Anna Raimondo. Fronte Nazionale Naso Partenopeo

Anna Raimondo. Fronte Nazionale Naso Partenopeo

 

Dal 16 Gennaio 2020 al 29 Febbraio 2020

Roma

Luogo: AlbumArte

Indirizzo: Via Flaminia 122

Orari: dal martedì al sabato 15-19

Curatori: Marco Trulli

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 24402941

E-Mail info: info@albumarte.org

Sito ufficiale: http://www.albumarte.org



Giovedì 16 gennaio 2020  dalle ore 18.30 inaugura ad AlbumArte, spazio indipendente per l’arte contemporanea, la mostra personale dell’artista Anna Raimondo dal titolo Fronte Nazionale Naso Partenopeo, a cura di Marco Trulli. La mostra resterà aperta fino a sabato 29 febbraio.
 
Il titolo della mostra trae spunto da una scritta letta per caso dall'artista sui muri di Napoli. Il controverso tema dell'identità, messo a nudo ironicamente da questa frase, è al centro della mostra dell'artista che propone una selezione eterogenea di lavori in cui riscontra una costante ricerca che, partendo dalla dimensione intima, affronta questioni centrali di carattere pubblico e politico, come la questione del diritto alla mobilità o la de-costruzione delle identità di genere.
 
La fondazione di un partito utopico, il Fronte Nazionale Naso Partenopeo, nel quale l'artista apre una riflessione corale sulle microazioni quotidiane di trasformazione ed emancipazione sociale, attraverso un lavoro previo di interviste ad attiviste e cittadine partenopee. Un (non) partito, rappresentato da una non bandiera esposta in mostra insieme a vari materiali propagandistici, con l'obiettivo di determinare una frizione con il presente del dibattito politico.
 
“Il lavoro di Anna Raimondo è un luogo d’incontri e scambi, che si nutre dell'ascolto nel processo e nella formalizzazione finale col pubblico. I processi relazionali che l’artista attiva interrogano spesso la costruzione di genere nei comportamenti quotidiani e pubblici, mettendo in dialogo il suo femminismo quotidiano con l’atteggiamento delle altre persone. Può essere definito un viaggio nelle diversità sociali che facilita e crea aree di possibili interazioni, dissonanze, negoziazione e creazione corale di senso.” (Nancy Casielles e N. Suarez, 2016)
Molti dei suoi lavori si concentrano in maniera peculiare sulla creazione d’incursioni nello spazio e la sfera pubblica, nel suo continuo tentativo di ricreare spazi e tempi di ascolto all’interno del panorama urbano, creando in questo modo dispositivi di spaesamento e dislocazioni di senso.  Attraverso la fluidità del suono l'artista connette spazi, tempi e persone e riflette su temi e identità rimosse dalla memoria o dalla società.
 
La mostra è dunque un itinerario liquido tra lavori sonori, progetti relazionali e atti performativi realizzati dall'artista in diverse parti del mondo.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Ex Elettrofonica e Cantieri d'Arte - La ville ouverte. Si ringrazia Casale del Giglio per la degustazione dei vini il giorno dell’opening.

Anna Raimondo (nata nel 1981 in Italia, vive e lavora a Bruxelles, BE) Dopo il Master in Sound Arts (UAL, London, UK), Raimondo si dedica ad un dottorato basato sulla sua pratica artistica combinando un approccio femminista decoloniale con sound art e geografia urbana, "New genders of listening: voice, body and territory". Ha realizzato mostre personali tra cui: "Seremos serias de la manera más alegre" curata da Florencia Curci alla Casa del Bicentenario (Buenos Aires, ARG); “New boundaries of the Wellness of Vagynal Ecosystem” curata da Lucrezia Cippitelli alla galleria Ex Elettrofonica (Rome IT); “New boundaries of the Wellness of Vagynal Ecosystem” curata da Juan Matos Capote al Museo TEA (Santa Cruz de Tenerife, ES); “Mi porti al mare?” curata da Nancy Casielles e Nancy Suárez alla MAAC (Brussels, BE); “Nous serons sérieuses de la manière la plus joyeuse” al CubeIndependent Art Room (Rabat, MA). Ha partecipato a mostre collettive e biennali come: "Every Time A Ear di Soun - a documenta 14 Radio Program" alla SAVVY (Berlin, DE); “Africa is not an island” al museo MACAAL (Marrakech, MA); “Invisible” curata da Alya Sebti alla tredicesima Biennale di Dakar (SN); “Loading...Casa” curata da Salma Lahlou alla Dubai Design Week; la quarta Biennale di Casablanca curata da Christine Eyene (MA); la quinta Biennale di Marrakech; etc. http://annaraimondo.com/

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