Collezione Farnesina Arte

Collezione Farnesina Arte, Ministero degli Affari Esteri, Roma
Dal 30 Maggio 2014 al 31 Dicembre 2015
Roma
Luogo: Ministero degli Affari Esteri
Indirizzo: piazzale della Farnesina 1
Orari: 9-17
Telefono per informazioni: +39 06 36914495
E-Mail info: dgsp8@esteri.it
Sito ufficiale: http://www.esteri.it/MAE/IT
Da quando è stata istituita nel 2001 la Collezione Farnesina, grazie all’iniziativa dell’allora Segretario Generale Ambasciatore Umberto Vattani e al contributo del critico d’arte Maurizio Calvesi, la formula del comodato d’uso gratuito ha consentito un costante sviluppo della consistenza della collezione attraverso l’acquisizione di opere di particolare rilievo per la storia dell’arte italiana del Novecento, da Arturo Martini a Mario Sironi, da Giò Pomodoro a Jannis Kounellis.
La Collezione comprende oggi circa 400 opere di oltre 250 artisti. Il rapporto diretto con gli artisti o con i loro eredi, così come la collaborazione con prestigiose istituzioni museali, gallerie e fondazioni, si è dimostrato un segnale forte di fiducia nell’azione del Ministero. Molte delle opere della Collezione Farnesina sono inoltre state esposte in qualificate rassegne presso alcune delle più accreditate sedi museali a livello internazionale, come anche in mostre itineranti realizzate dallo stesso Ministero per promuovere l’arte italiana del XX secolo all’estero.
La selezione delle opere è stata guidata da criteri elaborati negli anni dai diversi comitati scientifici che si sono succeduti, con l’obiettivo di documentare i momenti e le personalità di maggior rilievo dell'arte italiana contemporanea. L’attuale comitato scientifico della Collezione Farnesina, istituito nell’aprile del 2013 e che ha curato il nuovo allestimento, è composto da sette funzionari del Ministero dei Beni Culturali: Gabriella Belli (Direttore dei Musei Civici di Venezia), Fabio de Chirico (Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e dell’Umbria), Luigi Ficacci (Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), Gianfranco Maraniello (Direttore del Museo d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo), Maria Vittoria Marini Clarelli (Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma), Anna Mattirolo (Direttore del MAXXI Arte di Roma), Angela Tecce (Direttore del Museo del Novecento di Napoli).
Il nuovo allestimento
Tre sono i criteri che hanno guidato il nuovo ordinamento e allestimento della collezione Farnesina. Il primo riguarda l’aggiornamento delle opere in esposizione, orientando la scelta soprattutto verso ricerche degli ultimi decenni, pur mantenendo alcuni elementi di continuità con la storia della raccolta. Il secondo criterio è la relazione armonica con gli spazi interni del Palazzo della Farnesina e con gli interventi artistici coevi alla struttura architettonica o immediatamente successivi, secondo un progetto che ha preso le mosse dagli ambienti più rappresentativi ma che si propone di coinvolgere, in prospettiva, l’intero edificio. Il terzo criterio è la qualità della presentazione delle opere, per migliorarne la visibilità, l’illuminazione e gli apparati esplicativi, pur tenendo conto che non si tratta di un’esposizione museale ma di ambienti che sono di lavoro anche quando svolgono prevalentemente funzioni di rappresentanza.
Nell’atrio d’onore hanno trovato posto opere monumentali di Giò Pomodoro, Emilio Vedova, Sandro Chia, Osvaldo Calò e Michelangelo Pistoletto. Lo scalone che sale al piano nobile ha mantenuto le due sculture di Mirko e l’arazzo di Sergio Selva, mentre la solennità del salone d’onore dialoga con lavori di Leoncillo Burri, Novelli, Mochetti, Piacentino e Zorio. La Sala Forma, che storicamente è stata il primo nucleo della collezione Farnesina, raccoglie opere degli artisti che avevano originariamente fatto parte del gruppo omonimo, quali Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo e Turcato. Nel percorso si è voluto dare anche rilievo ai corridoi, che con la loro estensione (oltre 5 chilometri) sono uno dei tratti distintivi del palazzo, includendo alcuni nel percorso espositivo. Quello detto del Cerimoniale mette a confronto le ricerche cine-visuali di Alviani, Biasi, Bonalumi e quelle fra pop e concettuale di Ceroli, Mauri, Lorenzetti e Kounellis. In tre parti è suddiviso il corridoio della Segreteria Generale: nella prima si confrontano diverse forme di ritorno alla figurazione, con opere di Patella e Ontani, Chia e Paladino, ma anche di Mario Merz, mentre nella seconda sono rappresentati artisti esorditi sulla scena romana negli anni Ottanta come Nunzio, Tirelli, Bianchi e Pirri. Idealmente raccolti in una terza sezione sono i lavori di Spalletti, Giliberti e Jodice, Cotani e Rotella. Due interventi site-specific di Remo Salvadori caratterizzano la Sala dei mappamondi, dove sono ancora presenti i cartoni di Sironi e le sculture di Martini e Marini dell’allestimento precedente.
