ArtCity 2019
Dal 27 Giugno 2019 al 16 Settembre 2019
Roma
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Enti promotori:
- MiBAC - Polo Museale del Lazio
Sito ufficiale: http://www.art-city.it
ArtCity cosa? ArtCity è un progetto organico di iniziative culturali. Nato nei musei e per i musei, unisce sotto un ombrello comune oltre cento iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo.
ArtCity chi? ArtCity è realizzato dal Polo Museale del Lazio, l’istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che gestisce quarantasei musei e luoghi della cultura di Roma e del Lazio.
ArtCity quando? Il programma copre l’intera estate 2019, da giugno a settembre.
ArtCity dove? Gli eventi e le iniziative si svolgono per lo più nei musei e luoghi di cultura del Polo Museale del Lazio.
ArtCity come? L’idea è creare occasioni di visita attraverso attività pensate su misura, capaci di sfruttare l’attitudine a vivere nuove esperienze che le persone in genere rivelano soprattutto d’estate: questo, naturalmente, tenendo fermi la tutela e il decoro dei luoghi, il rigore scientifico e la qualità artistica.
ArtCity perché? Il progetto mira certamente a diffondere la conoscenza dei luoghi d’arte del Lazio presso cittadini e turisti. Il vero obiettivo consiste però nel farveli tornare, innescando un processo di fidelizzazione che trasformi il Museo in un motore di crescita culturale e di coesione sociale.
ArtCity è un progetto organico di iniziative culturali. Nato nei musei e per i musei, ArtCity unisce sotto un ombrello comune circa duecento iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro e audiovisivo.
ArtCity è realizzato dal Polo Museale del Lazio, l'istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che gestisce quarantasei musei e luoghi della cultura di Roma e del Lazio.
Il programma di ArtCity copre l'intera estate 2019 – da giugno a settembre – e si estende su tutto il Lazio. La maggior parte degli eventi e delle iniziative si svolge nei musei, nelle aree archeologiche e negli altri luoghi di cultura del Polo Museale del Lazio.
Alla base di ArtCity vi è l’idea di creare occasioni di visita nei musei attraverso attività pensate su misura, capaci di sfruttare l'attitudine a vivere nuove esperienze che le persone in genere rivelano soprattutto d'estate: tenendo fermi, va da sé, la tutela e il decoro dei luoghi, il rigore scientifico e la qualità artistica.
ArtCity ha come obiettivo-base diffondere presso cittadini e turisti la conoscenza dei musei, dei luoghi d'arte e di cultura del Lazio. L’obiettivo più alto consiste nel farveli tornare, di nuovo e ancora: si tratta insomma d’innescare nel cittadino un processo di fidelizzazione che trasformi il Museo in un motore di crescita culturale e – perché no? – di coesione sociale.
Questi, per sommi capi, i principi ispiratori di ArtCity. Ma scendiamo un poco nel dettaglio. Iniziato nel 2017, il progetto ArtCity è giunto ora al terzo anno. Diverse, anzi molte cose riprendono il sentiero già battuto. Identico è per esempio il quadro metodologico di riferimento, ovvero la museologia. Come identico è l'impegno nel recupero e nella valorizzazione dei luoghi e delle collezioni permanenti: quest’anno, ad esempio, restituiremo all’attività culturale il teatro antico di Minturno, venendo così incontro alle richieste del territorio. D’altro canto, nelle due precedenti edizioni ArtCity ha fatto registrare un rimarchevole successo sia di critica – ne sono prova i corposi di volumi di rassegna stampa – sia di pubblico: poco meno di 600.000 persone, infatti, sono state presenti alle varie iniziative nel 2017; oltre 750.000 nel 2018.
Questo lusinghiero risultato si deve al concorso di vari fattori. È innegabile il ruolo delle mostre d'arte. Nel 2017 Giorgione e la rappresentazione dei sentimenti si è collocata tra le prime cinque mostre d'arte più viste in Italia, addirittura la prima nella categoria d'arte antica. Risultati ancora più alti hanno contraddistinto nel 2018 Armi e potere nell’Europa del Rinascimento, grazie a più di 300.000 presenze nei primi tre mesi di apertura: di qui la decisione di prorogarla di alcune settimane. Ma il successo si lega anche a iniziative di tutt’altro genere, che fino a poco tempo fa venivano giudicate di nicchia, cioè scarsamente commestibili, al contrario hanno riscosso il pieno gradimento del pubblico. Questo discorso coinvolge per esempio il ciclo di conversazioni con grandi architetti o il ciclo concerti di musica antica, dal Rinascimento al Rococò. Bene: grazie ad ArtCity parecchie centinaia di persone che fino allora avevano in astio i musei o che semplicemente avevano evitato di entrarvi si sono mosse e hanno fatto un passo avanti per ascoltare Edouardo Souto de Moura in Palazzo Venezia o Santa Editta, vergine e Monaca, Regina d’Inghilterra di Alessandro Stradella nell'Abbazia di Casamari. È esattamente questa combinazione ad aver reso ArtCity un caso di studio, ora in corso di replica anche in altre regioni.
