Andrea Benetti. VR60768 · anthropomorphic figure

Andrea Benetti. VR60768 · anthropomorphic figure

 

Dal 17 Aprile 2015 al 29 Aprile 2015

Roma

Luogo: Camera dei Deputati - Complesso di Vicolo Valdina

Indirizzo: vicolo Valdina

Orari: 10-18; chiuso sabato e domenica

Curatori: Prof. Silvia Grandi, Prof. Marco Peresani

Enti promotori:

  • Dipartimento delle Arti - UNIBO
  • Dipartimento di Studi Umanistici - UNIFE
  • Italian Art Promotion
  • Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Regione Veneto
  • Parco Naturale Regionale Lessinia
  • Comune di Fumane
  • Grotta di Fumane

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 338 9290128

E-Mail info: info@andreabenetti.com

Sito ufficiale: http://www.andreabenetti.com


Il progetto intitolato “VR60768 · anthropomorphic figure” è costituito da una mostra di arte Neorupestre di Andrea Benetti, ispirata alle origini della pittura, integrata dall'esposizione di due pietre (riprodotte in copia esatta) dipinte dall'uomo preistorico 40.000 anni fa e rinvenute nelle grotte di Fumane (VR). La mostra è curata dalla professoressa Silvia Grandi (Fenomenologia dell'Arte Contemporanea - Unibo) e dal professor Marco Peresani (Archeologia della Preistoria - Unife). Durante l'inaugurazione sarà proiettata in anteprima l'opera di videoarte creata da Andrea Benetti, Audrey Coianiz, Saul Saguatti e prodotto da Basmati Film. La vera novità artistica di questa mostra consiste nella presentazione in anteprima delle nove opere su tela, create con superfici simili alla pietra, utilizzando per le parti cromatiche dei residui ottenuti dal lavaggio di reperti archeologici, insieme a terriccio, ocra e carbone del Paleolitico. Il materiale preistorico proviene dagli scavi delle grotte di Fumane (VR) ed è stato fornito ad Andrea Benetti dai ricercatori dell'Università di Ferrara. Oltre a queste opere, saranno esposti tredici disegni Neorupestri, realizzati su carta di Montesanto, una particolare carta prodotta da Benetti, sulla quale ha realizzato dei disegni con gesso bianco, sanguigna, carboncino e seppia. I soggetti riprodotti sono attinti dalla pittura Rupestre ed interpretati, trasfigurati e reinventati dalla vivida immaginazione dell’artista. L'ispirazione di fondo che anima il progetto, nasce dalla ricerca creativa e dall'intuizione di Andrea Benetti, che focalizza la propria attenzione sull'odierno modo di comunicare, basato sull'esasperata stilizzazione delle immagini. Egli, infatti, evidenzia come i più diffusi mezzi di comunicazione in uso su scala mondiale, interagiscano con l'essere umano attraverso un'iconografia percepita mediante la connessione coi nostri due principali sensi: la vista e l'udito. Televisione, internet, smartphone, tablet, computer palmari sono ormai mezzi di fruizione di massa, coi quali percepiamo e trasmettiamo la realtà (o l'illusione di essa), proprio attraverso quei due sensi, riavvicinando il nostro modo di comunicare all'arte della Preistoria. Anche per questo motivo sarà parte integrante della mostra l'esposizione delle copie delle opere d'arte preistoriche, realizzate su pietra e rinvenute nelle grotte di Fumane dagli archeologi dell'Università di Ferrara e catalogate con le sigle VR60768 e VR60769, da cui è nato il titolo del progetto. Benetti parte dal concetto che nella pittura Rupestre, seppure in maniera inconscia, l'homo sapiens aveva già delineato le future vie delle arti visive: ovvero il figurativo, l'astrattismo, il simbolismo ed il concettuale. CATALOGO in lingua italiana e inglese - Edizioni qudulibri Testi di Andrea Benetti, Silvia Grandi, Marco Peresani, Matteo Romandini, Giuseppe Virelli

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