Francesca Casadei. primitivo intimo collettivo - PRIMITIVO PAGANO INTIMO
![Francesca Casadei, Sfera squamata Francesca Casadei, Sfera squamata](http://www.arte.it/foto/600x450/ca/137507-1f_sfera_squamata_3.jpg)
Francesca Casadei, Sfera squamata
Dal 25 Marzo 2023 al 02 Aprile 2023
Ravenna
Luogo: Pallavicini 22 Art Gallery
Indirizzo: Viale Giorgio Pallavicini 22
Orari: da martedì a domenica dalle 16:00 alle 19:00
Curatori: Roberto Pagnani
Enti promotori:
- CARP Associazione di Promozione Sociale
- Con il Patrocinio di
- Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
- Accademia di Belle Arti di Ravenna
- Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale
Sito ufficiale: http://www.pallavicini22.com
Sabato 25 marzo 2023 dalle ore 18:30 presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna, si inaugura “primitivo intimo collettivo - PRIMITIVO PAGANO INTIMO”, una personale di Francesca Casadei che rimarrà allestita fino a domenica 2 aprile.
Il catalogo della mostra, curata da Roberto Pagnani, riporta un’ intervista di Sebastiano Bacchi all’artista.
La mostra, promossa e organizzata da CARP Associazione di Promozione Sociale in collaborazione con lo Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery econ l’ Archivio Collezione Ghigi-Pagnani, è patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, dall’ Accademia di Belle Arti di Ravenna e dall’ Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale.
La mostra, che illustra il percorso artistico di Francesca Casadei, è una selezione delle sue opere più significative realizzate in ceramica. L’allestimento è costituito da due cubi, nove sfere, sei maschere e tre mostri in un percorso espositivo che rispetta l’ordine cronologico di realizzazione.
I cubi e le sfere si presentano con crepe, fessure, cuciture, cicatrici, movimenti, scorticature, tagli, ferite, increspature e squamature; una sfera appare esplosa. Le opere sono sia in bianco e nero che colorate con cromaticità vivide e lucenti. Possono essere viste come degli screen-shot o dei fermo-immagine di una metamorfosi che è ancora allo stato iniziale.
In una società fondata sull’informazione, sulla comunicazione e sull’immagine dove tutto è apparentemente noto e visibile, le opere di Francesca Casadei si rifanno alla cultura di un mondo dell’invisibile e all’antica magia apotropaica, con la creazione di maschere demoniache, sia da appendere che da utilizzare in eventuali rituali.
Infine incontriamo i mostri, informi, deformi e primordiali, che sono alla ricerca di una armonia ancora molto lontana.
Sicuramente sono i quattro elementi tangibili che concorrono alla creazione delle opere, ma è nel quinto elemento, l’etere, che nasce la vera forza dell’artista. Solo in quella quintessenza invisibile si può riscoprire la presenza del demoniaco oppure del divino.
Francesca Casadei nasce a Ravenna il 1° settembre 1991 e cresce in campagna, nel ravennate. Appassionata sin dall’infanzia all’arte, frequenta il liceo artistico ad indirizzo scultoreo. Successivamente frequenta corsi e workshop di ceramica.
Produce i propri lavori sperimentando diverse tecniche scultoree, ceramiche e pittoriche in maniera autodidatta. Parallelamente intrattiene un costante contatto con diversi ceramisti ed artisti locali che le permettono di osservare e accrescere la propria visione rispetto il mondo della ceramica classica e contemporanea.
La sua ricerca affonda le radici nella relazione tra uomo e natura e nella connessione fra contrapposizioni: interno ed esterno, sociale ed intimo, natura ed artificio, demoniaco e divino; riflette sull'ambiente in senso ampio tentando di indagare le modalità ed i risultati fisici e psicologici/emotivi in cui esseri viventi, sistemi sociali artefatti e tecnologie si influenzano vicendevolmente.
L'intento è quello di esprimere i legami armonici o conflittuali che generano, rigenerano ed innovano la vita.
Francesca Casadei ricerca sulle forme, sugli interventi nella materia e sullo studio del colore principalmente in ambito ceramico. L' artista considera la lavorazione dell'argilla, dei minerali e degli ossidi necessari alla sua decorazione, una disciplina fortemente alchemica ed anticamente legata all'uomo e la predilige nella sua espressione artistica.
Il catalogo della mostra, curata da Roberto Pagnani, riporta un’ intervista di Sebastiano Bacchi all’artista.
La mostra, promossa e organizzata da CARP Associazione di Promozione Sociale in collaborazione con lo Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery econ l’ Archivio Collezione Ghigi-Pagnani, è patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, dall’ Accademia di Belle Arti di Ravenna e dall’ Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale.
La mostra, che illustra il percorso artistico di Francesca Casadei, è una selezione delle sue opere più significative realizzate in ceramica. L’allestimento è costituito da due cubi, nove sfere, sei maschere e tre mostri in un percorso espositivo che rispetta l’ordine cronologico di realizzazione.
I cubi e le sfere si presentano con crepe, fessure, cuciture, cicatrici, movimenti, scorticature, tagli, ferite, increspature e squamature; una sfera appare esplosa. Le opere sono sia in bianco e nero che colorate con cromaticità vivide e lucenti. Possono essere viste come degli screen-shot o dei fermo-immagine di una metamorfosi che è ancora allo stato iniziale.
In una società fondata sull’informazione, sulla comunicazione e sull’immagine dove tutto è apparentemente noto e visibile, le opere di Francesca Casadei si rifanno alla cultura di un mondo dell’invisibile e all’antica magia apotropaica, con la creazione di maschere demoniache, sia da appendere che da utilizzare in eventuali rituali.
Infine incontriamo i mostri, informi, deformi e primordiali, che sono alla ricerca di una armonia ancora molto lontana.
Sicuramente sono i quattro elementi tangibili che concorrono alla creazione delle opere, ma è nel quinto elemento, l’etere, che nasce la vera forza dell’artista. Solo in quella quintessenza invisibile si può riscoprire la presenza del demoniaco oppure del divino.
Francesca Casadei nasce a Ravenna il 1° settembre 1991 e cresce in campagna, nel ravennate. Appassionata sin dall’infanzia all’arte, frequenta il liceo artistico ad indirizzo scultoreo. Successivamente frequenta corsi e workshop di ceramica.
Produce i propri lavori sperimentando diverse tecniche scultoree, ceramiche e pittoriche in maniera autodidatta. Parallelamente intrattiene un costante contatto con diversi ceramisti ed artisti locali che le permettono di osservare e accrescere la propria visione rispetto il mondo della ceramica classica e contemporanea.
La sua ricerca affonda le radici nella relazione tra uomo e natura e nella connessione fra contrapposizioni: interno ed esterno, sociale ed intimo, natura ed artificio, demoniaco e divino; riflette sull'ambiente in senso ampio tentando di indagare le modalità ed i risultati fisici e psicologici/emotivi in cui esseri viventi, sistemi sociali artefatti e tecnologie si influenzano vicendevolmente.
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