Carthage ou la memoire des pierres. Fotografie di Marianne Catzaras

Marianne Catzaras, Visage, Carthage, 2019

 

Dal 17 Dicembre 2019 al 29 Marzo 2020

Roma

Luogo: Rampa imperiale - Foro Romano

Indirizzo: via della Salara Vecchia 5/6

Orari: 08.30 – 15.30 fino al 15 febbraio 2020 08.30 – 16.00 dal 16 febbraio al 15 marzo 2020 08.30 – 16.30 dal 16 marzo al 28 marzo 2020 08.30 – 18.15 il 29 marzo 2020. Chiusure al pubblico 25 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020

Enti promotori:

  • MiBACT
  • Parco archeologico del Colosseo

Costo del biglietto: Intero € 16, Ridotto € 2. Gratuità secondo la normativa vigente

Telefono per informazioni: +39.06.39967700

Sito ufficiale: http://www.parcocolosseo.it



Un nuovo appuntamento al Parco archeologico del Colosseo con la cultura tunisina martedì 17 dicembre 2019 alle ore 11: Carthage ou la memoire des pierres, mostra fotografica dell’artista di origine greco-tunisina Marianne Catzaras. Dodici fotografie in bianco e nero, tutte scattate nel corso dell’ultimo anno in Tunisia, vengono esposte nell’ambito della mostra Carthago. Il mito immortale, fino al 29 marzo 2020.

L’esposizione, allestita nella Rampa Imperiale nel Foro Romano, si inserisce, con uno sguardo contemporaneo, nella sezione della rassegna che racconta la rifondazione della nuova Colonia Concordia Iulia Carthago, dopo la distruzione che segue la fine della Terza Guerra Punica: una città monumentale, dotata di edifici da spettacolo e lussuose abitazioni private, famose ovunque per la ricchezza musiva. Qui sono infatti esposti straordinari mosaici come la “Dama di Cartagine”.

Proprio qui, al termine del percorso della mostra Carthago. Il mito immortale, sembrava mancare ancora un tassello per completare il racconto di quel che resta oggi della grande metropoli del Mediterraneo: essa infatti non vive soltanto nell’immaginario, ma continua a respirare e a comunicare, pur nell’immobilità delle sue pietre.

Carthage ou la memoire des pierres nasce, quindi, dalla volontà di raccontare attraverso le immagini e le fotografie di un’artista dall’identità plurale – come lei stessa ama definirsi – il concetto di immortalità di Cartagine, il valore profondo della cultura del Mediterraneo, la voglia di credere nella diversità e nel mescolare le tracce.

“È questa un’ulteriore occasione per scoprire la realtà artistica contemporanea della Tunisia e avvicinare il pubblico alla storia e alla civiltà di una delle città più potenti e affascinanti del mondo antico, Cartagine”, dice Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo.

“Visitare, rivisitare Cartagine è, senza dubbio, un andare all’ascolto della memoria degli uomini, lì dove essa è più silenziosa e più presente” spiega Marianne Catzaras. “Rivisitare le civilizzazioni passate significa costruire delle passerelle, inventare un altro paese, quello di una lunga ospitalità”.

Con l’apertura della mostra Carthago. Il mito immortale il Parco archeologico del Colosseo, con l’organizzazione di Electa, ha avviato un articolato programma di incontri, per approfondire non solo i temi della rassegna che si tiene al Colosseo e nel Foro Romano al Tempio di Romolo e alla Rampa imperiale, ma anche per avvicinare personalità della scena artistica tunisina di oggi. Dopo appuntamenti con artisti di varie discipline e giornate di studio su recenti scavi e ricerche, seguirà una riflessione sulla fortuna di Cartagine nel cinema, nel teatro e nella letteratura fino alla più contemporanea creazione di videogiochi. Un’importante occasione di confronto sarà fornita dal prossimo incontro in calendario, con Lucio Caracciolo, sulla realtà geopolitica del bacino del Mediterraneo.

Marianne Catzaras, nata in Tunisia da genitori greci, è fotografa e poetessa. Dopo aver studiato letteratura alla Sorbona, si dedica alla fotografia, catturando ciò che è dietro il paesaggio rumoroso del mondo. I suoi primi lavori fotografici riguardano le minoranze, i neri di Jerba, gli zingari della Grecia. Con la scrittura e con lo sguardo trasfigura la realtà sfidando convenzioni e pregiudizi. In un andare e ritornare tra le lingue, tra le città, i paesi, nella ricerca incessante di tracce perse e ritrovate. Le sue fotografie sono state pubblicate in monografie e raccolte antologiche così come i suoi testi poetici. Ha esposto in Tunisia (Museo del Bardo, 2019; Galerie Le Violon Bleu, 2018), Francia (Institut des cultures d'islam, 2017), Italia (Fortezza di Livorno, 2017), Marocco (Musée de la palmeraie a Marrakech, 2017); ma anche negli Stati Uniti, Egitto, Grecia. Direttrice della Biennale d’arte mediterranea di Tunisi (2010), è stata curatrice di mostre in Italia (Photolux Lucca, 2017), in Arabia Saudita (L’Art Pur Gallery, 2019) e in Francia (Chapelle quartier haut, Sète, 2015). Ha ricevuto il Gran Premio della città di Tunisi (2010) e, nel 2011, è stata nominata Cavaliere delle arti e delle lettere della Repubblica francese. Vive a Tunisi

Nell’ambito della mostra “Carthago. Il mito immortale” il calendario del 2020 prevede i seguenti appuntamenti:

18 gennaio 2020
ore 11.30 Dal Mediterraneo di Roma al Mediterraneo di chi?
incontro con Lucio Caracciolo direttore di Limes – Rivista italiana di geopolitica

28 gennaio 2020
ore 09.30 Giornata di studio
Il Tofet. Nuovi dati e prospettive di ricerca 1

0 marzo 2020
ore 9.30 Giornata di studio
Cartagine nell’immaginario moderno e contemporaneo

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