L’orientamento verso le ricerche artistiche più recenti, si concretizzerà inoltre nel nuovo progetto di allestimento del quarto piano del Palazzo della Farnesina: in occasione del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea, esso sarà dedicato alle più giovani generazioni di artisti italiani in collaborazione con il MAXXI di Roma.
La Collezione comprende oggi circa 400 opere di oltre 250 artisti. Il rapporto diretto con gli artisti o con i loro eredi, così come la collaborazione con prestigiose istituzioni museali, gallerie e fondazioni, si è dimostrato un segnale forte di fiducia nell’azione del Ministero. Molte delle opere della Collezione Farnesina sono inoltre state esposte in qualificate rassegne presso alcune delle più accreditate sedi museali a livello internazionale, come anche in mostre itineranti realizzate dallo stesso Ministero per promuovere l’arte italiana del XX secolo all’estero.
La selezione delle opere è stata guidata da criteri elaborati negli anni dai diversi comitati scientifici che si sono succeduti, con l’obiettivo di documentare i momenti e le personalità di maggior rilievo dell'arte italiana contemporanea. L’attuale comitato scientifico della Collezione Farnesina, istituito nell’aprile del 2013 e che ha curato il nuovo allestimento, è composto da sette funzionari del Ministero dei Beni Culturali: Gabriella Belli (Direttore dei Musei Civici di Venezia), Fabio de Chirico (Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e dell’Umbria), Luigi Ficacci (Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), Gianfranco Maraniello (Direttore del Museo d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo), Maria Vittoria Marini Clarelli (Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma), Anna Mattirolo (Direttore del MAXXI Arte di Roma), Angela Tecce (Direttore del Museo del Novecento di Napoli).
Il nuovo allestimento
Tre sono i criteri che hanno guidato il nuovo ordinamento e allestimento della collezione Farnesina. Il primo riguarda l’aggiornamento delle opere in esposizione, orientando la scelta soprattutto verso ricerche degli ultimi decenni, pur mantenendo alcuni elementi di continuità con la storia della raccolta. Il secondo criterio è la relazione armonica con gli spazi interni del Palazzo della Farnesina e con gli interventi artistici coevi alla struttura architettonica o immediatamente successivi, secondo un progetto che ha preso le mosse dagli ambienti più rappresentativi ma che si propone di coinvolgere, in prospettiva, l’intero edificio. Il terzo criterio è la qualità della presentazione delle opere, per migliorarne la visibilità, l’illuminazione e gli apparati esplicativi, pur tenendo conto che non si tratta di un’esposizione museale ma di ambienti che sono di lavoro anche quando svolgono prevalentemente funzioni di rappresentanza.
Nell’atrio d’onore hanno trovato posto opere monumentali di Giò Pomodoro, Emilio Vedova, Sandro Chia, Osvaldo Calò e Michelangelo Pistoletto. Lo scalone che sale al piano nobile ha mantenuto le due sculture di Mirko e l’arazzo di Sergio Selva, mentre la solennità del salone d’onore dialoga con lavori di Leoncillo Burri, Novelli, Mochetti, Piacentino e Zorio. La Sala Forma, che storicamente è stata il primo nucleo della collezione Farnesina, raccoglie opere degli artisti che avevano originariamente fatto parte del gruppo omonimo, quali Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo e Turcato. Nel percorso si è voluto dare anche rilievo ai corridoi, che con la loro estensione (oltre 5 chilometri) sono uno dei tratti distintivi del palazzo, includendo alcuni nel percorso espositivo. Quello detto del Cerimoniale mette a confronto le ricerche cine-visuali di Alviani, Biasi, Bonalumi e quelle fra pop e concettuale di Ceroli, Mauri, Lorenzetti e Kounellis. In tre parti è suddiviso il corridoio della Segreteria Generale: nella prima si confrontano diverse forme di ritorno alla figurazione, con opere di Patella e Ontani, Chia e Paladino, ma anche di Mario Merz, mentre nella seconda sono rappresentati artisti esorditi sulla scena romana negli anni Ottanta come Nunzio, Tirelli, Bianchi e Pirri. Idealmente raccolti in una terza sezione sono i lavori di Spalletti, Giliberti e Jodice, Cotani e Rotella. Due interventi site-specific di Remo Salvadori caratterizzano la Sala dei mappamondi, dove sono ancora presenti i cartoni di Sironi e le sculture di Martini e Marini dell’allestimento precedente.
L’orientamento verso le ricerche artistiche più recenti, si concretizzerà inoltre nel nuovo progetto di allestimento del quarto piano del Palazzo della Farnesina: in occasione del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea, esso sarà dedicato alle più giovani generazioni di artisti italiani in collaborazione con il MAXXI di Roma.
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