Nulla di strano, dunque, che una delle parole chiave di quest’anno sia continuità. Continuità significa per esempio portare avanti una diversificazione dell’offerta culturale in base alla specifica domanda di arte e di cultura espressa volta per volta dai territori che circondano ogni sito del Polo Museale del Lazio. Si tratta in fondo della politica del gigante con le dita dell’orologiaio, cioè dello sforzo fatto da una struttura di grandi dimensioni, come appunto il Polo Museale, per realizzare lavori di precisione, chirurgici. Il dato saliente dell’edizione 2019 di ArtCity risiede comunque nell’intensificazione dei rapporti con le amministrazioni locali. I rapporti, già nati nelle edizioni del 2017 e del 2018, hanno ora assunto la forma di una vera collaborazione istituzionale e di reciproco scambio. A ragione si può a questo punto parlare di sinergia. Il Polo Museale del Lazio nell’estate 2019 ha programmato ben cinque rassegne fuori da Roma, che spaziano dall’arte alla musica al teatro e che coinvolgono talora stelle di prima grandezza.
Ecco in forma sintetica le attività di ArtCity Estate 2019
Le mostre: Lessico italiano. Volti e storie del nostro Paese, che inaugura il nuovo progetto per il Vittoriano; Bvlgari. La storia, il sogno, nella doppia sede di Castel Sant’Angelo e Palazzo Venezia, che ricostruisce le vicende di una grande impresa italiana, uno dei marchi identificativi del Made in Italy; Etruschi, maestri d’arte e artigianato nei musei e nelle necropoli di Cerveteri e Tarquinia, in vista del loro rilancio in occasione del quindicesimo anniversario del riconoscimento dell’UNESCO.
Le rassegne: Sere d’arte a Castel Sant’Angelo prevedono due cicli di concerti, a cura di Ernesto Assante, una serie di visite guidate a tema, e una rassegna di teatro integralmente dedicata ai bambini e alle loro famiglie.
Conversazioni nella Loggia a Palazzo Venezia: tre cicli di conferenze il primo, Architettura necessaria, introdotto da Orazio Carpenzano; il secondo, L’Arte ci racconta, a cura di Valter Curzi; il terzo dal titolo, Voi Ch’ascoltate, nel quale il curatore, il noto scrittore, Eraldo Affinati, dialogherà con i grandi esperti dei padri della nostra letteratura.
Cinque rassegne, a cura di Marina Cogotti, su tutto il territorio regionale per un totale di oltre cento iniziative:
Palcoscenico porta musica e teatro in ventitrè siti del Lazio, dai musei e siti archeologici, come quelli di Viterbo, Civita Castellana, e Vulci, alle abbazie, come Subiaco, Montecassino e Casamari, alle ville e ai palazzi rinascimentali, come Palazzo Farnese a Caprarola e Villa Lante, ai musei d’arte contemporanea, come il Museo Manzù di Ardea;
Immaginario Etrusco si affianca alla mostra Etruschi, maestri d’arte e di artigianato con un fitto programma di musica, teatro, visite a tema e laboratori per celebrare il quindicesimo anniversario dal riconoscimento UNESCO ai siti di Cerveteri e Tarquinia; Luci su Fortuna, riprendendo l’esperienza fortunata del 2018, propone spettacoli e visite teatralizzate alla scoperta del Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e del Santuario della Fortuna Primigenia; Anfiteatro accoglie all’interno del complesso del Museo Archeologico Nazionale e Area Archeologica di ‘Casinum’, un ciclo di musica e teatro nell’anfiteatro, così riavvicinato alla sua funzione di luogo per spettacoli Mediterranea unisce tre luoghi mitici del mondo antico, Formia, Sperlonga e Minturno, per una rassegna dedicate alle parole e ai suoni del Mediterraneo.
E, una rassegna, dal titolo Moduli lunari, a cura di Graziano Graziani, per celebrare i cinquanta anni dall’allunaggio, che spazia da Roma a tutto il Lazio.
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