Animatime - Incontro con Ágnes Heller
Dal 27 Maggio 2017 al 27 Maggio 2017
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: h 18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3229 8221
Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta, all’interno della rassegna Animatime curata da Annarosa Buttarelli, Breve storia della mia filosofia di Ágnes Heller, edito da Castelvecchi nel 2016.
«Mentre la mia vita politica e personale è stata piena di avventure e svolte cruciali, la mia vita filosofica era un eterno ritorno a quel groviglio senza capo né coda che erano i miei primi lavori. Mi sembrava di aver di fronte da sempre gli stessi enigmi. Negli ultimi sessant’anni il mio pensiero è cambiato, a volte anche in maniera radicale, ma gli enigmi sono rimasti sempre gli stessi»
Ágnes Heller racconta per la prima volta il suo cammino filosofico, intrecciando lo sviluppo delle proprie idee alle sfide storiche e politiche del suo tempo (dai Gulag ad Auschwitz, dalla Rivoluzione all’emigrazione). La storia del suo pensiero viene presentata in quattro tappe: gli “anni dell’apprendistato”, a lezione da György Lukács, prima e dopo la rivoluzione ungherese; gli “anni del dialogo”, epoca di fermento, discussione e condivisione all’interno della cosiddetta Scuola di Budapest; gli “anni della costruzione e dell’intervento”, caratterizzati dall’impegno politico durante l’esilio australiano; infine, gli “anni della peregrinazione”, fra lezioni e conferenze in giro per il mondo, dopo la morte dell’ultimo marito Ferenc Fehér. Un’avventura intellettuale di straordinaria intensità che attraversa l’intero “secolo breve” e si confronta con il vortice dei suoi più scandalosi enigmi.
Ágnes Heller (Budapest, 12 maggio 1929). Assistente di Lukács all’Università di Budapest, ne viene espulsa nel 1959 per motivi politici. Riammessa nel 1963, la filosofa ungherese diventa il massimo esponente della celebre Scuola di Budapest. Dieci anni dopo viene licenziata con l’accusa di aver negato la realtà socialista del proprio Paese. Si trasferisce pochi anni dopo in Australia, a Melbourne, e infine a New York, dove eredita la cattedra di Hannah Arendt alla New School for Social Research. La sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave antropologica, è prevalentemente rivolta all’etica.
Caterina Botti è Professore Associato in Filosofia Morale alla “Sapienza - Università di Roma” dove tiene i corsi di Bioetica e di Filosofie femministe e studi di genere. La sua ricerca è indirizzata sia verso i temi più tradizionali della riflessione filosofica sull’etica, teorica e applicata (bioetica), sia all’approfondimento della riflessione filosofica femminista e si caratterizza per il tentativo di porre in relazione questi diversi filoni. Ha insegnato nel Master in Bioetica e in Studi di Genere e ha preso parte a progetti di ricerca europei su tematiche bioetiche. Ha collaborato con istituzioni di ricerca nazionali ed è stata audita al parlamento italiano e europeo. Attiva nel movimento femminista romano, scrive su periodici e blog. È autrice di numerosi articoli scientifici e ha contribuito alla stesura del Dizionario di bioetica (Laterza, Bari-Roma, 2002). Tra i suoi volumi: Etica e bioetica delle donne (Zadig, Milano, 2000), Bioetica discipline a confronto (curato, con Fabrizio Rufo, Ediesse, Roma, 2002), Madri cattive (Saggiatore Milano, 2007), Etiche della diversità culturale (Le lettere, Firenze, 2013), Prospettive femministe (Mimesis, Milano 2014).
Luciano De Fiore si interessa di Hegel, filosofia contemporanea, passioni e del rapporto tra psicoanalisi e filosofia. Insegna Storia della Filosofia Contemporanea alla “Sapienza - Università di Roma”. Tra gli ultimi volumi pubblicati, Anche il mare sogna. Filosofie dei flutti (Roma, 2014), Passaggi sul vuoto (Giulianova, 2015), Philip Roth: fantasmi del desiderio (Roma, 2012).
Stefano Velotti è Professore di Filosofia (Estetica) e“Senior Fellow – Scuola Superiore di Studi Avanzati - SSAS” alla “Sapienza – Università di Roma”, docente all’“Istituto Freudiano di Roma” ed è stato Visiting Professor alle università di Stanford, Yale, UCSB e UCLA. Ha lavorato per l’editoria, per i programmi di Radio Tre e programmi educativi della RAI. Scrive per le pagine culturali di quotidiani e periodici nazionali. La sua ricerca si colloca all’incrocio tra estetica, etica e politica e i loro rapporti con l’arte contemporanea, su cui ha pubblicato numerosi articoli e volumi. Tra i suoi libri La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare (Laterza, Roma-Bari 2012), Estetica analitica. Un breviario critico (Aesthetica, Palermo, 2008), Storia filosofica dell’ignoranza (Laterza, Roma-Bari 2003, 2° ed. 2003), Il non so che. Storia di un’idea estetica (Aesthetica, Palermo, 1997), Sapienti e bestioni. Saggio sull’ignoranza, il sapere e la poesia in Giambattista Vico (Parma, Nuova Pratiche Editrice, 1994), Adolf Loos. Stile e paradosso (De Donato, Bari, 1988).
Animatime è lo spazio dell’anima che gioca con il tempo; è l’ambiente in cui nasce la novità creata dall’intreccio dei dialoghi e delle voci narranti; è il rincorrersi di attimi generati dal potere evocativo della parola, unica e preziosa di ogni ospite coinvolto; è il luogo della ricerca multiforme e sfaccettata che, grazie ad alcune grandi personalità della cultura contemporanea lascia essere le potenzialità concettuali insite in Time is Out of Joint.
Sabato 27 maggio ore 18
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