonatamente di Noemi Ferrari, opera realizzata con stampa a secco su carta cotone Hahnemühle e pastelli; e Avrei voluto saper cucir, tu sai farlo? un progetto di Ilaria Feoli che espone una coppia di immagini fotografiche con lo scopo di evidenziare la fragilità della natura.
«Tutti questi ragazzi dimostrano con le loro opere che il soggetto della sostenibilità è introiettato, è un qualcosa che hanno dentro, che vivono, e questo permette loro di interpretarlo senza la solita retorica. Questo risultato è importante e sorprendente, per me che appartengo ad un’altra generazione - ha commentato il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo-, ed allo stesso tempo è benaugurante visto il coinvolgimento personale di ognuno, che potremmo leggere come impegno collettivo delle giovani generazioni».
Gli altri artisti selezionati presenti in mostra sono: Alessandro Armetta, Susanna Bagdzinska Mierzejewska, Dalila Boualoua, Laura Cescon, Gaia D’inzeo, Andrea Di Giovenale, Ilaria Feoli, Noemi Ferrari, Lisa Fornaroli, G. Riot (Gruppo: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone), Andrea Gianfanti, Greta Gibilisco, Ambra Grassi (Ember), Giulio Locatelli, Natalia March, Linda Mauri, Matteo Moni, Elisa Pietracito, Roksolana Rogovska, Giacomo Sala, Sara Santarelli, Matilda Stefanini, Lorenzo Temussi, Alice Terragni, Domenico Vandai , Matilda Vit, Zhang Yu.
«Siamo lieti di inaugurare “Second Life” a Pistoia. Da oltre un anno siamo impegnati a fianco dell’Amministrazione comunale per cambiare il paradigma nella gestione dei rifiuti. In una fase storica in cui la transizione ecologica è sempre più al centro del dibattito abbiamo l’ambizione di guidare i processi ed i percorsi verso la sostenibilità, con progetti sul territorio ed innovazione tecnologica sempre a fianco dei cittadini - ha commentato il Presidente, Nicola Ciolini-. Proprio per sensibilizzare le comunità, abbiamo scelto di utilizzare linguaggi diversi, in questo caso l’arte legata alla sostenibilità, frutto del primo contest nazionale dedicato ai giovani artisti under 30».
Il progetto, ideato e promosso da Alia, vuole diventare una tappa fissa annuale; partner dell’iniziativa sono Maggio Musicale Fiorentino, Palazzo Strozzi, MAD Murate art district, Centro Pecci, Pistoia Musei, Officina Giovani, Evolve Maire Tecnimont Foundation, Fondazione CR Firenze, Belvedere Spa, Revet e Scapigliato. La giuria che ha selezionato le opere vincitrici - raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/ - è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Elena Magini, curatrice del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Chiara Banchini, Direttore Tecnico del Maggio Musicale Fiorentino, Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei e Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze. Le opere finaliste sono
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