Batticuori. Ježek
Dal 09 Settembre 2017 al 24 Settembre 2017
Roma
Luogo: Spazio Fontana - Palazzo delle Esposizioni
Indirizzo: Via Milano 13
Orari: Dom / Mar / Mer / Gio 10 - 20 | Ven / Sab 10 - 22.30 | Lun chiuso
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 06 39967500
Sito ufficiale: http://https://www.palazzoesposizioni.it
La mostra raccoglie 138 degli innumerevoli cuori disegnati finora da Ježek per la rubrica “Questioni di cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica. Nella rubrica si parla d’Amore e di Anima (“Eros e Psiche!”). Il cuore, metafora visiva dell’amore, è sempre lo stesso muscolo, ma ogni volta si presenta sotto sembianze diverse. L’idea iniziale è stata stimolata dagli Exercices de style di Raymond Queneau, in cui lo scrittore racconta in 99 modi, stili e punti di vista, un unico banale fatterello che avviene su un autobus di Parigi. Qui il cuore, il simbolo più banale dell’amore, viene “cucinato” in una delle infinite (ma forse sempre uguali) variazioni dei batticuori umani.
Naturalmente le variazioni non sono veramente infinite, ma Ježek, che ha raccolto la sfida (di creatività), ha intenzione di continuare a dipingerle e di pubblicarne periodicamente la selezione delle migliori. Dovrebbe aver posto nel Guinness dei primati come più fecondo pittore di cuori nella storia dell’umanità.
Mojmir Umberto Ježek nasce a Roma da padre cecoslovacco e da mamma romana.
Ha studiato architettura, ha fatto un figlio e partecipato allo studio grafico 'Fantastici 4’. Poi, per dieci anni, ha sbattuto la testa cercando una rivoluzione impossibile. Fasciatasi la testa ha iniziato a lavorare.
Ha fatto il vignettista, il grafico, il fumettista con 'Madame Inquieta' su Linus, il pittore, lo scultore su duro e morbido (rame battuto, polistirolo e gommapiuma), il video maker (Apollo & Daphne reloaded). Ha navigato a vela gran parte del Mediterraneo finché non è diventato un cimitero. Decenni fa ha iniziato la collaborazione con Natalia Aspesi nella rubrica 'Questioni di cuore' sul Venerdì di Repubblica. E continua...
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